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Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
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Il richiamo è stato troppo forte… Long Island 2012!

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Eh già.. come ogni anno avevamo altri programmi, come ogni anno stavo preparando le varie prenotazioni per il Venezuela.. poi, intorno a febbraio, ancora infatuata della recente vacanza a exuma e della seguente in polinesia, iniziano a venire i dubbi.. troverò mai il mare dalle mille tonalità di azzurrro di exuma? Troverò mai la pace dei sensi che solo quel posto può donare?? Qualche settimana per pensarci e poi avverto il richiamo di quelle isole.. di quel mare.. di quella beata solitudine.. cambio di rotta!! Quest’anno si va a Long Island (l’isola di fianco a Exuma) e per non farci mancare niente.. perché non ci abbiniamo una sosta nella caotica e fantasmagorica New York?!!! E al ritorno.. un’altra breve tappa a Miami che tanto ci aveva colpiti 2 anni fa?!!

VOLI:

Tra un ripensamento e l’altro siamo già arrivati a marzo, dovevo affrettarmi ad acquistare il volo in quanto agosto, altissima stagione, ha già costi quasi proibitivi di suo.. dopo qualche giorno di monitoraggio mi decido e prendo un volo british con scalo a londra, arrivo a New York e ritorno, dopo 17 giorni, da Miami, 820 € a persona.  Per Long Island non ci sono voli diretti dagli USA, occorre necessariamente far scalo a Nassau, la capitale, per cui acquisto:

-           un volo interno US airways NYC-Nassau a 100 dollari a persona, direttamente dal sito della compagnia;

-          Un volo A/R Nassau-Long Island con una compagnia locale, la Southern air, 210 dollari a persona, direttamente dal sito della compagnia;

-          Un volo Nassau-Miami con la Bahamas Air, 90 dollari a persona, direttamente dal sito della compagnia;

E’ stata dura ma ce l’abbiamo fatta! I voli sono OK!

 

ALLOGGIO:

Per la scelta dell’alloggio non abbiamo avuto dubbi dall’inizio. Anche quest’anno, come nel 2010 per Exuma, ci siamo rivolti agli stessi proprietari del coral garden, che a Long Island hanno un’altra villa, affacciata direttamente su una bella e lunga spiaggia, si chiama sunset beach villa. Li contatto a marzo e prenoto poco dopo, costo della villa 146 dollari al giorno, più 60 dollari al giorno per il noleggio della jeep, essenziale per girovagare tra le varie spiagge dell’isola, lunga ben 120 km.  la sunset beach villa è favolosa, grandissima e curatissima. Ha in dotazione lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie ed un immenso balcone con tavolini e sedie, poi 5 scalini.. e si è in spiaggia! la spiaggia su cui sorge non è la migliore dell’isola, non è spettacolare come la cape santa maria beach ma comunque “caraibica” con mare celeste.

la mia recensione sulla villa è sicuramente positiva.. ma quella sui proprietari un pò meno quest’anno.. non sono venuti a long island e ci siamo sentiti solo x mail o telefono. l’organizzazione e l’assistenza è sicuramente differente da exuma e dal coral gardens.  noi siamo stati accolti da una loro referente del posto che in 2 minuti ci ha liquidati consegnandoci la mappa dell’isola e non dandoci nessuna indicazione circa ristoranti o spiagge (santi diari di viaggio che si trovano in rete!).

i proprietari ci hanno dato l’impressione di essere solo attaccati ai soldi e a nient’altro, mi hanno scritto 3 mail nel giro di una giornata per intimarmi a pagare l’auto altrimenti non sarebbe più stata disponibile, quando da ore gli chiedevo di sistemare il condizionatore in casa in quanto non funzionante (e in estate alle bahamas vi assicuro che è impossibile dormire senza…).

insomma villa favolosa ma atteggiamento dei proprietari un pò meno….

 

METEO:

come ogni anno abbiamo le ferie ad agosto e come ogni anno ci buttiamo nelle mani della fortuna ed affrontiamo i caraibi anche se in pieno periodo delle piogge e degli uragani. 9 giorni di sole cocente, mai pioggia e solo 2 ore di nuvole il giorno dopo il ns. arrivo. Che volere di più??? Ah… temperatura dell’acqua a dir poco fantastica.. in alcune spiagge superava anche i 32°!

 

L’ISOLA:

Long island è l’isola a sud est di Exuma, è molto più lunga, 120 km. ma, come la sua “gemella” ha spiagge e mare da capogiro. Se Exuma ci era sembrata abbastanza “selavaggia” Long Island lo è ancor di più. Si incontrano ancora meno turisti (praticamente in tutte le spiagge, tranne che al Cape Santa Maria, dove sorge un resort, eravamo completamente soli). C’è una sola strada che percorre in lunghezza tutta l’isola, alcuni tratti di sterrato.. e poi.. foresta! A destra e a sinistra della strada solo foresta e qualche piccolo viale di sterrato che porta alle spiagge disseminate nell’isola. I ristoranti sono pochi, noi ne abbiamo provato solo uno, Chez Pierre, vicino alla villa. C’è poi il risto del resort Cape Santa Maria (che abbiamo provato a pranzo) e qualche chiosco sparso qua e la lungo la strada. Essendo agosto però bassa stagione molti erano chiusi. Nei 2 “paesini” dell’isola si trovano però supermercati ben forniti, ci si può comprare di tutto, quindi nel caso in cui i ristoranti non fossero di vostro piacimento o, come nel nostro caso, chiusi, potrete fare spesa e utilizzare l’attrezzatissima cucina della villa.

Le spiagge sono totalmente selvagge, nessun servizio, nessuna comodità.. ma appena appariranno di fronte a voi rimarrete estasiati! A mio avviso le spiagge di Long Island sono più belle rispetto a Exuma, in quantità minore.. ma forse proprio la loro semplicità ce le ha fatte apprezzare di più. In 9 giorni abbiamo avuto la possibilità di esplorare: cape santa maria beach, columbus point, love beach, dean’s blue hole, compass beach, gordons, cape verde ed infine… la ciliegina sulla torta… sandy cay! L’isola dove hanno girato i pirati dei caraibi, a metà strada tra Exuma e Long Island. Ma andiamo con ordine….

 

9 AGOSTO – ARRIVO:

Volo da New York a Nassau con United, un po’ turbolento.. ma in 3 ore ci porta a destinazione. Pochi minuti di coincidenza e poi via a Long Island con la southern air charter. Iniziamo a dirigerci verso gli aerei e ci rendiamo conto che il nostro era il più piccolo tra quelli in pista. 12 posti, inizia la mia ora di panico prima di cominciare ad intravedere il perimetro dell’isola, wow! Siamo in paradiso!

Al piccolo aeroporto di Stella Maris c’è il nostro taxi ad attenderci, 40 dollari e ci porta ad un supermercato per acquistare beni di prima necessita e poi diretti a casa. La villa è fantastica, immensa, grande cucina con soggiorno, tv, wifi, bagno con doccia e vasca, splendido terrazzo, 5 gradini e sabbia, mare caraibico, conchiglie.. che pacchia!!

Ad accoglierci c’è un’incaricata dei proprietari, che in 2 minuti ci liquida consegnandoci mappa dell’isola, chiavi della jeep, numeri di telefono.. con peter, il proprietario, ci sentiremo la sera telefonicamente.

Bè.. non ci rimane che terminare il primo giorno di vacanza nella nostra spiaggia privata, lunghissima, caldissima e deserta!!

 

10 AGOSTO – LOVES BEACH/CAPE SANTA MARIA BEACH:

ci svegliamo in un caldo infernale, il condizionatore non funziona bene da ieri sera, chiamiamo peter chiedendo assistenza, il quale anziché sbattersi per rimediare al problema ci consiglia di tenere le finestre chiuse! Ma dai.. non ci eravamo arrivati.. il condizionatore purtroppo verrà sistemato solo il giorno successivo, quando finalmente peter si convice che “forse” si era rotto qualcosa… ma torniamo a noi, siamo in vacanza, partiamo per la prima giornata d’avventura a Long Island! C’è qualche nuvola in cielo, optiamo per fare spesa al supermercato e poi per andare in esplorazione a nord (la villa è al centro dell’isola). L’obiettivo è raggiungere le loves beach, piccole piscine naturali sul lato oceanico. Per raggiungerle è necessario inoltrarsi nella “foresta” , tra strade sterrate, piantagioni di canna e indicazioni molto approssimative dei nativi riusciamo a raggiungerle… non ci colpiscono molto (tira molto vento in questo periodo sul lato oceanico), c’è sporcizia sulla sabbia, decidiamo quindi di fare marcia indietro e raggiungere la Cape Santa Maria beach, sempre a nord. Arduo compito… tra tutti gli incroci di strade sterrate ci perdiamo nel bel mezzo della foresta! Non c’erano case nei paraggi, passanti, niente di niente! Panico… passa una mezz’ora buona e tra un’imprecazione a l’altra riusciamo, a fatica, a raggiungere di nuovo la strada principale! Ohhh finalmente, fermiamoci a fare benzina e poi dritti al mare! Peccato che una volta effettuato il rifornimento la jeep decida di non camminare più.. ancora panico.. il ragazzo che lavora dal benzinaio e i suoi amici cercano affannosamente di rimediare, ma niente. Siamo fermi in mezzo alla strada, chiunque passa si ferma e cerca di aiutarci, alla fine a spinta ci accompagnano da un meccanico che in 3 minuti risolve il problema (pare ci fosse un intoppo sul cambio..).  ringraziamo e cerchiamo di sdebitarci con tutti per l’aiuto, nessuno di loro ha accettato nemmeno un dollaro di ricompensa, rimaniamo esterrefatti da così tanta disponibilità, persone umili, che si sono fatte in 4 per aiutare il prossimo, siamo proprio in un altro mondo! Queste bahamas ci piacciono sempre di più!

Dopo qualche minuto di viaggio arriviamo finalmente in quella che è classificata una delle 10 spiagge più belle al mondo, la Cape Santa Maria beach, sul lato caraibico, dove ha sede anche l’unico resort dell’isola, al quale si può accedere tranquillamente parcheggiando negli spazi comuni. Si possono usare tutti i servizi anche non essendo ospiti, quali ristoranti, bar, lettini e gazebo nel caso non fossero occupati. Wow.. non crediamo ai nostri occhi, il mare è di un azzurro che più azzurro non si può, il sole splende a picco sopra di noi, la sabbia è fine e talmente bianca da accecare. Facciamo il primo tuffo e l’acqua è tremendamente calda!!

 

Incredibile, siamo in un paradiso vero e proprio! Passiamo il resto del pomeriggio li e la sera, distrutti dall’impegnativa giornata, ceniamo a casa in tranquillità.

 

11 AGOSTO – GORDONS/FORDS CHANNEL:

oggi è la volta dell’estremo sud dell’isola, vogliamo arrivare alla spiaggia di Gordons e da li, camminando verso destra, raggiungere il Fords Channel. Il viaggio è lungo, ci vuole un’ora e un quarto ad arrivare, sulla solita e diritta strada che taglia l’isola da nord a sud. Comprendiamo di essere arrivati perché improvvisamente la strada finisce, ci ritroviamo davanti un muretto e sulla destra un piccolo ponte, lo attraversiamo e ci ritroviamo circondati dall’inconfondibile celeste di questo mare. Siamo a Gordons, sul lato caraibico. Il colore del mare, come sempre è magnifico, la spiaggia è lunghissima e come sempre deserta.

C’è un piccolo gazebo per ripararsi, dove lasciamo le nostre borse. Prima di partire avevamo fatto un breve calcolo delle maree, il Fords Channel si deve visitare con la bassa marea, per poterlo ammirare in tutto il suo splendore. Partiamo con solo la reflex e due cappellini, facciamo una camminata di circa 20 minuti sotto il sole cocente attraversando tratti di spiaggia selvaggia, tra rocce, paguri, pace assoluta.. il colore del mare è sempre più bello, inspiegabile, mai visti colori simili (se non a Exuma).

Arriviamo al canale e lo spettacolo che ci si presenta davanti è da film.. banchi di sabbia a non finire, piccole piscine naturali con pesci e granchi, una vecchia barca incagliata alla deriva.. è un posto fuori dal mondo!

Passiamo li ore a fare foto e a guardarci intorno ammaliati dal paradisiaco paesaggio. Quando notiamo che la marea inizia ad alzarsi capiamo che è giunto il momento di lasciare il canale, durante il tragitto ci sono tratti attraversabili via mare e con l’alta marea sarebbe stato complicato, soprattutto per la reflex! Torniamo a Gordons e passiamo li il resto della giornata, pranzando con solo una macedonia preparata a casa, non ci sono bar ne punti di ristoro nelle vicinanze.

Rientriamo nel tardo pomeriggio a casa e scopriamo che abbiamo dei nuovi vicini di casa, appena arrivati! Alloggiano nella parte della villa adiacente alla nostra, appena ci vedono sento esclamare “ma voi siete i ragazzi del video di youtube di exuma?” ci guardiamo allibiti.. “carramba che sorpresa!” a quanto pare il mio video ha fatto il giro del mondo! Mi godo il mio attimo di celebrità! Ci presentiamo e inziamo ad approfondire la conoscenza con Barbara e Sergio, scambiandoci racconti di viaggio e progetti futuri.

 

12 AGOSTO – BLUE HOLE/COMPASS BEACH:

Oggi vorremmo andare al famoso Blue Hole, non è vicinissimo, sempre verso sud, ci vogliono 45 minuti di strada per raggiungerlo. Arriviamo e troviamo li Barbara e Sergio, c’è però l’alta marea, che ha portato a riva parecchie alghe, il paesaggio non ci attira molto, decidiamo tutti e 4 di proseguire per raggiungere una piccola spiaggetta nelle vicinanze, soprannominata poi da noi “compass beach”, è una piccola piscina naturale nel lato oceanico, fantastica.

 

Montiamo la nostra tenda (non ci sono zone d’ombra sulla spiaggia) e passiamo il resto della mattinata li. Nel primo pomeriggio decidiamo di tornare a casa e di goderci un po’ la tranquillità della nostra spiaggia privata. La temperatura dell’acqua è incredibile, ci saranno stati almeno 32-33°, praticamente sembrava di essere in una vasca da bagno. L’unico inconveniente della spiaggia sono i sandflies, intorno alle 6 e mezza del pomeriggio invadono ogni centimetro quadrato, non abbiamo trovato rimedio ai dannatissimi sandflies, se non cospargersi il corpo ogni 10 minuti con dell’olio.

 

13 AGOSTO – COLUMBUS POINT/CAPE SANTA MARIA BEACH:

Altra mattina di sole! Partiamo presto in direzione nord, verso il Columbus point, punta estrema dell’isola, dove approdò cristoforo colombo e dove ora è stato costruito un monumento a lui dedicato. Pare ci sia una splendida laguna li in mezzo, speriamo di averci azzeccato con gli orari delle maree..

Riconoscere la stradina sterrata che porta al monumento non è facile, ne abbiamo girate un po’.. alla fine come al solito abbiamo chiesto indicazioni ad un passante, senza il suo aiuto non ci saremmo mai arrivati.. lo sterrato che porta in cima alla collina non è dei migliori, grosse buche ovunque, credo che con un’utilitaria saremmo dovuti tornare indietro. Dopo venti minuti di sballottamento arriviamo al parcheggio, in mezzo ad alberi e insetti, percorriamo a piedi una salita ed arriviamo al monumento, che di per se non è nulla di che.. ma il panorama che si gode da lassù è molto bello. Sulla destra troviamo la laguna, varie insenature che creano un’infinità di lingue di sabbia.. arrivarci è abbastanza complicato anche con la bassa marea.. bisogna arrampicarsi sugli scogli, camminare in un torrente.. e stare sempre con l’orologio sotto controllo.. altrimenti si rischia di non tornare! Se si alza la marea non credo che le correnti permettano un rientro agevole.. il sole “purtroppo” di fronte a noi non ci permette di fare belle foto.. ma vi assicuro che il posto merita una visita.

In tarda mattinata, data la vicinanza, decidiamo di tornare alla Cape Santa Maria, questa volta però non entriamo dal resort, proseguiamo sulla sinistra, dove ci sono ville di privati (e che ville!), assolutamente deserte (vi ricordo che agosto è bassa stagione x gli americani..). accediamo alla spiaggia dal cortile di una villa in vendita, con tanto di gazebo e lettini.. l’immagine che appare ai nostri occhi è stupefacente! Una distesa di sabbia bianchissima e l’inimitabile colore del mare, che intorno all’ora di pranzo, quando il sole è a picco, assume ancora più intensità! Fantastico! Devo dirvi che il cartello “for sale – call charlie” dietro le nostre spalle ci ha stuzzicati e non poco.. magari potersela permettere però una villa così e in quel posto!

Per pranzo decidiamo di provare il ristorante del resort, raggiungibile con una passeggiata di circa 15 minuti, cheeseburger e patatine, bevande, 30 dollari.

Dal 2010, anno di scoperta di Exuma, avevo iniziato a documentarmi su Sandy Cay, l’isolotto di sabbia dove è stato girato il film i Pirati dei Caraibi, raggiungibile solo via mare e posto a metà strada tra exuma e Long Island. Prima di partire avevo trovato sulla pagina facebook del resort  info per escursioni di mezza giornata, tentiamo la sorte ed andiamo quindi a chiedere in reception. Ci dicono che i posti per i giorni seguenti sono tutti occupati dagli ospiti dell’hotel ma comunque prendono nota del nostro numero di telefono e della nostra mail assicurandoci che ci avrebbero contattati nel caso si fossero liberati 2 posti. Con l’amaro in bocca torniamo al nostro gazebo.. non possiamo perderci sandy cay anche quest’anno! A fine giornata, mentre torniamo a casa troviamo dei cartelloni pubblicitari di un certo “captain Smith” con numeri di telefono da contattare per eventuali tour in barca. Arriviamo a casa e proviamo a chiamare, non risponde nessuno… giornata sfortunata.. ritenteremo domani!

Per la cena avevamo deciso di andare a provare il ristornate di un piccolo hotel posto vicino l’aeroporto, lo Stella Maris, ci fermiamo a chiacchierare come di consueto ormai con i nostri vicini di casa per raccontarci le avventure della giornata e ci accordiamo per andare l’indomani al Blue hole, sperando di trovare lo spettacolo visto e rivisto nelle foto prima della partenza.

 

14 AGOSTO – DEAN’S BLUE HOLE

Appena svegli riproviamo a contattare il capitano Smith, ci risponde.. ma ci chiede 400 dollari per un tour di mezza giornata! Decisamente troppo.. sconsolati ci avviamo verso il Blue hole come da programma.

Per fortuna arriviamo e ci ritroviamo davanti la splendida spiaggia del blue hole, con la bassa marea ha decisamente un altro aspetto! Ma non ci accontentiamo della bella spiaggia che costeggia “il buco”, vogliamo risalire il sentiero per poterlo ammirare dall’alto.. sulla sinistra c’è una piccola stradina in mezzo ai massi e alle radici.. arriviamo su, scansiamo le foglie degli alberi e.. wow! Non dico una sciocchezza se in quel momento  siamo rimasti senza fiato! Vederlo dal basso non rende minimamente l’idea di quanto possa essere strabiliante! Fa paura… ho avuto un attimo di tentennamento e non riuscivo a sporgermi per poterlo ammirare al meglio.. l’immagine che si ha davanti agli occhi sembra finta, incute timore addirittura! Un enorme buco blu che si delinea nettamente tra il celeste della baia che lo circonda. Claudio è indeciso se fare o meno il tuffo da lassù… io invece parto con la solita serie di foto a ripetizione, tutte uguali.. ma non riuscivo a smettere di fotografare..

decidiamo di scendere x spogliarci, io riprenderò dal basso il tuffo di claudio.. appena torniamo in spiaggia notiamo, adagiate sotto dei massi, delle corone di fiori.. la scena ci inquieta.. arriva una signora locale con il suo bambino che, vedendoci incuriositi li accanto alle corone, ci chiede se volessimo ascoltare il racconto dell’accaduto.. pare che qualche anno prima 2 signore con le loro 2 figlie fossero annegate perché “risucchiate” dalla corrente del blue hole. Stessa sorte toccata qualche mese prima ad un giovane di 19 anni  sceso x un’immersione e mai più riemerso o ritrovato. La signora raccontava queste storie con le lacrime agli occhi.. e tutti i buoni propositi per il tuffo hanno lasciato spazio alla tristezza.. ovviamente ci siamo poi limitati al bagno dalla baia! Ci avviciniamo al buco e non notiamo correnti strane, ci immergiamo quindi con maschera e pinne per fare snorkling.. se vederlo dall’alto ci aveva fatto venire i brividi.. vederlo da sotto fa ancora più impressione!! Si passa dal celeste della laguna al nero del buco, il tutto in circa 50 cm. di passaggio.. allucinante.. ma spettacolare allo stesso tempo!

 

Sul perimetro del buco ci sono diversi pesciolini, ci portiamo del pane in mare e ne veniamo praticamente circondati!

Inizia a rialzarsi la marea.. per cui decidiamo di tornare nella spiaggia della nostra casetta a rilassarci e finire li la giornata.

 

15 AGOSTO – FINALMENTE….. SANDY CAY!!!

Non demordiamo, vogliamo andare a Sandy cay.. e ci andremo! Ci svegliamo turbati, non abbiamo ancora trovato il nostro accompagnatore per il tour.. ma pensando e ripensando mi viene la genialata di contattare l’hotel Stella Maris, magari organizzano anche loro tour simili. Chiamo ed effettivamente mi confermano che proprio per quella mattina era in programma il tour a sandy cay, la barca però era già piena uff!!! mi dicono però che avrebbero fatto del loro meglio per trovare alternative.. e difatti.. ci richiamano dopo circa 10 minuti e la prima cosa che mi chiedono è il nostro peso! “What?????” pensavo davvero di aver capito male… vogliono conoscere il nostro peso per poterci  aggregare alla barca in partenza! il prezzo è accettabilissimo, 150 dollari in 2, durante la mattina ci sarà la bassa marea, non potevamo chiedere di meglio!

In un batter d’occhio ci vestiamo e prepariamo, ci rechiamo in auto all’hotel e partiamo.. i nostri compagni di viaggio sono una famiglia di italiani residenti all’hotel, in tutto siamo in 6, la barca è davvero piccola (ecco perché ci chiedevano il peso!) ma non ci importa nulla, stiamo per raggiungere quell’angolo di eden sognato e risognato da mesi!

Il tragitto in barca non è dei più tranquilli, lasciata la costa troviamo parecchie correnti e onde.. sembra di essere su una giostra e dopo 10 minuti siamo completamente fradici. La barca balla.. e tanto.. ma dopo un’ora circa eccoci arrivare in paradiso.. il colore del mare diventa di un azzurro incredibile (meglio di quello del cape santa maria!) e in lontananza inizia a materializzarsi l’isola.

Sandy cay altro non è che una vera e propria isola di sabbia, sopra c’è solo sabbia, dune, sabbia.. e un po’ di erbetta in cima alle dune dove vivono le iguane. Con la bassa marea si creano innumerevoli banchi di sabbia per centinaia di metri, tanto che si arriva a piedi alle isole vicine. Lo scenario che ci troviamo davanti appena scesi dalla barca è indescrivibile.

http://www.ilgiramondo.net/forum/album-foto/u-41287/rubia+e+flac

Vi assicuro che in tutti i viaggi fatti (polinesia inclusa) non ricordo di aver mai visto uno spettacolo simile, di non aver mai provato quell’emozione che ancora oggi sento sulla pelle, quando i ricordi mi riportano a questo 15 agosto… ci incamminiamo verso la punta dell’isola (in tutto sarà lunga un kilometro), ci divertiamo a saltellare da una lingua di sabbia all’altra e da una piscina naturale all’altra. I colori sono inimagginabili, non riusciamo a trovare parole per poterli descrivere.. tutte le tonalità dell’azzurro, dei cataloghi di viaggi, delle cartoline ritoccate col photoshop.. “è azzurro bahamas”! esclamo! E da li in poi… i colori di sandy cay saranno descritti  proprio come “azzurro bahamas”!

Perdiamo ore tra le lingue di sabbia a fare foto e bagni.. fino a quando non si presenta il momento di tornare nei pressi della barca.. a fare la caccia alle monete del forziere fantasma! Si, proprio quello dei pirati dei caraibi, noi abbiamo le prove.. è stato girato proprio li (pare che alla fine delle riprese gli attori abbiano buttato qua e la sulla spiaggia le monetine..)!

Ora è proprio il momento di lasciare il paradiso, la marea si sta alzando, il sole scotta, i colori sono abbaglianti! Non abbiamo nessuna voglia di andarcene ma una cosa è certa.. sicuramente ci rivedremo con il nostro nuovo eden.. a presto sandy cay!!

Altra ora di viaggio “tumultuoso”, piccola sosta per fare snorkling e poi via a casa a raccontare ai nostri vicini della splendida avventura! Per festeggiare il ferragosto poi decidiamo di acquistare delle pizze da Chez Pierre, ristorante nei pressi della villa, per mangiarle insieme, 25 dollari l’una O_O, ma erano buone!

 

16 AGOSTO – CAPE VERDE/SOUTH END BEACH

 

Altro giorno altra corsa! Si torna a sud, a Gordons, per esplorare la parte sinistra della spiaggia, dove dovrebbero esserci i fenicotteri rosa.

Dopo la solita ora di viaggio arriviamo nella fantastica spiaggia, lasciamo borse e teli e ci incamminiamo per raggiungere la south end beach, la fine dell’isola praticamente! Non ci sono strade da percorrere in auto per cui ci si può arrivare solo dopo un’abbondante camminata (45 minuti).

Il primo tratto di spiaggia che si passa è la cape verde beach, acqua bassissima, i soliti colori mozzafiato.. e il deserto intorno a noi.. nemmeno un granchio a farci compagnia!

Proseguiamo il cammino sotto i 40° delle Bahamas, sole a picco (è quasi mezzogiorno), ogni tanto ci fermiamo per un bagno ristoratore.

Capiamo di essere arrivati quando ci accorgiamo che davanti a noi altro non c’è che una punta di scogli, ecco, li finisce Long Island, le placide acque del lato caraibico si incontrano con l’oceano. È assurdo il contrasto di colori e di onde. Preferiamo rimanere nel lato caraibico scrutando in lontananza la possibile presenza dei fenicotteri rosa.. ma niente.. siamo stati sfortunati, non c’è ombra di fenicotteri!  Troviamo i resti di una barca arenatasi parecchio tempo prima e le immancabili lingue di sabbia che tanto mi piacciono! L’acqua è bassissima, si può camminare per metri e metri passando da un banco di sabbia all’altro. Per fare il bagno è necessaria una bella camminata!

 

Dopo la solita valanga di foto decidiamo di tornare e passare il resto della giornata a Gordons, si respira aria di pace, il cinguettio degli uccelli, una leggera brezza, l’ombra degli alberi dietro di noi e le maree che creano incredibili giochi di colore. È proprio qui che lasciamo un altro pezzetto di cuore…

Torniamo a casa in tempo ragionevole per poter salutare i nostri vicini, che proprio domani mattina spiccheranno il volo per Nassau e per poi tornare in Italia. Abbiamo passato piacevoli ore insieme, con la promessa di rivederci (magari proprio alle Bahamas dato che anche loro sono ormai “di casa”) ci scambiamo mail e contatti. Ultimo tuffo insieme davanti la villa e poi via, a letto presto per affrontare il nostro ultimo giorno a Long island!

 

17 AGOSTO – CAPE SANTA MARIA BEACH

Nella mattinata decidiamo di andare a “salutare” la Cape santa maria beach! Solito parcheggio dietro la villa di Charlie e solito gazebo con annessi lettini. Ultime foto, ultime passeggiate, ultimi bagni in una delle 10 spiagge più belle del mondo!

Le ore scorrono veloci e noi dobbiamo ancora preparare la valigia per l’ultima sosta vacanziera a Miami. Torniamo prima di pranzo per poterci godere, per l’ultima volta, la nostra veranda e la nostra spiaggetta privata a 5 scalini da casa. La malinconia ci assale, siamo arrivati alla fine, 6 mesi di attesa e poi, come sempre, anche quest’anno il viaggio è volato via in un secondo. Facciamo il bilancio della vacanza, non possiamo che ritenerci ultra soddisfatti, Long Island ha soddisfatto tutte le nostre aspettative, anzi, la realtà bahamense supera sempre le aspettative di chiunque passi di li.

Verso l’ora di cena ci chiama Peter per salutarci, domani, come da accordi, passerà il taxi per portarci in aeroporto di prima mattina. Gli facciamo il resoconto della splendida vacanza e delle splendide spiagge visitate.

 

18 AGOSTO – LONG ISLAND/MIAMI

Alle 7 puntuale arriva il taxi che ci porterà all’aeroporto di Stella Maris. Solita carta d’imbarco stampata su un rotolino stile calcolatrice da ufficio. Arriva il nostro “aereo”, 15 posti, saliamo con la schiena abbassata in quanto l’interno è piuttosto stretto.. il mio schienale è penzolante, l’elica di fuori al mio finestrino arranca e sembra non voler partire.. insomma.. speriamo per un attimo di dover rimanere li per impossibilità a volare! Ma puntuale l’aereo decolla, sale l’ansia, quel trabiccolo non ispirava fiducia proprio a nessuno.. ci alziamo in volo e riconosciamo dall’alto tutte le bellissime spiagge esplorate.. poi passiamo sopra sandy cay, impossibile non riconoscerla! Il contorno dell’isola sembra dipinto con gli acquarelli, da sopra si notano tantissimi banchi di sabbia sparsi in mezzo al mar dei caraibi.. mi tranquillizzo… anche se quel trabiccolo dovesse precipitare.. ci sarà qualche cay disabitato a salvarci!!

Dopo un veloce scalo a Nassau arriviamo nella calda e strabiliante Miami nel pomeriggio. Una sosta era d’obbligo, ci era piaciuta davvero tanto nel viaggio del 2010 e difatti anche questa volta non ci ha delusi. Dopo 10 giorni di assoluto relax il caos estivo di Miami è quello che fa per noi, fiumi di gente sulla lincoln e sulla ocean drive, come ultimo giorno di vacanza direi che non possiamo lamentarci!

Tra un ballo e l’altro al Mango’s  si conclude definitivamente il nostro viaggio, domani ripartiremo per tornare a casa.

Le Bahamas ormai mi hanno “lacerato” il cuore, sono sicura di non trovare nessun altro mare capace di donarmi quelle emozioni e quelle sensazioni.  I colori, la serenità, la tranquillità che si respira in quelle isolette sparse nel mar dei caraibi mi mancheranno ma… sono sicura che è vero il proverbio.. “non c’è 2 senza 3!!”


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