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Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
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Atene e Naxos: storia, natura e tanto vento

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Siamo Laura e Tommaso, due studenti universitari, che quest’anno hanno deciso di fare un salto nel passato passando da Atene e salpando poi per una meravigliosa isola greca.

26/07 – Con il volo delle 7.15 del mattino ci lasciamo dietro Malpensa e il caldo afoso, pregustandoci finalmente quella vacanza che per tutto l’anno abbiamo agognato. Il volo con Easyjet è tranquillo, riesco anche a dormire un po’ e arriviamo ad Atene in perfetto orario. Per me è la prima volta in Grecia, per Tommaso no, ma l’entusiasmo è alle stelle. Dobbiamo attraversare a piedi il terminal e sembra una camminata infinita, recuperiamo i bagagli e poi usciamo dall’aeroporto seguendo le indicazioni dateci dalla signora seduta accanto a me in aereo. Cerchiamo la fermata del bus giusta e facciamo i biglietti. Per il Pireo sono 6 euro a testa con il bus X96 e ci impiega poco più di un’ora e mezza. Facciamo un pezzo a piedi e arriviamo al nostro hotel: Faros II. Ci dicono che dobbiamo aspettare un attimo per la camera, quindi lasciamo lì i nostri bagagli e andiamo a cercare qualcosa da mangiare verso il porto. Ci fermiamo in un bar-caffetteria molto carino che si chiama Wake Cup (che nome adorabile :D). Siamo già stanchi e sudati dal continuo camminare e dal caldo, ma, non appena ci sediamo, la cameriera ci porta due grandi bicchieri d’acqua ghiacciata. Un gesto che apprezziamo moltissimo e che pensiamo dovrebbe essere fatto ovunque. Pranziamo velocemente e torniamo in hotel per mettere le cose in camera, poi andiamo subito a prendere la metro per il centro. Ho solo mezza giornata per visitare Atene e ho tutta l’intenzione di godermela quanto più possibile. La metro arriva in centro (stazione di Monastiraki) in un quarto d’ora e già ci si para davanti la piazza, la chiesa ortodossa e tante stradine caratteristiche. Sorridendo come un ebete, cerco di orientarmi con la cartina fino a che non vedo l’Acropoli: là sopra, imponente, difficile da non notare. Prendiamo la stradina che porta sulla salita, passando accanto alla Biblioteca di Adriano e successivamente all’Agorà antica, dove possiamo ammirare la Torre dei Venti. Pian piano e nonostante il caldo torrido, saliamo fino all’Acropoli. Prima di andare alla biglietteria, raggiungiamo la Collina dell’Aeropago dove si ha davanti l’Acropoli oltre ad una vista impagabile sulla città di Atene. Torniamo indietro e scopriamo che gli studenti non pagano, prendiamo i nostri biglietti ed entriamo finalmente nell’Acropoli. Non starò a raccontarvi tutto ciò che ho visto dentro, ma il sorriso ebete di prima è diventato ancora più ebete e non ho fatto altro che ripetere a Tommaso quanto fossi felice. Librandomi nell’aria dalla felicità, andiamo a visitare anche il museo dell’Acropoli (anch’esso gratuito!) che ci piace molto, ma avremmo voluto visitare anche i ritrovamenti sotterranei che, al momento, si possono solo vedere da sopra attraverso dei vetri o all’esterno da sopra la passerella che porta all’ingresso del museo.

Il sole comincia ad essere più basso, lasciandoci respirare un po’ di più e decidiamo di avventurarci per i vicoletti del quartiere della Plaka. E’ un quartiere magico, impregnato dalla storia, dove si possono sentire i profumi dei fiori e dei moltissimi ristorantini che si trovano. Ci fermiamo per mangiare qualcosa in uno di questi locali, ombreggiato da un’enorme bounganvillea e dopo la nostra buonissima grigliata di carne ci avviamo verso la metro: si torna al Pireo che domani ci si sveglia presto.

27/07 – Dopo una nottata tremenda, disturbata da dei ragazzi che sbattevano le porte in hotel e urlavano nei corridoi e dal bar di fronte all’hotel che, nonostante fosse un mercoledì, ha messo musica ad un volume tipo discoteca fino a tardi, ci avviamo verso il gate E6 per prendere il nostro traghetto della Blue Star Ferries. Direzione: Naxos. Ci impiega circa cinque ore con fermata a Paros, il mare è abbastanza tranquillo e avvistiamo anche una razza che nuota in superficie. Una volta scesi dal traghetto veniamo travolti dal caos di taxi, auto, bus e persone. Andiamo all’ufficio dei bus e chiediamo informazioni, ci indicano il nostro mezzo, paghiamo il ticket (2,40 euro a testa) e saliamo. In 25 minuti arriviamo a Mikri Vigla, il bus ferma davanti ad un supermarket chiamato Stratouris e scopriamo che il nostro residence è esattamente dalla parte opposta della strada. Si chiama Studios G. Salteris e ci lascia immediatamente una sensazione positiva: a differenza della maggior parte degli edifici circostanti abbastanza fatiscenti il nostro alloggio è recente, con un piccolo spazio per parcheggiare dentro il giardino. Veniamo accolti da un signore che parla solo greco e, al nostro “non capiamo la sua lingua”, ripete le stesse cose in greco, ma lentamente. Ci fa sorridere e ci accompagna al nostro appartamento. E’ all’ultimo piano, con la vista sul mare in lontananza e un piccolo balconcino. L’appartamento è abbastanza grande e ci piace, ma non apprezziamo molto il fatto che i letti siano singoli (costante in tutta la Grecia) e che alla doccia manchi la tenda. Comunque soddisfatti, lasciamo i bagagli e Tommaso va a comprare qualcosa per pranzo al supermarket di fronte. La spesa è tremendamente costosa, ma giustificata dal fatto che siamo in mezzo al nulla e con ogni probabilità è un luogo tendenzialmente solo turistico. Frutta e verdura sono di loro produzione ed è l’unica cosa che ha un prezzo più che onesto.

Nel pomeriggio indossiamo in un attimo i nostri costumi e andiamo finalmente in spiaggia. Abbiamo aspettato questo momento per mesi. La strada si divide: o a destra o a sinistra. Decidiamo di andare verso destra perchè è la spiaggia che vediamo dal nostro balconcino. Incrociamo diversi residence e qualche taverna, sulla spiaggia ci sono un bar e un villaggio turistico. Non è una giornata molto ventosa, ma notiamo che ci sono diverse persone che praticano kitesurf e windsurf. Mettiamo giù la nostra salvietta e passiamo il resto del pomeriggio lì. Verso sera andiamo al bar per brindare l’inizio della vera vacanza e inorridisco di fronte ad uno spritz preparato con il succo d’arancia. Anche il cocktail di Tommaso non è un granché. Scherziamo sul fatto di aprire un bar in loco noi due e poi rientriamo. Mangiamo sul balcone di casa e apprezziamo il meraviglioso silenzio che ci circonda.

28/07 – Ci svegliamo con calma, finalmente senza orario e, quando apriamo la finestra, vediamo il mare e persone che fanno windsurf. Ci svegliamo felici. Dopo la colazione, usciamo per andare a prendere l’auto dall’autonoleggio Apollon a pochi passi dall’appartamento e notiamo che l’auto più piccola che avevamo adocchiato ieri è già stata presa, ma la ragazza alla reception ci offre una Kia Picanto allo stesso prezzo. La frizione è durissima e ha un’altra serie di problemi e rumori, ma fa il suo dovere.

Oggi andiamo ad Agio Anna per cercare un’escursione per Koufonissi e la troviamo, ma non c’è nessuno al porticciolo per prenotare. Decidiamo di presentarci il giorno successivo (giorno indicato per l’escursione) sperando di riuscire a partecipare senza problemi. Torniamo verso Mikri Vigla e ci fermiamo sulla spiaggia della Plaka. Passiamo la giornata lì, ad abbronzarci e rilassarci. L’acqua è stupenda e la sabbia finissima, tanti scorci che ci ricordano la Sardegna.

Verso sera prendiamo la nostra favolosa Picanto e andiamo alla Chora: imperdibile tramonto dalla Portara che ci lascia tutti incantati e parte anche qualche applauso, poi ceniamo a base di pesce al Mezé2, uno dei tantissimi ristorantini sul lungomare. Torniamo a casa sazi e soddisfatti della giornata.

29/07 – Come da aspettative ci presentiamo per l’escursione e….. Siamo a bordo! Ci chiedono 50 euro a testa per tutta la giornata con il pranzo compreso e bevande illimitate. Alle 9.45 partiamo dal porticciolo di Agio Anna con Jason Daily Cruises e alle 11 ci stiamo già tuffando nel meraviglioso mare di Kato Koufonissi, isola a sud di Naxos. Rimaniamo un paio d’ore in questa caletta dove possiamo raggiungere a nuoto la spiaggetta o tuffarci e rituffarci dalla barca. Intanto ci preparano anche un tipico pranzo greco a bordo e dalla griglia si alza un delizioso profumo che dalla spiaggetta ci attrae nuovamente sulla barca. Facciamo incetta di souvlaki e salsa tzatziki e poi ripartiamo verso Pano Koufonissi dove rimaniamo fino alle 17 a goderci il mare cristallino e la sabbia bianca. Camminiamo anche un po’ e troviamo altre calette di sassi con un mare impagabile. Purtroppo si torna, ci servono anguria per merenda e ci facciamo cullare dalle onde mentre sopraggiunge la stanchezza della giornata.

30/07 – Oggi abbiamo in programma di andare a visitare il tempio di Demetra e di salire sulla cima del Monte Zas. Facciamo colazione e prepariamo le nostre sacche, pronti a camminare. Raggiungiamo il tempio senza nessun problema, parcheggiamo sulla strada come altri turisti e facciamo la piccola salita che ci porta in cima alla collina. Ammetto che il tempio di Demetra mi lascia abbastanza delusa perchè non si trovano cartelli esplicativi (quelli che ci sono sono totalmente rovinati e illeggibili) e mi sembra un po’ misero. Ci piace di più il paesaggio che ci circonda: colline, piccole casette, verde, chiesette e montagne non molto alte. Risaliamo in auto e seguiamo per Filoti, come ci hanno consigliato dei locali. Ci fermiamo anche in una di quelle piccole cappelle ortodosse che si incrociano su ogni strada, ma è chiusa e abbastanza abbandonata. Arrivati in questo stupendo paesino non riusciamo ad orientarci molto, ma siamo circondati da turisti e ristoranti, quindi Tommaso scende a chiedere indicazioni. Poco dopo seguiamo una stradina che diventa sempre più stretta, sale sempre più in alto e ci sono sempre meno protezioni. Essendo paranoica e soffrendo di vertigini, comincio a sudare freddo, nonostante Tommaso si stia divertendo a prendermi in giro. Ad un certo punto la strada si interrompe in un piccolo spiazzo dove ci sono parcheggiate alcune auto, giriamo la macchina e parcheggiamo sul lato della strada. Seguiamo a piedi l’unica strada possibile e dopo pochi istanti ci troviamo in una piazzetta di pietra, coperta da un’enorme pianta e con una fontanella d’acqua fresca. Comincia a fare parecchio caldo, è quasi mezzogiorno, ma decidiamo di metterci in cammino. Superiamo un cancelletto e seguiamo il sentiero per la Grotta di Zeus, ovvero dove la leggenda narra che egli sia nato. Dopo un po’ il sentiero non si può più definire tale, se non per dei segni di vernice rossa su alcuni sassi e quindi si sale un po’ come si riesce tra enormi pietre e capre che ti fissano. Fortunatamento abbiamo l’abitudine di indossare scarpe da tennis non oso immaginare la fatica di coloro che salivano con le infradito….bell’idea! :D

In una ventina di minuti raggiungiamo la grotta, non segnalata, ma che si nota perchè l’ingresso è un piccolo portale. Entriamo e subito percepiamo la differenza di temperatura: dentro è buio pesto e l’aria è fredda e umida. Ci facciamo luce con i telefoni e ci avventuriamo all’interno. Non è una grotta spettacolare, ma secondo me vale la pena farci un giro, quantomeno per l’atmosfera. Dopo qualche minuto sento dei pipistrelli emettere alcuni versi, probabilmente infastiditi dai turisti, e scappo verso l’uscita per paura che mi si attacchino ai capelli.. è solo una leggenda o lo fanno davvero? (Comunque sia non voglio investigare per rispondere a questa domanda. :D ) Tornando all’esterno, ci fermiamo ad ammirare la vista che si ha sul mare dall’alto. Si vedono alcune delle Cicladi e il mare di un blu meraviglioso. Il sole comincia a scaldare un po’ troppo e quindi decidiamo di rinunciare ad un’altra ora di camminata in salita per raggiungere la cima (da cui dicono si abbia una vista spettacolare sulle Cicladi) e torniamo verso la macchina.

Il pomeriggio lo passiamo sulla spiaggia di Kastraki tra ozio, silenzio (data la pochissima gente che la frequenta) e vento forte che dalla notte precedente sembra non voler smettere. La sera, invece, andiamo ad Agio Anna e ci divertiamo tantissimo grazie ad un gruppo di londinesi che, a Naxos per un matrimonio, decidono di tirarci dentro alla festa con musica, cocktails e ballate.

31/07 – E’ il nostro ultimo giorno con la favolosa Picanto e decidiamo di sfruttarlo al meglio: ci avventuriamo verso il Sud dell’isola su suggerimento della proprietaria dell’appartamento. Siccome il vento ormai è arrivato e non se ne andrà, ci consiglia di andare alla spiaggia di Aliko che dovrebbe essere un po’ più riparata. Loro chiamano la spiaggia “Hawaii”, ma a noi ricorda molto di più la Sardegna. Passiamo qui l’intera giornata. E’ stupenda e il mare è tranquillo. Ci sono alcuni turisti, ma non è caotica.

01/08 – Avevo letto da qualche parte qualcuno scrivere che “la Grecia senza vento che Grecia è..?” e potrei essere d’accordo, ma così è impossibile stare. Patria di quelli che fanno windsurf senza dubbio, ma per noi semplici umani in cerca di una tintarella e di un bagno al mare è difficile anche solo trovare un posto dove sedersi a leggere un libro senza che arrivino zaffate di sassolini dalla spiaggia o quintali di sabbia sopra alla crema solare. Essendo senza auto, ripieghiamo sulla spiaggia di Mikri Vigla e troviamo rifugio tra gli scogli per passare la mattinata. Anche il proprietario ci aveva avvisato che non era una giornata da spiaggia, ma non potevamo certo rinunciare e chiuderci in casa. La figlia del proprietario (l’unica a parlare inglese) ci consiglia di andare nella spiaggia di Mikri Vigla più a sud (all’incrocio si va verso sinistra e non verso destra come avevamo sempre fatto) e, effettivamente, sembra che la situazione sia leggermente migliore. Di sicuro domani passeremo qui la giornata intera!

La sera usciamo a cena e ci fermiamo da Stelios, una taverna vicina alla spiaggia, dove assaggiamo ottimi piatti tipici e spendiamo davvero poco. La salsa Tzatziki è fatta in casa e infatti è la migliore da noi gustata. Attenzione: crea dipendenza.

02/08 – E’ la nostra ultima giornata intera da passare a Naxos. Come previsto, usciamo di casa e raggiungiamo sin dalla mattina la spiaggia di Mikri Vigla (sud) e notiamo che l’intera massa di turisti presente a Naxos ha deciso di fare la stessa cosa. Circondati da gente, bambini urlanti e persone che propongono massaggi, ci ricordiamo la giornata a Kastraki dove non si vedeva nessuno per centinaia di metri. Una cosa che ci fa ridere è la sottospecie di guerra per accaparrarsi i sassi più grossi per legare l’ombrellone (che se no viene portato via dal vento): se si arriva tardi, non se ne trovano più. Torniamo a casa a mangiare e saltiamo le ore più calde. Quando torniamo pare che un po’ di gente se ne sia andata, rimaniamo fin dopo il tramonto e ci godiamo finalmente la spiaggia praticamente deserta con una birra in mano e il rumore del mare come sottofondo. Un bel saluto direi.

03/08 – Ultimi tuffi in mare e poi corriamo a casa a sbaraccare, oggi si va alla Chora a fare qualche acquisto e poi si torna ad Atene con la Blue Star Ferries. Salutiamo i proprietari del nostro appartamento che sono gentilissimi e ci permettono di lasciare le valigie in reception mentre andiamo a pranzo (nuovamente da Stelios: maledetta Tzatziki! :D ) e poi ci offrono dei dolcetti buonissimi. Alle 14 dovrebbe passare il bus davanti a Stratouris (supermarket), ma dopo mezzora ancora non si vede. Quando la mia pazienza da milanese sta esaurendo, eccolo che ci sfreccia accanto senza fermarsi. Quasi all’esaurimento nervoso chiedo dentro al negozio e mi dicono che DOVREBBE tornare, ma che prima va in spiaggia. Fortunatamente torna e riusciamo a salire. Purtroppo fa un giro lunghissimo, arrivando fino a Pirgaki (spiaggia a sud, vicino ad Aliko) e tornando poi in su, ripassando nuovamente da Mikri Vigla (ma senza entrare in paese). Dopo un’ora e dieci arriviamo finalmente alla Chora. Dovrebbero almeno informare sulle fermate che il bus fa e, invece, non si sa nulla se non degli orari indicativi. (Sembra quasi di avere a che fare con Trenord! :D)

Facciamo qualche acquisto e ci procuriamo anche una piccola cena da fare sulla nave (costosa e neanche buona, forse valeva la pena spendere 5 euro di panino sulla nave). Salpiamo e arriviamo puntualissimi alle 23.15 al Pireo. Scegliamo di prendere il taxi visto che l’hotel è più vicino all’aeroporto e non converrebbe prendere la metro. Veloce check-in al Park Hotel e subito a letto che domani si torna a casa.

04/08 – Facciamo colazione e poi finiamo di chiudere le valigie con una lacrimuccia per la fine delle vacanze. Prendiamo il bus X95 dalla piazza Agia Paraskevi che è ad un quarto d’ora a piedi dall’hotel e una volta in aeroporto ci imbarchiamo.

Ciao Grecia, è stato un vero piacere. Magari ci rivedremo!


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