MINI GUIDA COIMBRA
1º giorno
Quasi tutti i treni arrivano a Coimbra-B non proprio centrale. Ci sono due ipotesi: o prendere un treno che collega la stazione con il centro città (il prezzo è incluso nel biglietto ma si rischia di aspettare, come me, quasi 30minuti); o prendere il taxi che con 6€ vi porta comodamente in centro.
Arrivo al mio hotel Riversuites, un nuovo hotel finito di costruire a gennaio di quest’anno (2013). Situato dall’altra parte del fiume, ma si arriva al centro in 5 minuti a piedi (anche chi soffre di vertigini può attraversarlo). Inoltre e situato di fronte al suggestivo Convento di Santa Clara-a-velha. Le stanze sono spaziose e luminose, personale gentile e cordiale, colazione nella norma, pulizia delle stanze eccellente. Unica pecca il lavandino del bagno minuscolo, ma in compenso avete una bella doccia idromassaggio.
Il check-in si può fare solo verso le 15h ed essendo arrivata alle 13h chiedo la cortesia di lasciare i bagagli (custoditi a chiave dal personale dell’hotel). Vado a pranzo al ristorante O Convento, a due passi dall’hotel. Non turistico e ottima cucina locale. Provo il piatto della casa “bacalhau à convento”.
Scatto alcune foto del Convento di Santa Clara-a-velha, per chi volesse visitarla si paga 5€, io non avevo molto tempo e quindi ho preferito evitare.
Attraverso il maestoso ponte di Santa Clara che offre una magnifica cartolina della città (vedi foto), arrivo in baixa (letteralmente “bassa”, il centro), mi perdo piacevolmente per le stradine, entro in un alfarrabista (negozio che vende libri antichi e non solo). Dopo un bel girovagare per la Porta Almedina e dintorni, prendo un succo rinfrescante allo storico Café Santa Cruz, ricavato da un annesso dell’omonima chiesa (vedi foto).
Dopo aver ripreso fiato, Coimbra è tutta in salita, decido di visitare la Quinta das Lágrimas. Uscita dal parco, sorseggio un rosso in un café/bar/galleria d’arte chiamato Galeria Santa Clara che ha una splendida vista sulla città e sul convento omonimo.
Ritorno in hotel e mi preparo per la cena, un giro rapido per il centro illuminato e una cena leggera in un fatiscente ristorante italo-portoghese chiamato “Giuseppe & Joaquim”. Lo consiglio per una serata in ottima compagnia e interessanti sproloqui, come nel mio caso.
2º giorno (non proprio)
Impegni lavorativi mi consentono solo la visita del campus universitario, del Jardim de Santa Cruz (o come tutti lo conoscono il Jardim da Sireia) e della Casa das Caldeiras, quest’ultimo un posto veramente singolare.
NOTA: Ovviamente se potete approfittare della mattinata del primo giorno potete includere il programma del 2º giorno e visitare i punti principali della città in una giornata.
Buon viaggio a tutti!!!