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Creta Ovest Agosto 2024

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Innamorati da sempre della Grecia per anni non abbiamo preso in considerazione Creta, consapevoli del fatto che ad Agosto viene presa d’assalto.

Però abbiamo sempre avuto l’impressione che ci stessimo perdendo un pezzo importante di questo paese, così , per le vacanze di Agosto 2024, abbiamo deciso di andare.

Acquisto, con grandissimo anticipo come al solito, il volo Ryanair su Heraklion in quanto uno dei punti fermi era visitare il Palazzo di Cnosso e il Museo Archeologico.

E comunque la nostra intenzione iniziale era visitare tutta l’isola nei 17 giorni a disposizione, quindi l’arrivo nella capitale andava bene.

Inizio a prenotare gli alloggi ma mi accorgo ben presto di aver fatto un errore di valutazione. L’isola è grande e i tempi di percorrenza sono lunghi, quindi, a meno di voler passare tutto il tempo in auto e godersi ben poco dei bei luoghi che offre, meglio modificare l’itinerario. Faremo solo la parte ovest, quella dove ci sono i classici “must see” di Creta e ovviamente la più turistica.

Suddividiamo così le zone: 5 notti a Chania, 5 notti a Plakias, 5 notti a Kissamos e l’ultima a Heraklion, appunto per poter finalmente vedere dal vivo ciò di cui tanti (troppi) anni fa leggevamo sul libro di storia.

Ovviamente per tutto ciò serve un’auto che prenotiamo (senza anticipo e con assicurazione all inclusive) da Europeo Cars.

1° TAPPA: CHANIA

Ho prenotato per tutta la vacanza hotel/studios con angolo cottura per poter scegliere comodamente se mangiare fuori o prepararci qualcosa in casa. Qui scelgo l’Hotel Posidonio, di fronte alla spiaggia, nella zona balneare di Nea Chora e a 15 minuti a piedi dal centro storico.

Serve un po’ di pazienza per trovare il parcheggio al rientro dalle spiagge, ma girando per le vie circostanti lo abbiamo sempre trovato, anche in pieno Agosto.

Chania è senza dubbio la più bella città dell’isola, penso che per chi visita Creta sia doveroso fermarsi qui qualche giorno.

La zona del centro storico è deliziosa, con i classici vicoli pieni di negozi e ristorantini. Si passeggia tra tanta gente e si arriva alla zona dell’antico porto. Dopo le foto di rito all’antica Moschea dei Giannizzeri, al tramonto vale la pena percorrere il lungo giro che arriva fino al faro. Le case del porto colorate e illuminate dalla luce del sole che scende, con le montagne alle spalle , sono uno spettacolo unico.

SPIAGGE

Oltre alla spiaggia cittadina, che non è la fine del mondo ma è comoda per un bagno al rientro dalle escursioni, magari al tramonto o, ancora più divertente, col buio e la luna piena, le spiagge più belle nelle vicinanze di Chania si trovano nella Penisola di Akrotiri.

Noi siamo state nelle seguenti:

Stavros, detta anche Zorba beach, come tutte le spiagge in Grecia al mattino presto si è presentata ai nostri occhi come un incanto. Una bellissima baia quasi completamente chiusa con acque trasparenti e poco profonde. Ben preso però la spiaggia si riempie a dismisura.

Fortunatamente, alle spalle di questa, ce n’è un’altra più selvaggia, più arieggiata, col mare leggermente mosso e più profondo, ma dove non c’è praticamente nessuno. Quindi se ci si stanca della ressa, due passi e ritorna la pace.

Aghii Apostoli: anche qui un piccolo promontorio con due spiagge a mezzaluna, una alle spalle dell’altra. In una si può passeggiare per decine di metri con l’acqua alle ginocchia, paradiso per le famiglie con bambini, ma ovviamente scegliamo l’altra, visivamente un po’ meno bella, ma con un bel venticello e pochissima gente. Quando ce ne andiamo verso le 13,30 nel parcheggio e in strada c’è il delirio. Ma me lo aspettavo dato che ci siamo andati di Domenica.

Macherida: finalmente la caletta greca per antonomasia. Niente ombrelloni, niente musica, a dirla tutta anche niente spiaggia, solo un po’ di scogli con pezzettini in sabbia qua e là. Si raggiunge a piedi lasciando l’auto in strada e scendendo per un facile sentiero. Ed è una zona dove si pratica naturismo. Se tutto questo non è un problema si trova il paradiso. Acqua calma e limpida che più limpida non si può e una quantità incredibile di pesci che ti nuotano intorno. Quindi maschera e boccaglio e il tempo vola senza che ce ne accorgiamo.

GOLE DI SAMARIA

Da Chania abbiamo anche fatto l’escursione alle Gole di Samaria. Organizzarla in autonomia è un po’ macchinoso, ma si può fare. Si raggiunge in auto il Parcheggio di Xiloscalo ad Omalos, si percorre il trekking, all’arrivo ad Aghia Roumeli si prendono i biglietti del traghetto che porta o a Sougia o a Hora Sfakion (una località vale l’altra) e da lì si rientra al parcheggio con il bus. Il biglietto del bus lo avevamo acquistato appena arrivati a Xiloscalo nel bar di fronte all’ingresso.

Veniamo al trekking: sapevo che non sarebbe stata una semplice passeggiata, ma in effetti si è rivelato più impegnativo del previsto. Si percorrono circa 16 km (dichiarati, in effetti diventano anche 18 o 20) con un dislivello di 1300 mt. I primi chilometri tutti in discesa danno subito una bella mazzata alle gambe e purtroppo non ci si gode più di tanto il panorama in quanto il percorso è parecchio accidentato e, poco dopo l’inizio, segnalato male. Più di una volta ci siamo trovati con altre persone a chiederci dove andare. E ad Agosto, una volta scesi di quota, faceva un caldo infernale. Fortunatamente ci sono diverse fontanelle, ma, soprattutto, tutti i corsi di acqua che si attraversano sono di acqua potabile (sperimentata in prima persona). Quando si arriva alla parte più famosa, le Porte di Ferro, un bellissimo canyon, si è talmente devastati che non si riesce ad apprezzare in pieno tanta bellezza. Inoltre il fatto che ci sia un solo traghetto che rientra alle 17,30 (Aghia Roumeli è collegata solo via mare) e che il percorso sembra non finire mai, ci ha messo un po’ di ansia. Insomma un’esperienza che, col senno di poi, ripeteremmo solo modificando vari aspetti.

2° TAPPA: PLAKIAS

Per vedere le spiagge del sud facciamo tappa nel tranquillo paesino di Plakias. Durante il trasferimento ci fermiamo a visitare il centro di Rethimnon (carino ma troppo trafficato) e il bel paesino di montagna di Spili, dove facciamo una pausa pranzo nelle bella piazzetta caratterizzata dalla lunga fonte di acqua sorgente con tante teste di leone. La definizione di paesino di montagna ci aveva fatto sperare in una bella sosta al fresco, invece anche qui si muore dal caldo.

Per Plakias abbiamo scelto l’Hotel Creta Mare, in zona tranquilla, all’inizio del paese e proprio di fronte al mare. Purtroppo ci hanno preso in giro, confermandoci uno studio con angolo cottura che all’arrivo si è rivelato una normale stanza. Nonostante l’arrabbiatura (avevamo appena fatto una spesa abbondante per i giorni a seguire) non abbiamo potuto fare altro che accettarla.

Il paese è carino, non c’è troppa confusione, un po’ di movimento la sera e diversi locali. Alle sue spalle, a pochi chilometri ci sono alcuni deliziosi paesini di montagna con ottime trattorie e una bellissima vista. La spiaggia di Plakias non è tra quelle memorabili, ma perfetta per l’ultimo rilassante bagno della giornata al tramonto.

Da qui si raggiungono agevolmente diverse belle spiagge:

Preveli

Si raggiunge tramite una lunga scalinata, ma è dall’alto che da il meglio di se. Un corso d’acqua, fiancheggiato da un palmeto e davanti il mare. Nelle vicinanze si può anche visitare l’antico monastero di Preveli con la sua bella chiesa (vietatissimo fare foto all’interno) e il museo.

Damnoni

Si raggiunge facilmente, è una bella spiaggia ampia, in parte libera e in parte attrezzata con un bel mare. Da qui partono i taxi boat per Preveli se si vuole evitare la scalinata.

Schinaria

Una strada un po’ tortuosa ci ha portato a questa bellissima spiaggia dall’aspetto più selvaggio e poco affollata. Anche qui si può decidere se stare nella parte libera o attrezzata. Abbiamo trovato il mare piuttosto mosso, ma è comunque stata una giornata molto piacevole.

Glyka Nera + Loutro

Giornata lunga e un po’ impegnativa ma ne vale sicuramente la pena. Si tratta di una bellissima spiaggia e un paesino che si raggiungono esclusivamente via mare da Hora Sfakion. Il giorno prima avevamo acquistato online sul sito della compagnia Deligiannis i biglietti per la prima partenza della mattino. Arrivare a Hora Sfakion da Plakias richiede parecchio tempo in quanto il tragitto non è lungo ma piuttosto tortuoso e impegnativo. Abbiamo avuto la fortuna di trovare un posto per l’auto giù al porto, altrimenti bisogna lasciarla in uno dei parcheggi in paese e scendere a piedi.

La prima sosta è nella bellissima spiaggia di Glyka Nera. Il nome in greco significa “acqua dolce”, infatti tra i ciottoli della spiaggia si vedono spuntare piccole fontanelle di acqua sorgiva. Anche facendo il bagno si sentono correnti di acqua più fredda in prossimità delle sorgenti.

Ci accomodiamo sotto ad un ombrellone e tra bagni, foto e letture in un lampo arrivano le 15. Ci mettiamo in fila per riprendere la barca che ci porterà a Loutro.

Il paesino è incantevole, con le sue casette bianche e il mare di un colore indescrivibile. La visita comunque non dura tanto, perché una volta fatto un breve giro per i negozietti del porto e consumato qualcosa in uno dei tanti bar/ristoranti in riva al mare non rimane altro che imbarcarci per il rientro, anche perché il caldo è veramente insopportabile.

Sulla via del ritorno facciamo una breve deviazione per Frangokastello e ci concediamo un bagno e una bella passeggiata sulla spiaggia caratterizzata da un castello alle spalle.

Souda

Scelta solo in quanto vicinissima a Plakias e in prossimità di un grande parcheggio ombreggiato e gratuito, questa spiaggia si è rivelata una bellissima sorpresa. L’ombrellone e i lettini a soli 7 € ci riportano alla mente i bei tempi di una Grecia che ormai non c’è più. Non c’è troppa gente e l’acqua è limpida e piena di pesci. Arriviamo alle 9 e in un soffio arrivano le 17. Come sempre le sorprese più belle arrivano quando non ci si aspetta niente.

3° TAPPA: KISSAMOS

Scegliamo questo anonimo paese in quanto comodo per visitare le meravigliose spiagge dell’ovest, famose in tutto il mondo. L’Hotel Christina Beach è stata una scelta azzeccatissima. Appartamento grande, un’ampia terrazza che affaccia sul lungomare (unica zona un po’ frequentata la sera) e dalla quale si vede una bellissima alba. E per finire una bella piscina dove finire le belle ma faticose giornate.

Falasarna

E’ la spiaggia più vicina, famosa per il suo tramonto. Ci andiamo il primo pomeriggio e come temevo restiamo piuttosto delusi. Un parcheggio infinito strapieno di auto, ombrelloni fitti fitti, musica ad alto volume e talmente tanta gente che si fatica a trovare anche solo un posticino per sedersi. E, ciliegina sulla torta, un vento implacabile che ricopre tutto di sabbia.

Fortunatamente abbiamo deciso di darle un’altra possibilità l’ultimo giorno, andandoci di mattina presto.

Capiamo il perché della sua grande fama, è veramente bellissima. Poca folla, zero vento, mare caldo e trasparentissimo.

Balos

La spiaggia iconica di Creta. Si può raggiungere in vari modi: via mare con escursioni organizzate, via terra con i van che fanno servizio shuttle da Kissamos al parcheggio sopra la spiaggia o in autonomia con l’auto.

Il problema di questa spiaggia è che per arrivare bisogna percorrere uno sterrato piuttosto impegnativo (anche se largo e non pericoloso) lungo circa 8 km e le compagnie che noleggiano l’auto non lo permettono (in realtà tutti lo fanno). Ogni soluzione ha pro e contro.

Barca: sicuramente il modo più comodo di arrivare ma sinceramente non la consiglierei proprio. La bellezza di questo luogo può essere ammirata meglio dall’alto. Verso mezzogiorno arrivano barconi stracarichi di persone che vengono lasciate per un paio di orette lontane dalla zona più bella. Direi più che altro gita Fantozziana.

Shuttle: potrebbe essere una soluzione comoda ma ci sono orari predeterminati, danno la possibilità di fermarsi solo poche ore e quando si arriva gli ombrelloni presenti in spiaggia non sono più disponibili.

Auto: secondo noi la scelta migliore, sapendo però che sarà impegnativo. Necessario partire non più tardi delle 7 di mattina, non superare tassativamente i 10 km/h per tutto lo sterrato, anche se sembra non finire più, in modo da trovarsi al parcheggio entro le 8 e trovare posto. Da qui inizia un sentiero in discesa, che richiede sicuramente scarpe adatte e attenzione, ma che regalerà un panorama che resterà nella memoria per tutta la vita. E alle 8 di mattina si riesce a trovare anche posto sotto a uno dei pochi ombrelloni disponibili in spiaggia. Una volta sistemati, meglio restare lì tutto il giorno in quanto la risalita sotto il sole è veramente dura. Ma starsene in un paradiso simile un’intera giornata non è stato di certo un supplizio.

Elafonissi

L’altro luogo irrinunciabile dell’isola. Dista un’ora abbondante da Kissamos e anche qui conviene mettersi in viaggio abbastanza presto.

Semplicemente per poter godere al meglio di un luogo meraviglioso prima che diventi invivibile per la troppa folla. La laguna è letteralmente uno spettacolo, la sabbia è davvero rosa e anche qui, come a Balos, abbiamo avuto la fortuna di trovare totale assenza di vento.

Purtroppo verso le 13 siamo dovuti scappare. Ad Agosto è stato veramente proibitivo fermarsi più a lungo. Sulla via del ritorno vale la pena fare una breve deviazione per il villaggio di Potamida per vedere i Komolithi, alcune formazioni rocciose particolari modellate dagli agenti atmosferici.

Tiny Beach

Vicino a Falasarna si trova questa minuscola spiaggetta. Non credo abbia nemmeno un nome, viene segnalata su Google Maps come tiny beach pink sand. Quasi nessuno, mare basso e tranquillo, come un lago affiancato da rocce dove fare snorkeling. Sembra di essere finiti su di un’altra isola.

4° TAPPA: HERAKLION

Al di là del costo del volo che risultava più conveniente su Heraklion che su Chania, non mi sarei comunque fatta sfuggire assolutamente l’occasione di trovarmi a Creta e non andare a visitare il Palazzo di Cnosso, che coi suoi miti del Labirinto e del Minotauro accompagna il mio immaginario fin dai primi anni di scuola.

Un paio di giorni prima avevo acquistato online i biglietti, così, non appena arrivati in città, senza fare file, entriamo nel sito.

Tra traffico e ricerca del parcheggio si sono fatte le 11. Fare la visita in pieno Agosto nelle ore centrali è decisamente pesante, anche perché la coda che non abbiamo fatto fuori la facciamo comunque all’interno, sotto a un sole cocente, per vedere la sala del trono. Da sempre ci sono polemiche in merito a come alcune parti del Palazzo di Cnosso siano state restaurate. A me non è dispiaciuto, rendono bene l’idea di come potesse essere nel suo pieno splendore. E comunque in buona parte è rimasto nello stato originale, tranne gli affreschi che, ovviamente, sono stati sostituiti con copie mentre gli originali si trovano al Museo Archeologico.

La visita, durata due ore abbondanti, ci ha soddisfatto pienamente, come poi ci accade sempre nei siti archeologici della Grecia.

Lasciamo auto e bagagli all’Hotel Lavris Suites, che si rivela un’ottima scelta in quanto a due passi dal centro e a due passi dal Museo Archeologico e, dopo esserci velocemente rinfrescati, andiamo appunto a visitare quest’ultimo. Il museo è curato benissimo, troviamo reperti di grande impatto, che testimoniano quanto la civiltà Minoica fosse evoluta e raffinata, tutto organizzato in modo eccellente.

Concludiamo la giornata passeggiando e cenando nelle vie del centro, che si snodano intorno al cuore pulsante della parte vecchia della città, la Fontana Morosini.

La mattina dopo abbiamo il volo di rientro ma ci attende un ultimo appuntamento. Andiamo a fare colazione da Phyllosophies, storico bar di fronte alla fontana dove servono la tipica Bougatsa, pasta fillo ripiena di caldissima crema alla vaniglia e spolverata di cannella.

Un saluto più dolce alla bellissima Creta non avremmo potuto farlo.

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