5-aprile
In mattinata si parte per Wahiba con prima sosta a Jalan Bani Bu Alì per vedere un punto di estremo interesse: le rovine dell’antico castello.
JALAN BANI BU ALÌ
Vi si entra attraverso gli ampi squarci che il tempo ha provocato nelle mura imponenti. Tutto il vasto cortile interno, che ospita anche delle capre, è cosparso di detriti e cercare di raggiungere la costruzione centrale implica uno slalom su colline di terra e pietre provocate dal crollo in momenti successivi, di costruzioni interne, devastate dal tempo, dagli eventi atmosferici e dall’incuria dell’abbandono. Tuttavia aggirarsi per queste rovine per entrare in queste antiche stanze dai soffitti crollati, percorrere camminamenti stretti che portano alle torri rimaste in piedi, ultimo baluardo di questa fortezza, ha un certo fascino.
E’ il fascino ineludibile delle rovine, che fanno sognare, magari sopravvalutandoli tempi passati.
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MOSCHEA AL SAMOODA
ll gioiello di Jalan Bani Bu Ali, la sua antica e curiosa moschea, presente qui fin dalle origini dell’Islam e che mostra la sua forma intatta da oltre cinque secoli. In effetti la costruzione, di forma quadrata, presenta una strana copertura di 52 cupole, una per ogni settimana dell’anno ed è priva di minareto, con una struttura simile a certe antiche moschee delle oasi interne algerine.
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Si prosegue per un posto fantastico:
WADI BANI KHALID
E’ uno dei wadi più famosi del Sultanato.
Anche prima di raggiungere il sito stesso, il viaggio è affascinante!
Una breve passeggiata a zig-zag in uno stretto canyon ci porta a grandi piscine color smeraldo, pieno di giganteschi massi bianchi rotolati nel letto del fiume.
Il vantaggio è che l’acqua scorre in questo lunghissimo wadi tutto l’anno, quindi ci sono rigogliose piantagioni lungo tutto il percorso. Per raggiungere il ristorante, hanno costruito un piccolo ponte sul wadi.
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Nel pomeriggio una fantastica avventura nel deserto!
WAHIBA SANDS
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Alloggiamo all’ Arabian Oryx Camp. Mi aspettavo la classica tenda beduina ma purtroppo siamo costretti a stare in una semplice casetta in muratura che sembra più un deposito attrezzi….
Un poco delusi in verità! Il ristorante? Una mensa aziendale! Da dimenticare…
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Unica cosa interessane un recinto con ORICI o gazzelle d’ Arabia.
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L’ orice d’Arabia è alta circa un metro al garrese e pesa 70 kg. Il manto è principalmente di un bianco luminoso, con la parte inferiore e le zampe di colore bruno. Sono inoltre presenti le caratteristiche strisce nere nella giuntura fra collo e capo, sulla fronte, sul naso e lungo una linea che va dal corno all’occhio e alla bocca. Entrambi i sessi sono dotati di corna dritte e anellate che possono raggiungere il mezzo metro di lunghezza.
Come scultura è presente all’ ingresso del campo.
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Si parte in fuoristrada per una scorribanda sulle dune del deserto di Wahiba.
Le imponenti dune di sabbia arancione offrono un’esperienza unica, soprattutto all’alba e al tramonto.
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The post Viaggio in Oman-aprile 2023-terza tappa: WAHIBA appeared first on Il Giramondo.