SECONDA TAPPA:GALWAY
20/06
DUBLINO-GALWAY 210 km GALWAY-LEENANE-GALWAY 170 km
L’ OVEST DELL’ IRLANDA
TOUR DEL CONNEMARA
Se si cerca la vera essenza dell’Irlanda allora bisogna vedere queste zone sperdute. Brughiere selvagge, coste frastagliate, spiagge bianche, penisole solitarie, castelli diroccati Ogni angolo e ogni scorcio rimarranno impressi in maniera indelebile nella nostra memoria.
GALWAY
La meta ideale sia per chi non ha mai visitato l’Irlanda, sia per chi ci è già stato, è Galway, una vivace cittadina stretta tra l’omonima baia e il Lago Corrib. La quarta città irlandese per densità di popolazione, si affaccia sull’Oceano Atlantico, nella fattispecie sulla rocciosa costa ovest dell’isola, ed è considerata la capitale culturale della Repubblica Irlandese, un’ottima scelta dunque per chi vuole immergersi a fondo nella sua irlandese. Il clima nella Contea di Galway rispecchia quello dell’intera isola, ossia tipicamente oceanico ed estremamente variabile, tra venti impetuosi, precipitazioni sparse, sole, neve e nebbie persistenti. Galway, insieme a Fiume, in Croazia, è stata scelta per essere Capitale europea della cultura nel 2020.
L’originale agglomerato urbano di Galway nacque nel 1124, da una piccola costruzione fortificata sulle rive del fiume Gaillimh, voluta dal Re del Connacht. Nel Medioevo la sua posizione strategica – il porto era il principale centro irlandese per i commerci con la Spagna e la Francia – rafforzò l’identità di Galway come città fortificata, essa nel tempo fu governata da dodici famiglie anglo-normanne e due gaeliche. Purtroppo l’Irlanda tra il XVI e il XVII secolo fu colpita da due tremende carestie che decimarono la popolazione, Galway é infatti tristemente nota per essere stata la zona da dove partivano le “famine boats”, ovvero navi cariche di irlandesi che dopo aver perso tutto e stremati dalla carestia iniziarono ad emigrare verso le coste americane, molti di loro non riuscirono mai ad arrivare a destinazione, morendo a bordo di stenti e consumati dalla fame.
Galway è attraversata dal fiume Corrib che altro non è un emissario del lago. È qui che è prevista la mini crociera che si spinge fino all’imboccatura del lago, in lingua antica conosciuto anche come Loch Oirbsein o Loch Orrib. dal leggendario eroe mitologico Orbsen Mac Alloid (più conosciuto come Manannán Mac Lir, “il figlio del mare”, da cui l’isola di Man prende il nome).
Dopo colazione facciamo la crociera di circa 6 Km sul fiume Corrib fino a raggiungere l’apertura sul Lago. Ci imbarchiamo sul Corrib Princess un battello da 150 posti che ormeggia al Wood Quay, nel cuore della città.
Appena salpati abbiamo una visuale straordinaria della città e della costa. A bordo siamo accompagnati dalla spiegazione del percorso diffusa da altoparlanti.
Costeggiamo la sponda est del fiume e vediamo il Menlo Castle o meglio le rovine di uno splendido castello abbandonato e del suo fienile, costruiti in pietra, con un piccolo attracco per le barche rimasto intatto nel tempo.
Procedendo si incontra il Dunguaire Castle, la cui costruzione risale al 1520 per mano del clan Hynes, una famiglia importante dell’epoca. Nel 17° secolo, la fortezza passò al clan Martyn che vi restò fino al 1924.
Ogni anno, il castello ospita banchetti medievali dove gli ospiti possono gustare deliziosi piatti a quattro portate e vini raffinati mentre vengono intrattenuti da canzoni, storie e poesie.
Intanto a bordo i ragazzi dell’ equipaggio danno una dimostrazione sul come preparare l’ Irish coffe.
In un bicchiere riscaldato aggiungere uno o due cucchiaini di zucchero integrale di canna.
Versare 90 g di caffè caldo meglio se americano fino a raggiungere circa i 4/5 del bicchiere e mescolare ancora.
Unire 25 ml di whiskey rigorosamente irandese e mescolare bene.
A questo punto versare la panna semi-montata
Lo squisito Irish coffee è pronto per essere servito e sorseggiato !
Dopo assistiamo ad una esibizione del ballo tradizionale irlandese scandito dal battito dei piedi che calzano le “HEAVY SHOES” scarpe fatte in pelle, cuoio e legno simili a quelle da tip-tap, dotate di una punta rivestita in vetroresina e di un tacco in legno vuoto per produrre un suono ritmico. Da ricordare che Il “tip tap”, nome italiano della “tap-dance”, è una danza europea che trova le sue origini nel jig, ballo tradizionale irlandese.
Una curiosità di cui non tutti sono a conoscenza è che la zona di Claddagh, un tempo villaggio di pescatori, ha dato origine al famoso Claddagh Ring, uno dei simboli più importanti della tradizione irlandese. L’anello è composto da due mani che sostengono un cuore sovrastato da una corona, che simboleggia l’essere impegnati se girato verso la persona, e l’essere liberi se puntato verso l’esterno.
Il Claddagh Ring è il famoso anello irlandese, simbolo di amore, amicizia e fedeltà, che edriva il suo nome da Claddagh, un villaggio di pescatori sulla Baia di Galway. La parola claddagh in gaelico indica la sabbia rocciosa tipica proprio di quella zona.
ALLA SCOPERTA DEL CONNEMARA
Connemara, contea di
Anima selvaggia
A tratti austero e a tratti sublime, è un luogo ricco di leggenda, folclore e bellezza profonda.
Delimitata dall’Oceano Atlantico e posizionata in un angolo particolarmente scenografico della contea di Galway, questa regione è famosa per il suo territorio selvaggio e i colori tenui. Le torbiere rugginose sono punteggiate di laghi grigio-blu, gli antichi muretti in pietra segnano le colline e le spiagge coralline, le baie sabbiose e i porticcioli sono tutti bagnati da un oceano con sfumature cangianti.
Ci spostiamo da Galway a Leenane.
LEENANE–(Leenaun)
In gaelico An Líonán, è un villaggio della regione di Galway situato sulle rive dell’unico fiordo irlandese. Molto visitata dai turisti la zona è considerata un paradiso della natura e si trova a confine con un’altra nota zona d’Irlanda: il Mayo.
La caratteristica Leenaun è famosa per il fiordo di Killary, lungo più di 16 chilometri e profondo fino a 45 metri. Sembra sia proprio l’unico, nel suo genere, in Irlanda. Le sponde del fiordo si dividono tra la contea del Mayo, nell’area settentrionale, e Galway, nell’area meridionale: nella prima è presente anche il monte Mweelrea, il più alto di tutta la provincia del Connacht (817 metri).
Dopo un pranzo veloce si procede per visitare la
ABBAZIA DI KYLEMORE
Circondata da giardini, Kylemore Abbey è situata nel cuore del Connemara, nella Contea di Galway: una Abbazia dallo stile inconfondibile conservata perfettamente ed è ancora adibita allo scopo, oltre che sfruttata per scopi turistici. Ospita un collegio femminile ed è aperta ai visitatori. All’interno ci sono immensi giardini, nonché il ristorante tradizionale e il laboratorio artigiano della lavorazione della ceramica.
Ciò che attira i visitatori da tutto il mondo è la spettacolare cornice che la circonda, come un quadro da ammirare per ore, si trova in una regione selvaggia e aspra nell’Irlanda occidentale, sull’omonimo lago Lough Kylemore nel quale si riflette armoniosamente protetta alle spalle delle Twelve Bens.
(I Twelve Bens o Twelve Pins sono un complesso montagnoso di dodici celebri e pittoresche cime situate nel Connemara.)
Kylemore Abbey era una residenza vittoriana in stile neogotico costruita da un ricco commerciante di Liverpool nel 1864-1868 (XIX secolo) il finanziere e parlamentare inglese Mitchell Henry, rappresentante a Londra della regione di Galway. Nel 1920 l’edificio fu acquistato dalle monache benedettine di Ypres, il cui monastero in Belgio era stato distrutto durante la Prima Guerra Mondiale. Si presentava con 33 camere, 4 bagni, 4 salotti, sala da ballo, sala biliardo, biblioteca, studio, sala scuola, area fumatori, sala pistola e vari uffici e residenze del personale interno per il maggiordomo, cuoco, governante e altri addetti. Al suo interno vi è devotamente conservata una bandiera inglese strappata al nemico dalla brigata irlandese al servizio della Francia nella battaglia di Fontenoy.
La cappella
A soli cinque minuti a piedi dall’Abbazia, lungo le rive del Lough Pollucapal, si trova l’incantevole chiesa neogotica di Kylemore. Descritto come una “Cattedrale in miniatura”, questo elegante edificio in stile XIV secolo è una testimonianza duratura dell’amore di Mitchell Henry per sua moglie Margaret.
Mausoleo
Nascosto, in un luogo tranquillo lungo il viale alberato, si trova il Mausoleo di Mitchell e Margaret Henry. Questo semplice edificio in mattoni è un modesto luogo di riposo con un’aura di pace e serenità. Quando Margaret morì durante una vacanza di famiglia in Egitto nel 1874, il suo corpo fu imbalsamato in preparazione per il viaggio di ritorno in Irlanda.
Col tempo le spoglie di Margaret furono deposte nel piccolo mausoleo nel bosco dove nel 1910 dopo la sua morte a Londra fu sepolto anche il suo grande amore Mitchell.
La Collegiata di San Nicola
La chiesa parrocchiale medievale più grande ancora in uso in Irlanda. È l’unica chiesa anglicana della città. Eretta verso il 1320, sorge probabilmente sui resti di una più antica cappella.
Nel 1652, dopo 9 mesi di estenuante assedio, le truppe guidate da Cromwell distrussero la città e trasformarono la chiesa in una stalla per i cavalli dell’esercito.
Spanish Arch
Due delle porte delle mura costruite nel 1584 che servivano da protezione dal mare per le navi che dovevano scaricare le merci.
Lynch’s Castle
La più bella casa medievale dalla facciata decorata con sculture e stemmi della famiglia Lynch e del Re Enrico VII. Oggi l’edificio è sede della Allied Irish Bank.
Una curiosità sono le statue di Oscar Wilde ed Eduard Vilde che non erano conterranei, ma nati a qualche anno di distanza: Oscar, irlandese di Dublino, nato nel 1854 e Eduard Vilde di Pudivere, Estonia, nel 1865.
La scultrice estone Tiiu Kirsipuun ha immaginato un incontro tra i due, che non è mai avvenuto, e lo ha immortalato nel bronzo: i due scrittori sono seduti su una panchina mentre chiacchierano amabilmente.
La scultura fu inaugurata nel 1999 e posta in una via di Tartu in Estonia.
Durante una visita ufficiale la presidentessa dell’ irlanda Mary Mc Aleese rimase molto colpita dalla scultura che le fu data, in miniatura, come dono ufficiale e così il governo estone decise di costruirne una identica e di donarla alla città di Galway in occasione dell’ingresso dell ‘Estonia nell’Unione Europea nel 2004.
Una targa, posta ai piedi della panchina a Galway e sul muro a Tartu ricorda i due poeti e le loro date di nascita.
Altra statua interessante quella di Pádraic Ó Conaire che è stato uno scrittore irlandese di lingua gaelica. In inglese si chiamava P.J. Conroy.
In una piazzetta altre statue che rappresentano dei suonatori e una coppia che balla. Io e Bianca ci uniamo a loro!
L’atmosfera di altri tempi in questa città si respira in ogni angolo, partendo dal centro storico puntellato dalle insegne colorate dei coffee bar e dei pub, e animato dagli artisti di strada che si esibiscono a ogni ora, magari intonando antiche canzoni dalla lingua incomprensibile. Sì, perché Galway è anche considerata la capitale gaelica dell’Irlanda, o meglio del Gaeltacht, ossia di quell’area occidentale del paese dove il 25% degli abitanti conosce ancora l’antica lingua gaelica.
Tra i tanti pub i più interessanti sono il Tis Goili’ In pieno centro, uno dei pub più antichi e caratteristici di Galway, un luogo dove gustare una delle tante e ottime birre irlandesi e il King’s Head un vero pezzo di storia vivente. L’edificio risale al 13° secolo.
Domani si parte per il Kerry attraversando il Burren.
DOMANI TERZA TAPPA:
SCOGLIERE DI MOHER –TRALEE 210 km
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