Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 574

Tenerife – prima volta alle Canarie in estate

Un paio di anni fa avevamo prenotato una vacanza invernale alle Canarie, scegliendo Tenerife dopo essere già stati a Lanzarote, Fuerteventura e Gran Canaria. Pochi giorni prima della partenza il volo è stato annullato (eravamo ancora nell’incertezza del periodo Covid).

Al momento di decidere le vacanze per Agosto 2023 abbiamo pensato di riprendere in considerazione l’isola, tanto programma e guida erano lì, pronte in un cassetto. Indecisi sulla zona in cui alloggiare optiamo per una settimana a nord e una a sud, poi valuteremo quella che ci è piaciuta di più. Solitamente scegliamo studios o appartamenti in self catering, ma troviamo due offerte molto allettanti in resort con la mezza pensione, tanto che ci costano meno del solo appartamento, quindi decidiamo di provare questa esperienza. Quindi si farà una settimana a Puerto de la Cruz e una a Playa de Las Americas. Finiamo con la prenotazione dell’auto con la solita affidabilissima Cicar e con tanti mesi di anticipo, come sempre, è tutto pronto per la partenza.

9-8

Un’altra notte insonne per prendere il volo la mattina prestissimo, e un altro volo estenuante. 4 ore e 40 minuti sui sedili di Ryanair dovrebbero dare diritto alla vacanza gratis.

L’auto che alla prenotazione avrebbe dovuto essere una Fiat 500 in realtà è un Suv Peugeot. Avremmo preferito un’auto piccola per comodità nei parcheggi ma pazienza.

Un’oretta di strada e siamo a Puerto de la Cruz, all’Hotel Masaru. La struttura è un po’ datata ma tenuta bene, l’offerta del buffet a colazione e cena è buona e come punto di forza ha una grande piscina immersa in un lussureggiante giardino tropicale. Per il prezzo pagato (40 € al giorno a persona) ha soddisfatto in pieno le nostre aspettative.

Forse l’unica nota dolente è che dalla zona in cui si trova, molto bella, residenziale, verde e tranquilla, per scendere in centro bisogna percorrere una lunga scalinata che al ritorno con le temperature che c’erano ad Agosto, si faceva sentire.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Va beh volendo essere ottimisti ci è servita per smaltire il buffet serale.

Il primo impatto con Tenerife è stato memorabile. Viali fiancheggiati da flamboyant in piena fioritura che non avevamo mai visto e che ci hanno lasciato senza parole.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Siamo stanchi, scegliamo di trascorrere il resto del pomeriggio in piscina, dove si sta talmente bene che decidiamo che sarà il nostro rituale di fine giornata per tutta la settimana.

Così come tutte le sere, nonostante gli scalini, scenderemo a fare un giro nel centro tranquillo ma piacevolmente animato di Puerto, tra negozi e localini che fanno musica, per un bicchiere di sangria o un barraquito, il caffè tipico di Tenerife.

La parte nord dell’isola ha un clima molto variabile, difficile vedere il cielo sgombro da nubi e foschia (nonostante ci fosse molto caldo) ed è caratterizzata da un turismo tranquillo, famiglie con bambini o persone adulte, anche molto adulte, che si godevano la vita in modo totale, ballando e ridendo a più non posso nei locali con musica dal vivo.

Adoro.

10-8

Appena apre andiamo al Giardino Botanico, che si trova a due passi dal nostro hotel.

Creato inizialmente per acclimatare le specie provenienti dalle colonie spagnole in America, oggi offre un viaggio alla scoperta della biodiversità mondiale in totale relax. Pur non essendo una delle attrazioni più note di Tenerife penso sia un peccato perderselo.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Torniamo sui nostri passi e iniziamo una passeggiata verso Playa Castillo. Per arrivare ripercorriamo la zona centrale, seguendo il lungomare con i suoi grattacieli, il complesso delle piscine Martianez affollato all’inverosimile e facendo alcune deviazioni nelle deliziose piazzette interne, che conservano un aspetto coloniale.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Playa Castillo (nota anche come Playa Jardin grazie ai bellissimi giardini di cactus e piante esotiche che la delimitano) è una bella ampia spiaggia di sabbia nera.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Da oggi tutte le nostre convinzioni iniziano a rivelarsi infondate.

Sapevo che le Canarie sono le isole dell’eterna primavera, non fa mai troppo freddo e mai troppo caldo. Mah, sarà un anno anomalo ma fa caldo,caldo, caldo.

Sapevo che l’oceano è freddo quindi si fatica a stare in acqua anche d’estate. Acqua più calda che nel Mediterraneo e vacanza trascorsa sempre a mollo.

Una conferma però l’ho avuta: le onde dell’oceano hanno una potenza enorme, un attimo di distrazione e ti trascinano via. Quindi sempre bagno vicino alla riva e attenzione sempre alta.

Questa parte dell’isola inizia proprio a piacerci.

11-8

Oggi abbiamo la prenotazione per la salita al Teide, il vulcano al centro dell’isola, nonché vetta più alta di tutta la Spagna e terzo vulcano al mondo per altitudine.

In un’ora abbondante si percorre una strada in ottime condizione che attraversa il Parco Nazionale del Teide, prima tra boschi di pini canari poi rocce e paesaggi lunari. Raggiungiamo prima l’area di Roques de Garcia, con l’intenzione di percorrere il sentiero che gira intorno alle formazioni rocciose, ma purtroppo è chiuso. Ci limitiamo quindi a salire sulle rocce e a scattare foto al panorama circostante e al maestoso Pico del Teide.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Poi all’orario prefissato, sotto un sole cocente, ci mettiamo in fila per accedere alla funivia che ci porterà in cima. Alcuni cartelli sconsigliano la salita a chi soffre di problemi di cuore o di pressione in quanto in pochissimo tempo si copre un dislivello di 1500 mt.

E come se non bastasse in cima troviamo un vento gelido che ci incolla addosso gli abiti bagnati di sudore. Tutto ciò fa si che percorriamo il sentiero, né lunghissimo né ripido, col fiatone, le gambe molli e un senso di spossatezza come se avessimo compiuto un impresa titanica. E senza poterci nemmeno riposare più di tanto perché, a chi sale in autonomia, è concesso di fermarsi in cima solo un’ora. Ne è comunque valsa la pena. Il panorama è bellissimo.

Una volta scesi ripercorriamo la strada del parco e facciamo una sosta Minas San Josè, una specie di deserto color crema fatto di sassolini di pomice esito delle eruzioni, in mezzo a cui si stagliano rocce nere. Anche questa zona davvero notevole.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Ultima tappa della giornata La Orotava, cittadina che sorge nella omonima valle, dove passeggiamo per le vie del centro, con case signorili caratterizzate da bei balconi di legno. Visitiamo l’interno una di queste, la Casa de los Balcones, conservata perfettamente, con arredi e suppellettili originali. Visita decisamente interessante.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

12-8

Oggi partiamo in direzione della capitale, Santa Cruz de Tenerife. Arriviamo presto e fortunatamente troviamo un parcheggio in centro (in Agosto a Tenerife trovare posto per l’auto è alquanto problematico).

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Passeggiamo un po’ tra le vie e le piazze principali, carino, ma nulla che ci stupisca particolarmente. Arriviamo fino all’auditorium, edificio progettato da Santiago Calatrava che ricorda una vela, o un’ala, o un’onda, o tutto messo insieme.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Bello, ma purtroppo per fotografarlo si deve andare in una zona del molo in totale degrado. Due scatti e ce ne andiamo velocemente.

Raggiungiamo la poco distante Playa de Las Teresitas, una bellissima spiaggia artificiale con sabbia dorata delimitata da palme. Un lato della spiaggia è dominato dal paesino di San Andres, arroccato sulla montagna con le sue casette colorate.

Davanti alla spiaggia è stata costruita una barriera di scogli per permettere di fare il bagno in acque basse, tranquille e calde.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

13-8

Al mattino raggiungiamo Buena Vista del Norte, paesino nell’estrema punta nord ovest dell’isola, da dove parte il bus che ci porterà a Punta Teno in quanto la strada è chiusa al traffico privato perché piuttosto pericolosa. All’arrivo oltre al bel faro e al panorama sulle scogliere de Los Gigantes troviamo ben poco. Ci sono onde enormi, ma se anche il mare fosse tranquillo la spiaggetta che c’è qui è piuttosto triste. Il sole picchia davvero forte così decidiamo di prendere il primo bus che torna indietro. In effetti la cosa più bella di questa mini escursione è il panorama mozzafiato che si vede percorrendo la stradina tortuosa a picco su strapiombi da cardiopalma.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Ci fermiamo a Icod de Los Vinos per vedere il Drago Millenario. Si tratta di un albero, la Dracena, che in realtà di anni pare che ne abbia “solo” 800, soprannominata drago per via della sua resina rossa. Tutto intorno è stato costruito un bel parco, che vale i pochi Euro del biglietto d’ingresso.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Due passi per il paesino di Icod poi ripartiamo, con l’intenzione di andare a fare il bagno nella piscina naturale a San Juan de la Rambla, il Charco de la Laja. Si tratta di piscine naturali piccole e meno frequentate di altre più famose, dalle foto erano deliziose quindi non vedevo l’ora di fare il bagno qui. Purtroppo troviamo l’accesso chiuso perché il mare è troppo mosso e onde enormi superano la barriera naturale di roccia e si riversano con violenza all’interno della piscina.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Troppo pericoloso. Peccato.

Però lo spettacolo rimane comunque estremamente affascinante. Pazienza, ci consoliamo con la piscina dell’hotel, meno d’impatto ma decisamente più tranquilla.

14-8

La meta di oggi è il Parque Rural de Anaga con l’idea di percorrere qualche bel sentiero nel verde. Prima però facciamo una sosta per visitare San Cristobal del la Laguna, l’antica capitale dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Il centro storico non è grande, ma molto carino tra chiese, campanili e antichi palazzi signorili.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Poi ci dirigiamo verso la zona di Anaga. La strada è bellissima, immersa tra i boschi di laurisilva. Arriviamo al Mirador de la Cruz dove c’è il centro visitatori e già mi sto pregustando uno dei bei sentieri al fresco che partono da qui.

Qualcosa però non va.

Tante persone che girano avanti e indietro parlando e allargando le braccia.

La spiegazione arriva subito : tutti i sentieri sono chiusi a causa rischio incendi. Un’altra grande delusione, mi aspettavo tanto da questa giornata.

Di nuovo pazienza. Rientriamo ripromettendoci che domani ci proveremo di nuovo col Charco de la Laja.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

15-8

Mare ultra mosso quindi di andare alla piscina di San Juan de la Rambla non se ne parla nemmeno.

Decidiamo per Playa Maria Juarez, praticamente subito dopo Playa Jardin.

Anche qui tanta fatica per parcheggiare, ripagata subito da una spiaggia incantevole di sabbia finissima e nerissima. Anche questa delimitata da giardini rigogliosi.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Onde enormi e acqua calda, ci si diverte un sacco, usando però la massima prudenza perché basta un attimo per trovarsi in grossi problemi.

Nel tardo pomeriggio ultimo relax in piscina, ultimo giro in centro, ultima faticosissima scalinata. Domani ci trasferiremo da nord a sud.

16-8

Avrebbe dovuto essere una tranquilla giornata di trasloco, ma in fase di pianificazione avevo letto che a Garachico, un paesino vicino a Puerto, il 16 Agosto si festeggia la Romeria de San Roque, il Santo Patrono.

E a Garachico ci sono delle bellissime piscine naturali. Quindi cambio di programma. Si potrebbero passare le prime ore del mattino a mollo nelle piscine poi salire in centro per la festa. Arriveremo a Las Americas verso sera.

Ok, deciso.

E se adesso dicessi che le piscine naturali il giorno del patrono sono chiuse?

‘Ste piscine non s’hanno da fare!!

Paaazienza!

Saliamo verso il centro di Garachico che è molto carino. Stanno decorando i carri che alla fine della funzione religiosa sfileranno per le vie, trascinati dai buoi. Ogni carro ha un grande braciere. Si raduneranno in un piazzale dove cuoceranno carne alla brace per tutti i partecipanti.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Pian piano le vie decorate a festa si riempiono di persone che indossano i costumi tradizionali.

Poi inizia la processione religiosa, tra musica, canti e danze. Ci troviamo un angolino per goderci lo spettacolo.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

E’ un’esplosione di suoni, colori, canti, sorrisi, tanto coinvolgente da farci sopportare il caldo rovente delle 13 sotto a un sole implacabile. Poi sfilano i buoi, adornati con nastri colorati, campanelle e fiori.

E poi più niente.

Passa il tempo e le persone iniziano a parlottare tra di loro e ad allargare le braccia.

Mmmhhh, questa scena mi ricorda qualcosa…

Ahimè arriva la conferma: festa annullata per pericolo incendi.

Ma stiamo scherzando???

Ma quali incendi?

Ma pericolo perchè?

Ma che nervoso!

Mai capitata un’infilata di flop del genere durante una vacanza.

Ci sembra veramente assurdo. Purtroppo nei giorni seguenti ci renderemo conto che così non era.

Non possiamo fare altro che tornare all’auto e partire in direzione di Playa de Las Americas. Anzi no, del grande casino di Las Americas.

La nostra seconda location è l’Hotel Troya, nel cuore della località balneare. Anche qui ottima occasione (60 € a persona mezza pensione) per un hotel molto bello, con un bel complesso di piscine, esattamente di fronte alla spiaggia e con un parcheggio privato che qui, ad Agosto, vale più dell’oro.

Prima impressione di Las Americas: voglio tornare a Puerto!

17-8

A Las Americas (ovviamente parere personale) non c’è niente di bello, se si esclude la lunghissima passeggiata lungomare e le belle spiagge di sabbia chiara. Per il resto colate di cemento, localini dozzinali, quantità tanta ma qualità poca, musica sparata a volume massimo tutta la notte e commerci sospetti in modo nemmeno tanto dissimulato.

Decidiamo di andare a Playa del Duque.

Bella.

Bellissima.

E lo sapevo anche, ma i costi proibitivi non mi hanno permesso di prenotare qui. La spiaggia è particolarissima, metà di sabbia bianca, metà di sabbia nera, probabilmente per non dispiacere a nessuno visto l’alto livello degli hotel che la circondano. Di alto livello anche le abitazioni e i bei centri commerciali in zona. E visto che non si trovano parcheggi liberi anche il posto auto nel garage di uno di questi centri ci costa la bellezza di 12 € per poco più di mezza giornata. Comunque una giornata trascorsa qui è sicuramente piacevolissima.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

18-8

A piedi dall’hotel percorriamo il “Paseo” lungomare fiancheggiato da palme e arriviamo a El Camison e a Las Vistas, a Los Cristianos, ampie spiagge di sabbia chiara (immagino artificiali), ancora vuote, visto che è mattino presto. Ne approfittiamo per qualche bel bagno. Alle 12, purtroppo, la situazione diventa invivibile, le persone sono letteralmente una attaccata all’altra.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Ce ne andiamo e sulla via del ritorno ci facciamo prendere la mano dagli acquisti in un outlet dai prezzi veramente bassi.

Nota triste: dai notiziari arrivano le immagini spaventose di un enorme incendio sviluppatosi da alcuni giorni al nord, nei boschi tra La Orotava e Santa Cruz. Incendio che nei prossimi giorni purtroppo assumerà i contorni di una catastrofe ambientale. Iniziano a spiegarsi tante cose.

19-8

Oggi ci dirigiamo verso ovest a Playa de La Tejita. Sapevo che questa è una zona molto ventosa, ma non pensavo così tanto. La spiaggia sarebbe anche bella, ampia e selvaggia, chiusa da un lato dalla Montana Roja, uno sperone di origine vulcanica di roccia rossa. Se ci si gira però al lato opposto sorge lo scheletro in cemento di una costruzione abbandonata. Purtroppo il vento è talmente forte che letteralmente si fatica a stare in piedi.

Ci dirigiamo verso El Medano, sperando in un po’ più di fortuna.

Il paese è proprio bruttino e le spiaggette limitrofe decisamente tristi, nonostante siano prese d’assalto da una marea di persone.

L’unica degna di nota è a totale uso di chi fa kitesurf, la sola cosa che possiamo fare è sdraiarci al sole in una zona un po’ defilata a scattare foto.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Ok è il giorno buono per sfruttare la spiaggia di fronte all’hotel. Non è la fine del mondo, ma per qualche bagno e un po’ di sole fino al tramonto può andare.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

20-8

La meta di oggi vale da sola tutta la vacanza. Presto, molto presto, partiamo in direzione Masca. Nell’ultimo tratto la strada diventa stretta, ripida e piena di tornanti. Ecco il motivo della partenza così presto, evitare di incrociare altre auto. E trovare un parcheggio all’arrivo. I posti per le auto sono pochissimi e non si possono lasciare lungo la strada, quindi il rischio di dover tornare indietro rinunciando alla visita è alto.

Quello che però si apre davanti ai nostri occhi è bellissimo.

Una valle verde, punteggiata da palme e fichi d’india carichi di frutti. Qua e là speroni di roccia, un gruppetto di case, un sentiero lastricato, una chiesetta con un enorme albero davanti.

Silenzio, belati di capre e cinguettii di uccellini.

Voglio trascorrere qui il resto della mia vacanza!

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Invece verso mezzogiorno ripercorriamo la stradina in senso opposto, stavolta con un po’ di batticuore perché le auto che incrociamo sono tante.

Ma oggi mi gioco il jolly.

Siamo diretti a Puerto Santiago dove so che c’è una bella piscina naturale. Non mi sono ancora data per vinta, ho accettato le sconfitte a Nord, ma stavolta ce la devo fare.

Prima di arrivare in paese ci fermiamo ad un punto panoramico su Los Gigantes, un gruppo di scogliere imponenti che si tuffano ripide nell’oceano. Purtroppo oltre al gran caldo tutta la vacanza è stata caratterizzata anche da parecchia foschia che, spesso, ci ha impedito di apprezzare appieno il panorama.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Puerto Santiago è un paese carino, ma tutto in salita e con stradine strette. Lasciare l’auto non è semplice, ma oggi è un giorno fortunato. Troviamo posto proprio vicino ad un cartello che indica la scalinata per le piscine a pochi metri.

Finalmente ci siamo.

Ma perché vedo persone che tornano indietro, parlottano tra di loro e allargano le braccia?

No eh!!??

Stavolta non lo accetto!!!

E invece si.

L’ingresso è chiuso da transenne e nastro segnaletico. Un cartello dice che non si può accedere in quanto una conduttura della fogna si è rotta e ha riversato i liquami nella piscina e in mare causando rischio di escherichia coli.

Ma daiii!!!

Ma qualcuno ce l’ha con noi?

Poco dopo arriva un gruppo di persone, dicono che non importa niente, sfondano le transenne e si buttano in acqua.

No, così no.

Doveva essere una bella esperienza, non un rischio da correre stupidamente.

Sai cosa ti dico Tenerife?

Non spostarti da qui che prima o poi torno solo per fare il giro di tutte le piscine naturali.

Image may be NSFW.
Clik here to view.

Ci facciamo una bella passeggiata sulla via pedonale panoramica a picco sul mare e notiamo che anche tutti gli accessi alle spiagge sono chiusi.

Rientriamo al nostro porto sicuro con piscina e spiaggia vista tramonto.

Ci si consola in fretta…

21+22-8

Visto che la settimana al sud voleva essere all’impronta del mare e del relax e che El Duque ci è piaciuta tantissimo, dedichiamo a questa spiaggia gli ultimi due giorni di vacanza.

Tirando le somme: amiamo le Canarie per vacanze invernali. Abbiamo voluto provarle in estate, ma non so se ripeteremo l’esperienza, anche se ci sono stati lati positivi, tipo fare tanti bagni nell’oceano che ovviamente in inverno non eravamo mai riusciti a fare, o salire in cima al Teide che non sempre è accessibile nella stagione fredda.

Tenerife non si è piazzata in testa alla nostra classifica delle Canarie, abbiamo comunque preferito di gran lunga il nord, con la sua vegetazione lussureggiante, i suoi paesini autentici e il turismo tranquillo e rilassato.

D’altra parte abbiamo una certa…

The post Tenerife – prima volta alle Canarie in estate appeared first on Il Giramondo.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 574

Trending Articles