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Marrakech (novembre 2023)

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 Quando: 4 giorni dal 02.11.2023 al 05.11.2023

 Prenotazioni: abbiamo fatto tutto da soli.

 1) COSTI

 Voli: € 148 a testa 

Abbiamo prenotato, una settimana prima, direttamente sui siti delle compagnie aeree (EasyJet l’andata e WizzAir il ritorno). Siamo riusciti a fare stare tutto in due zaini molto capienti quindi non abbiamo aggiunto né trolley né bagaglio da stiva.

Pernottamento: € 255

Hotel Riad Chami (B & B) € 85,00 x 3 notti

(https://www.riadchami.com/)

Giudizio: ci siamo trovati bene. Personale molto gentile. Struttura pulita e ben tenuta a due passi dalla piazza Jemaa el-Fnaa. Le colazioni (ottime) venivano servite nella terrazza sul tetto. Non si sentiva nessun rumore della città. Il richiamo alla preghiera, l’abbiamo sentito la mattina solo quando tenevamo la finestra aperta, era comunque in lontananza.

Spostamenti: € 45

– transfer da e per l’aeroporto € 16 a tratta

– nella città taxi: € 13

Altre spese: parcheggio a Malpensa € 40; ristoranti € 152; bar € 70; hammam € 120; ingressi nei palazzi € 41; varie € 15

2) INFO GENERALI

Valuta: Moneta: Dirham marocchino – cambio valuta: 1 Dirham = 0,092 € – 1 € = 10,86 Dirham

Cibo: abbiamo sempre mangiato bene. Vanno per la maggiore le tajine fatte solo con verdure, solo con carne o entrambi e poi il cus cus, condito a piacere. Servono il the alla menta ovunque. Gli alcolici si trovano solo in alcuni ristoranti, ma non siamo riusciti a capire con quale criterio alcuni li hanno ed altri no.

Fuso: stesso dell’Italia

Corrente: come in Italia

Alba/Tramonto: 8.00 – 18.30

Km. fatti a piedi in 2 giorni: 27

Foto fatte: 500

Temperatura: durante il giorno si stava in maniche corte, la sera ci voleva un golfino ed un giubbottino leggeri.

Siti internet consultati:

  • https://beborghi.com/cosa-vedere-marrakech-2-giorni/
  • https://beborghi.com/marrakech-insolita/
  • https://www.eleonoraongaro.it/cosa-vedere-a-marrakech-in-2-giorni/
  • https://www.pimpmytrip.it/marrakech-cosa-vedere-e-fare/

Taxi: lo abbiamo preso solo per andare a vedere le tintorie.

Opinione generale: torniamo assolutamente soddisfatti della visita. Eravamo stati nel 2009 quando abbiamo fatto il tour del Marocco in camper, ma era agosto, quindi, non ideale per visitare una città, e poi avevamo dedicato meno di una giornata. In questo viaggio abbiamo visto solo tutto quello che c’è nella medina e non abbiamo trovato lo sporco che ricordavo, anzi. La piazza Jemaa el-Fnaa al mattino veniva addirittura lavata con le macchine lava strade. Le persone non le abbiamo trovate insistenti. Nel souk tutti si facevano i fatti loro, nella famosa piazza ovviamente tutti cercavano di farci sedere al loro tavolo, ma bastava dire che avevamo già cenato e non ci stressavano più. Abbiamo trovato tutti molto cordiali.

3) COSA VEDERE A MARRAKECH

Faccio un estratto di quello trovato su internet dividendo tra zona a nord (1° giorno) e zona a sud (2°giorno) della piazza Jamaa el-Fna.

La Medina:

Con le sue antiche mura, oltre 20 enormi porte e un cortile centrale, nella medina di Marrakech le persone continuano a vivere uno stile di vita tradizionale. Le mura che circondano la Medina furono costruite nel 12° secolo per proteggere le persone che abitavano la città dagli attacchi delle popolazioni berbere. Le mura rimangono come l’icona della città e coprono oltre km.10. Bab Agnaou è la porta principale ed è la più bella. Altre porte che vale la pena vedere sono Bab er Rob (porta del succo d’uva), Bab Doukkala, Bab Berrima, Bab Debbagh (porta dei conciatori) e Bab El Khemis (porta del giovedì) Le mura sono fiancheggiate da siepi, giardini e panchine e sono un bel posto per fare una passeggiata o un giro in calesse al tramonto, quando le mura prendono quel colore che ha dato a Marrakech il titolo di “Ville Rouge”. Ha un sacco di fascino, ma qualcuno potrebbe trovarla “impegnativa” sia per la difficoltà ad orientarsi, sia per i venditori che possono essere davvero insistenti con i turisti.

Piazza Jamaa el-Fna

La prima cosa da vedere appena si arriva a Marrakech è la piazza Jamaa el-Fna, una delle piazze più affascinanti del mondo. Dichiarata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, è il simbolo di Marrakech, il suo grande palcoscenico. Popolata dall’alba a notte fonda, offre un vero e proprio spettacolo a cielo aperto. Qui trovate bancarelle gastronomiche, incantatori di serpenti, ammaestratori di scimmie, artisti di strada, venditori di pozioni e migliaia di marocchini e di turisti che vi si riversano a tutte le ore del giorno e della notte. È il cuore pulsante di Marrakech ed è il luogo obbligatorio da cui iniziare l’esplorazione della città e del suq.

Terrazza panoramica del Le Grand Balcon Du Café Glacier

Per goderti al meglio questa stravagante piazza, bisogna salire sulla terrazza prima del tramonto e restare ad ammirarla mentre si trasforma davanti ai tuoi occhi. Da qui potrai anche sentire il richiamo alla preghiera al tramonto mischiarsi con il trambusto della piazza. La consumazione sulla terrazza è obbligatoria, ma è più che comprensibile e comunque i prezzi sono ragionevoli. La vista però è davvero impagabile. È il posto perfetto per vedere il tramonto.

  1. a) Zona nord:
  • Il souk:

Un lato della piazza Jamaa el-Fna è pieno di botteghe e mercanzie che si estendono nei vicoli a nord della piazza, in un dedalo di stradine coperte che formano il “suq” appunto, ovvero il grande mercato. Il souk fa perdere l’orientamento anche al più esperto dei viaggiatori. Una volta entrati vi troverete immersi in un turbinio di colori e di odori e farete un viaggio nel viaggio, tra banchi di vestiti, di lampade, ceramiche, spezie, olive, borse, e souvenirs di ogni genere. Tutti i vicoli vi sembreranno uguali fin quando non arriverete in qualche slargo o piccola piazza. Ad aiutarvi con l’orientamento troverete dei cartelli qua e là che indicano i monumenti più importanti e ci saranno gli stessi commercianti a venirvi in soccorso (ma non fatevi abbindolare dai ragazzini pronti ad accompagnarvi in cambio di denaro!). Il souk principale di Marrakech è quello che parte a nord di piazza Jamaa el-Fna, ma ce ne sono diversi più piccoli e di settore (ad esempio il souk delle spezie o quello dei conciatori) sparsi all’interno della medina.

– Souk Haddadine: potrai scegliere tra migliaia di lanterne in diverse forme, colori e design e potrai anche avere qualcosa su misura per te

– Souk Semmarine: Uno dei souk più grandi e popolari della città è uno di quei mercati in cui puoi trovare veramente di tutto, dagli indumenti alle pasticcerie alle ceramiche e ai tappeti berberi.

– Souk Ableuh: Conosciuto anche come il Souk delle spezie, si trova appena fuori dalla Jemaa El-Fnaa.

– Souk Kchacha: Se cerchi frutta secca, mandorle e noci, è il mercato che devi visitare. Ci sono un’abbondanza di meravigliosi prodotti alimentari in mostra: datteri, fichi, olive, noci e mandorle.

  • Bab Doukkala: medina autentica

frequentata da locali con il caratteristico Café Houmti

  • Medersa (o Madrasa) di Ali Ben Youssef (scuola coranica) (https://medersabenyoussef.com/)

Orari: 9-18

Costo: Dirham 50 – € 4,60

Proseguendo verso nord non avrete difficoltà a raggiungere uno dei monumenti più importanti della città. Fondata nel 1300, la Medersa Ben Youssef è stata la scuola coranica più grande e più importante di tutto il Nord Africa. La sua corte riccamente decorata in stile arabo-andaluso è una vera meraviglia. Merletti di stucco, marmo di Carrara, mosaici e archi lo rendono l’edificio più bello di Marrakech. Ospitava oltre 900 studenti ed è possibile visitare le anguste celle del dormitorio. Prima o dopo la tua visita alla Madrasa di Ben Youssef, dovresti raggiungere la fontana di Shrob ou shouf (anche scritto Chrob ou chouf) che si trova vicino alla madrasa.

  • Maison de la Photographie

Orari: Tutti i giorni dalle 9:30 – 19:00

Poco distante della Medersa, la Maison de la Photographie (la Casa della Fotografia) è un piccolo gioiello. Due collezionisti d’arte hanno ristrutturato questo riad bianco all’interno della medina e hanno regalato alla città una bellissima collezione di fotografie d’epoca che ritraggono il Marocco dalla fine dell’800 in poi. Bellissime le foto di Jamaa el-Fna nei primi anni del ‘900, guardandole vi renderete conto che non è cambiato poi tanto da allora. All’ultimo piano del riad potete rifocillarvi con un thè alla menta sulla terrazza fiorita: una chicca.

  • Terrazza di El Fenn: hotel con una terrazza molto bella. C’è il panorama sulla città. Bar e ristorante dove servono alcolici. Si può accedere anche se non si pernotta.
  • Quartiere Mouassine – quartiere dei tintori – andare al mattino

Questo quartiere a nord della piazza Jemaa el Fna si snoda attorno all’omonima via, Rue de Mouassine. Ospita il souk dei tintori e, se ci andate la mattina, potrete vedere gli artigiani al lavoro. Se avete già visitato Fez e le sue tintorie potete saltare questa visita. A Marrakech troverai diverse concerie, di origine antica e in cui la tradizione la fa da padrona. All’interno di esse, potrai apprendere il processo con cui il pellame diventa cuoio, ascoltando le tecniche tradizionali marocchine e osservando gli artigiani al lavoro. La conceria di Marrakech si trova a circa 15 minuti a piedi dai souk. All’ingresso delle concerie, qualcuno si offrirà inevitabilmente di offrirti una visita guidata alle concerie, ma se proprio vuoi farla contratta il prezzo. Durante il breve tour (10 minuti) vedrai decine di lavoratori che lavorano su vasche a cielo aperto, immergendo le pelli per trattarle prima di tingerle in vari colori e poi calpestarle sotto il sole caldo per distribuire il pigmento.

Orari: Dal 1° ottobre al 30 aprile dalle 8:00 alle 17:30

Dal 1° Maggio al 30 Settembre dalle 8:00 alle 18:00

Durante il mese del Ramadan dalle 9:00 alle 16:30

Costo: Dirham 150 – € 15 acquistare il biglietto sul sito ufficiale e selezionare l’orario

Dedicate il pomeriggio alla visita dei Jardin Majorelle, i famosi giardini disegnati dal pittore (esperto di botanica) Jacques Majorelle negli anni ’20 e acquistati successivamente da Yves Saint Laurent. I giardini si trovano fuori dalla medina, nella Ville Nouvelle; la strada per raggiungerli a piedi non è particolarmente bella, ma vi permetterà di vedere uno scorcio della Marrakech moderna. Si trovano più di 300 specie botaniche suddivise in varie aree, al cui centro si sviluppa la casa simbolo dell’attrazione dall’elettrico color “blu majorelle”. Questo giardino venne realizzato nel 1922 dal pittore Jacques Majorelle, poi acquistato e riqualificato dagli stilisti Yves Saint Laurent e Pierre Bergé nel 1980. Oggi è aperto al pubblico e custodisce anche il museo di arte berbera di Pierre Bergé, visitabile con un biglietto aggiuntivo.

Inaugurato a fine 2017, il Musée Yves Saint Laurent si trova molto vicino al Jardin Majorelle in un palazzo dalle linee cubiste color sabbia. Al suo interno trovate scarpe, cappelli, gioielli, vestiti a trapezio, cappotti di lamé, cappe di taffetà con buganvillee ricamate e altri capi haute couture disegnati e confezionati dal grande stilista francese, ma anche un auditorium e una biblioteca.

Questo giardino si trova proprio al centro della medina, in Rue Muassine, ed è stato ristrutturato da poco; ha aperto solo nel marzo 2016. Questo giardino si trova in uno dei palazzi più antichi e più grandi della medina di Marrakech ed è, in realtà, costituito da due giardini differenti: il giardino islamico, che evoca il paradiso terrestre, ed il giardino esotico con una grande varietà di alberi e piante. Camminando per questi giardini è possibile ammirare il sistema di irrigazione originale che utilizza ancora una tecnica vecchia di mille anni. Si può inoltre salire sulla torre dell’orologio e sulla grande terrazza per ammirare i giardini e la medina dall’alto. Le Jardin Secret è un luogo particolarmente rilassante in cui ci si può fermare anche a prendere un thè o un caffè nel bar all’interno con visita sul giardino. Il costo del biglietto è di 80 Dirham (circa 7,5 euro).

  1. b) Zona sud:
  • Moschea Koutubia (minareto)

un altro simbolo di Marrakech è la Koutoubia (visitabile solo esternamente, all’interno hanno accesso solo i mussulmani). Lo stile con cui è stata costruita è quello arabo almohade e la sua planimetria concorda con quella della più tradizionale delle moschee, la Qayrawan. La sala dedicata alla preghiera è ampia ben 90 metri per 60 e si colloca tra le più spaziose dell’Occidente. Il minareto, che sovrasta la moschea, è più antico anche se venne terminato più tardi rispetto al completamento della moschea. Il suo minareto alto più di 70 metri (e visibile quasi da ogni parte della città) fu costruito nel XII secolo dal sultano Yacoub el-Mansour. Da qui echeggia spesso e volentieri la voce del muezzin. Il minareto della Moschea di Koutoubia è stato di ispirazione per la costruzione della Giralda di Siviglia, in Andalusia.

Orario: aperto tutti i giorni da 8h30-11h45; Da 14h30 a 17h45.

Potrai acquistare i biglietti in loco al costo di 70 dirham (circa € 7).

Tra le cose più belle ed affascinanti da vedere a Marrakech per me c’è lui, il Palazzo El Badi. Poco lontano dal palazzo Bahia, entrerete in quello che fu probabilmente uno dei palazzi più ricchi della città. Purtroppo, è stato saccheggiato fino alle fondamenta e ora non rimangono che delle suggestive rovine del suo giardino e dei suoi bastioni a memoria del suo glorioso passato. È enorme, silenzioso e molto rilassante.

Seguendo il profilo delle mura che circondano il Palazzo El Badi raggiungerete poi la Moschea el Mansour (che, come tutte le moschee di Marrakech è visitabile solo dai mussulmani). Subito dietro la moschea però noterete un piccolo passaggio dal quale si entra nelle tombe dove riposa il sultano saadita Ahmed el-Mansour e la sua famiglia, che regnò sul Marocco dal 1554 al 1669. La sua tomba è di rara bellezza, una sala con 12 colonne rivestita in oro e decorata con marmi di Carrara. Gli altri membri della famiglia riposano a terra nel giardino e in piccoli mausolei vicini.

  • La Kasbah: parte più antica con una moschea

Si parte Place de Ferblantiers e si percorre una viuzza piena di bazar

  • Sinagoga Al Azama con il cimitero ebraico – La Mellah (quartiere ebraico)

La mellah, che si trova a sud del Palazzo Bahia, è il quartiere ebraico di Marrakech ed è una zona decisamente insolita, dove la maggior parte dei turisti non si spinge. Il quartiere venne fondato dai Saaditi nel XVI secolo e nel 1700 ospitò una delle comunità ebraiche più grande del paese. Ora ci vivono poche famiglie ebraiche in realtà, ma l’anima del quartiere rimane quella di allora; come potrete notare si vedono ancora le stelle di David scolpite sopra le porte. È un polveroso quartiere popolare dai vicoli molto stretti in cui la vita scorre lontano dai turisti che animano tutti gli altri quartieri della medina. I luoghi da non perdere nella Mellah sono la sinagoga, con il suo “giardino” maiolicato blu e bianco, ed il Miaara (il cimitero ebraico), nel quale si può entrare a fronte di un’offerta al guardiano. Entrambi sono chiusi il sabato

  • Mercato delle spezie Mellah nel quartiere ebraico

Il punto di accesso è la porta Bab Elmaleh (dal palazzo Bahia in direzione Place des Ferblantiers, lo trova sulla sinistra). Mercato piccolo ma molto caratteristico

  • Place de la Kissaria o Place des Ferblantiers

Place de la Kissaria è una grande e spaziosa piazza circondata da negozi e palazzi dallo stile architettonico marocchino. Visitando questo affascinante luogo, ti imbatterai non solo nelle sue meraviglie strutturali ma anche nella più antica moschea della città, la Ben Youssef, e nel museo di Marrakech. Questa piazza è un’autentica meraviglia, lasciati incantare! Da lì parte Rue Tougma dove c’è il mercato e vendono tartarughe di terra.

  • Palazzo Bahia “Palazzo Splendente”

Costi: Dirham 70 – € 7

Orari: Tutti i giorni dalle 09:00 alle 16:30

Si tratta di un palazzo che il gran visir dei sultani alawiti fece costruire per la sua favorita, la Bahia (“la bella”). Una costruzione enorme (vi basti pensare che “solo” una parte degli 8 ettari di terreno e delle 150 sale del palazzo sono aperte al pubblico!), costituita da un susseguirsi di patii ombreggiati da alberi di profumatissimi aranci, sale riccamente decorate e fontane di marmo e mosaici. È preso d’assalto dai turisti, ma per fortuna c’è spazio per tutti. Oltre alla sua bellezza, la vera particolarità si nasconde dietro al suo committente: a differenza di quello che si potrebbe credere, questo non è stato commissionato dal Sultano, ma dal suo gran Visir Si Mousse, consigliere e primo ministro con un triste passato da schiavo. Il Palazzo El Bahia è dedicato ad una delle mogli del visir e aveva la funzione di ospitare le sue 4 mogli e le 24 concubine.

4) GIORNO PER GIORNO

 

 

1) 02 novembre 2023 – giovedì – a piedi km.3,5

 

Lasciamo la macchina in un parcheggio mai provato, il Kameha (https://www.kamehaparking.it/), a due passi dal Terminal 2 di Malpensa (€ 40). È piccolo ma ha ottime recensioni, e non posso che confermarlo. Andiamo direttamente agli imbarchi. Il volo EasyJet parte alle 16.00 ed è mezzo vuoto. Atterriamo puntuali dopo 3 ore e mezza. Non c’è fuso. All’uscita troviamo il taxista (transfer prenotato tramite l’hotel e pagato a loro in contanti) che ci porta a destinazione al costo di € 16. Non potendosi avvicinare alla struttura perché le strade della medina sono piccole e non percorribili dalle auto, ci troviamo in un parcheggio con il ragazzo dell’hotel. In 5 minuti a piedi lo raggiungiamo, dopo una sosta ad un bancomat per prelevare in valuta locale. Paghiamo il pernottamento in contanti. Il Riad è davvero grazioso. Tutte le camere si affacciano sul cortile interno dove c’è una fontana. Svuotiamo gli zaini ed usciamo subito per cenare. Ci indirizziamo alla in piazza Jemaa el-Fnaa, distante circa mt.100. Ci accolgono musiche, luci e fumi che si alzano dalle tante bancarelle che grigliano carne e pesce. Nel 2009, con il gruppo dei camper avevamo mangiato qui quindi vogliamo replicare. Una vale l’altra, vengono cuciate le stesse cose. Veniamo subito fermati dal ragazzo della prima che troviamo, la n°52. Ci sediamo. Diciamo di portarci un mix di cose da assaggiare. Il servizio è quello che è, tovaglietta di carta, niente tovaglioli, piatti e posate di carta. Da bere solo bevande in lattina e the. Ci portano salsina di pomodori freschi, cus cus con verdure, verdure alla griglia, delle sorte di polpette fatte con non so cosa, spiedini alla griglia e pesce fritto. Tutto buono. Spendiamo € 35. Facciamo poi due passi nella piazza curiosando quello che viene preparato nelle varie bancarelle. In alcune cucinano zuppa di lumachine, altri spiedini, pesce, teste di montone che poi vengono messe nel piatto tagliate a pezzi. Nel centro della piazza ci sono tutti i ristoranti che vengono portati intorno alle 17 e poi a notte fonda, vengono portati via. I banchetti sul bordo della piazza, che vendono frullati di frutta o frutta secca, rimangono lì e sono aperti tutto il giorno. La cosa che ho notato è che sono tutti super gentili. Per me, avendo la passione delle foto, scattare è una priorità, ma ovviamente alle persone bisogna chiedere. Tutti hanno accettato, addirittura si mettevano in posa. Proprio carino. Andiamo in hotel oltre mezzanotte.

2) 03 novembre 2023 – venerdì – a piedi km.13

 

Dopo un’ottima colazione usciamo alle 9.00. Nella piazza stanno iniziando le attività giornaliere. Le bancarelle dei frullati sono già aperti e gli spazzini stanno pulendo con i mezzi lava strade, tutta la parte centrale della piazza. La nostra destinazione è la Madersa e la raggiungeremo attraversando con calma i vari souk. Se non avessimo avuto le mappe di Maps.me, ci saremmo persi dopo due minuti. Il primo tratto lo percorriamo in viuzze deserte con i negozi ancora chiusi, poi man mano che procediamo prendono vita. Bisogna fare attenzione camminando: tenere sempre la destra e tenere i gomiti vicini al corpo. Le persone si spostano con le moto e vanno anche a velocità abbastanza sostenuta. Se sei dalla parte sbagliata te lo fanno notare, se hai il braccio un pochino staccato dal corpo, rischi di prendere colpi ai gomiti. Anche se è leggermente spostato, rispetto alla nostra destinazione, andiamo a vedere il souk Bab Doukkala. È un mercato caratteristico dove fanno acquisti i locali. Ci sono macellai, panettieri, fruttivendoli ed altri negozietti particolari. Ci sono pochi turisti. Ci sediamo nel grazioso Café Houmti. Ha solo 4 tavolini nella parte esterna. Avevamo letto recensioni positive e non possiamo che confermarlo. Il proprietario è gentilissimo e la cosa particolare sono dei legni intagliati sui quali serve il caffè ed il the. Riprendiamo il giro. Ci fermiamo a parlare con un signore e gli chiediamo se c’è la possibilità di visitare le concerie. Lui ci accompagna appena fuori dal souk, dove arrivano le macchine e ci indica dei taxi. Avremmo anche potuto andare a piedi ma non sapevamo il punto preciso dove trovarle. Spendiamo € 13 andata e ritorno. L’ingresso costa € 1,50. Ci accompagna un signore. Sono visitabili solo al mattino. Avevamo letto della puzza presente in questi posti, motivo per il quale ci viene data una piantina di menta da mettere sotto il naso. Devo dire che non era poi così terribile, forse per il fatto che c’era un po’ di vento a nostro favore. Il signore ci spiega le varie fasi della lavorazione delle pelli. Rimaniamo una decina di minuti. Ci sono diverse vasche ed alcuni ragazzi che lavorano. Posto particolare. Avendo visto nel 2009 le concerie di Fes, queste non reggono assolutamente il confronto, anche perché a Fes le avevamo viste dall’alto quindi la prospettiva è decisamente migliore rispetto a queste. In un negozietto dove ci sono tutti i pigmenti per tingere le pelli, acquistiamo dell’olio di Argan. Riprendiamo poi in nostro taxi e ci facciamo riportare al punto di partenza. Ci indirizziamo alla Madersa, la scuola coranica. L’ingresso costa € 5 a testa. Andiamo subito nel cortile interno dove c’è una piscina. Il marmo bianco fa da padrone. Saliamo poi ai piani superiori dove si possono visitare le camere. Molto bello. Quando usciamo cerchiamo un ristorante. Scegliamo Zaman. Saliamo all’ultimo piano e pranziamo nel terrazzo. Prendiamo tacos farciti e postilla di pollo (€ 16). Tutto molto buono. Avevamo letto del bel terrazzo con panorama dell’hotel El Fenn quindi andiamo là. Saliamo all’ultimo piano. Il panorama non è bellissimo ma il posto merita per una sosta relax. Ci sono una grossa piscina ed una più piccola con idromassaggio. Ci sono tanti divanetti sotto grossi ombrelloni. Pensavamo di bere un the ma vedendo che hanno alcolici, prendiamo una birra ed un’acqua (€ 14, l’acqua costa più della birra …). Al sole fa molto caldo mentre, riparati dagli ombrelloni, con un po’ di vento, si sta benissimo. Con calma torniamo in hotel, passando vicino alla moschea Koutubia con il suo alto minareto. Percorriamo la via verso per la piazza Jamaa el-Fna. Ci sono molti cavalli legati alle carrozze. Mi fanno una pena infinita. Ora non fa tanto caldo, non oso immaginare quanto soffrono nei mesi estivi sotto il sole cocente. Pensavo che almeno di notte li liberassero ed invece l’ultima mattina, diretti all’aeroporto, li vedremo nella stessa situazione. Li tengono legati alle carrozze 24 ore su 24. Arriviamo poi alla piazza. Questa mattina era praticamente deserta, ora pullula di vita. Ci sono anche i famosi incantatori di serpenti ed alcuni ragazzi con le scimmiette. Se dà fastidio vederli, basta girare al largo e non tentare di fare foto di nascosto. Così facendo si viene lasciati in pace. Andiamo poi in hotel per una doccia ed usciamo in tempo per il tramonto al Gran Balcon del Cafè Glacier. Le classiche belle foto della piazza dall’alto vengono fatte da lì. Si deve pagare una consumazione per poter accedere (€ 5 per un’acqua ed una coca). È pieno di persone ma troviamo il nostro angolino. La palla rossa del sole tramonta proprio di fianco al minareto della moschea di Koutubia. La piazza pullula di vita ed i fumi delle griglie si alzano dalle bancarelle del cibo. Molto bello. Merita assolutamente. Scendiamo, attraversiamo la piazza dribblando tra i ragazzi che ci invitano a sedersi ai loro tavoli, ed andiamo al ristorante, prenotato ieri sera, Zeitoun Café. Il nostro tavolo è al piano superiore con vista piazza. Prendiamo due tajine (€ 33). Facciamo due passi e torniamo all’hotel El Fenn. La sera è ancora più caratteristico con le candele accese. Prendiamo due gin tonic (€ 26). Torniamo sempre a piedi fino alla piazza e poi in hotel. Giornata molto soddisfacente.

 

3) 04 novembre 2023 – sabato – a piedi km.10,5

Oggi dedichiamo la giornata alla parte a sud della piazza. Ci incamminiamo, dopo colazione, diretti al Palazzo Bahia. Apre alle 9.00 quindi vogliamo entrare per primi per poterlo visitare con calma senza centinaia di persone. Paghiamo € 7 a testa. Riesco a fare tante foto ai cortile interni senza nessuno. Impieghiamo una quarantine di minuti per visitarlo tutto. Carino. Quando usciamo ci indirizziamo al vicino quartiere ebraico. La sinagoga ed il cimitero sono chiusi perchè oggi è sabato, per loro è festa. In questo quartiere si vedono i danni del terremoto di un mese e mezzo fa. Probabilmente i muri delle case erano più fatiscenti rispetto al resto della città. Troviamo il mercato (dicono sia aperto solo il sabato). Molto bello e caratteristico. Arriviamo poi alla bella Place des Ferblantiers. C’è un negozio di spezie dove mostrano come si produce l’olio d’Argan. Le piccole noci vengono lavorate in una sorta di macina di pietra, dalla quale esce l’olio. Imbocchiamo poi la Rou Tougma diretti alla moschea Moulay el Yazid. Le mura hanno subito grandi danni per il terremoto. Sono tutte sorrette da travi di legno. Entriamo poi alle tombe dei Saaditi (€ 7 a testa). La tomba principale (dobbiamo fare un pochino di coda) è bellissima, tutta ricoperta di marmo di Carrara intagliato ed oro. Torniamo per pranzo nella piazza Place des Ferblantiers e ci sediamo da Mallah. Prendiamo un hamburger ed un cus cus con verdure (€ 15). Andiamo poi in hotel a lasciare la macchina fotografica ed altre cose che non ci servono, ed andiamo all’hammam Aphais (https://www.alphais-spa.com/). Abbiamo prenotato per le 17 ma speriamo di poter anticipare. Nulla, sono al completo. Torniamo allora alla solita Place des Ferblantiers e saliamo sulla terrazza del Kosy Bar per un the. Vedendo che hanno alcolici prendiamo due birre (€ 11). Ci godiamo un pò di relax con vista. Andiamo poi all’hammam. Sarà una bella esperienza. Abbiamo scelto la combinazione di hammam più massaggio (€ 60) a testa, durata due ore. Abbiamo scelto questa spa perchè accettano sia uomini che donne quindi possiamo fare tutti i trattamenti insieme e perchè ha ottime recensioni. Gli armadietti hanno la chiave quindi potevamo evitare di andare in hotel a portare la macchina fotografica. Forniscono ciabatte, accappatoio e mutande usa e getta. Le ragazze sono super gentili ed è tutto pulitissimo. Per il massaggio fanno scegliere la profumazione dell’olio. Alla fine offrono the e biscotti e ci regalano poi una saponetta a testa. Esperienza assolutamente da provare quando si viene in città. Usciamo alle 19.30 quindi siamo in mega ritardo per la cena prenotata alle 20 all’Argana (bellissimo ristorante con vista sulla piazza). Andiamo di corsa solo in hotel a prendere i giubbotti. La doccia la faremo al rientro … tanto una sola non basterà per togliere tutto l’olio che abbiamo sulla pelle. Il tavolo prenotato è quello più esterno con ottima vista sulla piazza. Ceneremo molto bene. Prendiamo due tajine e poi un dolce (€ 36). Facciamo ancora due passi nel souq e nella piazza e poi andiamo a dormire.

 

 

4) 05 novembre 2023 – domenica

Dovendo lasciare l’hotel prima dell’orario della colazione, la preparano solo per noi alle 7.15. Alle 8.00 in ragazzo dell’hotel ci accompagna al nostro taxi (sempre € 16 in contanti pagati all’hotel). Il volo EasyJet parte alle 10.00.  Arriviamo a Malpensa alle 13.30. Impieghiamo quasi due ore ad uscire perché il nostro risulta un volo da paesi a rischio quindi ci rifanno tutti i controlli sotto il metal detector, e ce n’è solo uno operativo.

Torniamo assolutamente soddisfatti da questa toccata e fuga.

Alla prossima

Anna e Pier

Se volete vedere il video con le mie foto e la musica, lo trovate: https://www.youtube.com/watch?v=i7RNbF98X3g

Se avete bisogno di info: african.dreams2019@gmail.com

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