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Koh Kood e i suoi perché

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Fine tour in Myanmar, ho ancora qualche giorno libero e nessun impegno prestabilito, scartate le varie opzioni marine locali la scelta è caduta su Koh Kood, tanto più che comunque dovrò rientrare a Bangkok.

Isola paradisiaca e tramonti indimenticabili come viene descritta in rete? Le cose  cambiano, osserverò meglio, magari senza maschera e boccaglio. Il presupposto per chi legge è quello di aver visitato le isole thailandesi in passato più o meno remoto, in questo caso potrà capire bene i concetti che seguono, invece chi non è mai stato nel Paese oppure soltanto in tempi recenti, tragga liberamente la sua opinione.

Facciamo chiarezza sulla situazione attuale

Come molti sanno la Thailandia negli ultimi anni è stata presa d’assalto a dismisura dal turismo di massa, questo sovraffollamento ha causato alla natura enormi danni da inquinamento in tutte le sue sfaccettature, tanto che alcune località e i relativi siti di immersione sono stati dichiarati Off limits.

Il caso più eclatante è quello di Phi Phi Leh ovvero Maya Bay, ma anche Tachai, definita a ragione con l’appellativo di ” Maldive della Thailandia” che dopo essersi concessa per alcuni anni e devastata dall’assedio è stata successivamente interdetta per sempre. Le Similan invece hanno un accesso regolato di 3400 persone al giorno in un periodo definito dell’anno e non si può pernottare, così si è inteso ridurre del 50% il normale afflusso, ma ciò significa comunque sempre un grande bordello e quindi ci sono da aspettarsi ulteriori sviluppi. Anche a Surin non è più permesso il pernottamento ma ciò nonostante sta subendo adesso il traffico più sostenuto, quello che prima era diretto nelle altre isole. Il TAT ha stabilito recentemente una lunga serie di ordinanze come quella del divieto di fumare in spiaggia per ovvi motivi, peccato che invece la raccolta delle plastiche che si riversano nelle spiagge dopo ogni mareggiata sia affidata a qualche volontario, come a Lipe o a Khao Lak per esempio. Railay e compagnia nella zona di Krabi sarebbero in teoria luoghi protetti ma provate ad  andarci e vedrete.

Maya Bay prima

Maya Bay dopo

Molte persone che in questa stagione hanno visitato il Paese si sono poi lamentate della calca che hanno trovato nelle cosiddette aree protette, cioè nei parchi e in quei siti dove staziona una struttura di rangers a presidio del luogo e che in teoria dovrebbe in qualche modo preservarlo. L’afflusso maggiore in questi ultimi anni è determinato dalle massicce presenze di cittadini orientali, soprattutto cinesi ma pure di russi. In questo senso Il TAT sta valutando di limitare e/o interdire altri per così dire ex paradisi nella zona di Krabi e più a sud fino a Koh Rok. << A pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina>> Come a dire che non si chiude quello che non può essere chiuso, un esempio su tutti Phi Phi Don, l’isola più inquinata in assoluto, oppure Lipe che si sta avviando bene per la stessa strada. Molti altri esempi potrebbero essere calzanti e sempre con la stessa semplice motivazione, troppi capanneti che non si possono ignorare. A creare la situazione non più sostenibile hanno certo contribuito non solo l’eccesso di turismo, ma anche le autorità che nel corso di pochi anni hanno consentito più o meno consapevolmente di impestare ogni luogo nel segno del progresso, salvo poi cercare di innestare una marcia indietro per molti versi impossibile da mettere in pratica.

Ci sono ancora dei luoghi marini in Thailandia preservati dal turismo di massa? Direi alcuni, anche se bisogna andare a cercarli con il lanternino e mi riferisco soltanto a quelli per i quali valga la pena affrontare 11/12 ore di volo e i relativi trasferimenti.

Questo può essere un esempio, ma non è Koh Kood.

Koh Kood 

Quarta isola per superficie della Thailandia, si trova nel Nord del Golfo del Siam a Sud di Koh Chang e Koh Maak e poco a Nord di Koh Rong in Cambogia.

Quando

L’arcipelago di Mu Ko Chang è particolarmente esposto ai venti monsonici che provengono da Sud Ovest, da evitare il periodo da Maggio in poi quando le piogge diventano sempre più frequenti e successivamente fino a Ottobre molto insistenti. Da preferire Dicembre – Aprile considerando la maglia larga turistica, cioè scegliete se potete Febbraio e non  le mete di Koh Chang o Koh Maak a meno che non sappiate a che cosa andrete incontro. Da notare che Kood a causa della sua  posizione geografica e una particolare esposizione della costa ovest, oltre ad essere soggetta in talune spiagge a bassa marea soffre anche del mutare delle condizioni meteo marine e le correnti in questo senso influiscono molto sui colori del mare.

Info

Il punto di arrivo è per tutti Ao Salad Pier dove non possono sbarcare auto, le uniche circolanti sono quelle poche in dotazione ai residenti o di servizio ai turisti. Tutte le destinazioni possono essere raggiunte facilmente noleggiando uno scooter, cosa consigliabile da mettere nel conto. Per gli alloggi c’è da scegliere da cinque stelle a scendere fino all’ostello, per un totale di circa cento diverse tipologie, quasi tutte se non sulla spiaggia nelle immediate vicinanze. Un centinaio di punti di ricezione turistica sembrerebbero tanta roba, in realtà i posti letto sono pochi e in questo contesto c’è da considerare anche che l’isola è molto apprezzata dal turismo interno. L’isola è caratterizzata da foresta pluviale e corsi d’acqua che danno vita a cascate come Klong Chao e Klong Yai Kee dove è possibile fare il bagno immersi nella natura che accoglie fra gli altri animali selvatici anche una miriade infinita di uccelli, senza esagerare ancora un piccolo eden.

Principali spiagge 

La parte Est è impervia e rocciosa, priva di strade a mare facilmente percorribili mentre la parte ovest è quella con le spiagge più belle, dove è facile muoversi.

Da Nord a Sud

Soneva Kiri

Spiaggia privata che da il nome al Resort situato davanti a l’Isola di Ko Mai Si e per forza di cose una delle più belle, accesso direttamente dal resort sempre che vi facciano entrare, oppure via mare. Yak Kee è una piccola spiaggia non lontano dalle Ya Kee Waterfall, appartata e non facile da raggiungere ma ne vale la pena, sarete lontano da tutto e da tutti.

Ao Tapao

Raggiungibile dalla strada principale, circa 1 km di spiaggia bianca adornata da palme da cocco e occupata naturalmente da qualche Resort.

Ao Noi

Troviamo l’omonimo resort. La spiaggia piuttosto nascosta è lunga circa duecento metri ed è delimitata da due promontori rocciosi, un lungo molo cementato e passerella con padiglione in bambù ne fanno un luogo carino e suggestivo per gli amanti della privacy.

Ao Klong Chao

La spiaggia più nota e centrale, sabbia bianca e mangrovie, qui sono concentrati la maggior parte dei Resort e dei locali.

Ao Ngam Kho

Una baia con spiaggia di sabbia mista a rocce contornata da palme da cocco che arrivano fino sul bordo, sono presenti alcune sistemazioni abbordabili e accoglienti.

Ao Bang Bao

Ci si arriva tramite una strada sconnessa e il modo migliore per approdare in spiaggia è quello di passare da un albergo, come fanno tutti. Baia bellissima, resort e diversi ristoranti dove pranzare, mette in mostra un lungo pontile di legno, acqua degradante, facile snorkeling, atmosfera genuina e posto da cartolina.

Ao Ta Kien

Poco lontana dalla strada principale, qui il mare più bello che ho trovato nel periodo di soggiorno.

Ao Klong Hin Beach

Facilmente raggiungibile, spiaggia isolata ed incontaminata, però in questa zona  spesso il mare arriva un po’ più  agitato.

Ao Phrao Beach

Pure questa rientra fra le spiagge più belle, circa un km di lunghezza è distante dal centro dell’isola e collegata alla via principale attraverso una strada asfaltata non in buone condizioni, poche sistemazioni di buon livello.

Diversivi Ban Ao Yai

È un autentico villaggio di pescatori costruito su palafitte dove possiamo pranzare in uno dei diversi ristoranti di pesce a un prezzo economico, punti panoramici in corso di trasferimento, dista circa venti minuti di scooter da Klong Chao.


Ban Ao Salad

È il villaggio vicino al porto, vale la pena farci una passata, ristoranti tipici, tempio e se salirete sulla collina avrete una bella visuale sulla baia.

Khao Rearubuna passeggiata in scooter nella foresta, palmeti e niente di più.

Le Cascate

Tutte da visitare, a cominciare da Klong ChaoHuang Nam KeawKhlong Yai Kee una più bella dell’altra.

Altri divertimenti stile Chaweng? Nessuno, salvo un po’ di musica e qualche karaoke se capitate nel momento giusto.

Dunque, perché Koh Kood? Isola paradisiaca e tramonti indimenticabili?  Bisogna considerare che in tutto l’arcipelago, con l’eccezione di Koh Maak è la natura che volta le spalle al mare a farla da padrona. Tuttavia pur trovandoci nel Golfo della Thailandia è attualmente un validissimo compromesso. Ognuno ha il suo metro di giudizio, diciamo che incontaminata come spesso leggo è un termine esagerato, ma d’altronde vale anche per tanti altri posti e che invece non lo sono per niente, allora se cercate la Thailandia di tanti anni or sono Koh Kood fa per voi, per ora.

Siete convinti prima o poi di andarci? Vediamo quali sono le possibilità da valutare partendo da Bangkok.

La soluzione migliore è quella di alloggiare nei pressi di Khao San, Soi Rambuttri o comunque nella zona limitrofa a Phra Arthit, che sarebbe il Pier fluviale più vicino, comodo per le escursioni via fiume ai vari WatKoh Kret e altre destinazioni.

a) Ko Kut Express Boat offre un servizio di trasferimento dall’aeroporto Suvarnabhumi che include  bus+traghetto  fino a Ao Salad Pier di Koh Koodsoluzione per chi arriva al mattino presto a Bangkok senza voler sostare nella città, 6:00 – 14:15 stimate, Bath 850. Offre anche un servizio di Bus+Speedboat

b) Bus + Ferry Bonsiri,  Pick Up  62 Tani Road, zona Khao San Road  5:00 – 12:00 e 07:30 – 15:20  costo 900/1000 Bath

c) Thai Sriram Express Bus+Ferry Bonsiri Pick Up Khao San road 6:15 – 13:55 Bath 1000.

d) Bangkok Airways PG 301 Bath 2950  08:20 – 09:20 +minivan collettivo per Trat  +  Trat –Laem Sok Pier, prezzo combinato per Koh Kood Ao Salad con Bonsiri Ferry Bath 800.

e) Alloggiare al Soneva Kiri con transfer in aereo privato direttamente nel resort.

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