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10 marzo
Ci aspetta l’ultima tappa del nostro viaggio, con il volo della Vietnam Airlines delle 9, 30 – arriviamo ad Ho Chi Min City dopo circa un un’ora e mezza, troviamo l’auto che ci aspetta e conosciamo la nostra ultima guida, una ragazza, ha 26 anni ed ha studiato l’italiano a Perugia.
Iniziamo subito la visita di Saigon (d’ora in poi continuerò a chiamarla così, anche perché è il modo in cui viene chiamato dai locali, il centro della città) con la visita del quartiere cinese (Cholon), con le sue vie ingombrate da tanta mercanzia, odori e vita frenetica, poi il grande mercato di Binh Tay sorto nel 1778 nel centro del quartiere cinese, quindi proseguiamo con la visita del tempio della Signora Celeste.
Dopo il pranzo visitiamo il “War Remnants Museum” ovvero il Museo dei Crimini di Guerra, all’esterno c’è una grande area dove sono esposti carri armati,aerei, elicotteri etc.
E’ distribuito su 3 piani ed è soprattutto una mostra fotografica dove le immagini documentano le atrocità commesse dai soldati americani,francesi e cinesi. Sono esposte immagini toccanti degli effetti della tortura, una ghigliottina, gabbie per i prigionieri. La sala più commovente è dove ci sono le fotografie che ritraggono gli effetti devastanti dell’”Agent Orange”, cioè la diossina , che ha causato e causa tutt’ora deformazioni impressionanti e malattie terribili.
Le foto furono scattate da fotoreporter provenienti da tutto il mondo che documentarono i crimini di guerra.
Molto commovente è questa lettera scritta nel 2009 al Presidente americano Obama da una ragazza 23enne, nata senza le gambe ed un braccio, che testimonia come ancora oggi il popolo Vietnamita subisce ancora gli effetti della guerra chimica.
Infine visitiamo la Posta Centrale, opera di Gustav Eiffel e la vicina Cattedrale di Notre Dame.
Stanchi e accaldati andiamo finalmente al http://www.bluediamondhotel.com.vn/ e prediamo possesso della camera, l’hotel è carino e in buona posizione, infatti più tardi ci facciamo un giretto a piedi in attesa dell’ora di cena, vediamo Ho Chi Min Square, poi il Vincom Mega mall, un grande centro commerciale con all’interno bellissimi negozi, ristoranti e fast foods, infine la facciata dell’Opera House.
A causa della stanchezza e del caldo decidiamo di cenare in hotel.
11 marzo
Partenza verso le 8,30, la prima tappa è Cu Chi, la vasta rete di gallerie sotterranee usata negli anni quaranta dai Viet Minh, durante la lotta contro le forze francesi e negli anni sessanta e settanta, dai Vietcong durante la Guerra del Vietnam contro le forze del Vietnam del Sud e contro gli Stati Uniti.
C’è un plastico che aiuta a capire come erano composte le gallerie e le stanze ai vari livelli, e la visione di un video originale, dove si può vedere come si svolgeva la vita nei tunnel!
I tunnel corrono per una lunghezza circa di 25o km, e sono stati scavati tutti a mano, con piccole zappe, il terreno è durissimo come il cemento, infatti in nessuna parte le gallerie sono puntellate. Abbiamo provato a percorrerne pochi metri, si procede piegati a 90°, e vi assicuro che manca l’aria!
I Vietcong usavano astuzie, all’apparenza banali, per ingannare gli americani, come per esempio indossare calzature la cui suola è attaccata alla tomaia al contrario, in modo da far pensare di andare nella direzione opposta a quella invece effettiva!
C’è anche un poligono dove i turisti possono provare le armi sequestrate agli americani dai Vietcong.
Proseguiamo per Tay Ninh per visitare il tempio spettacolare di Cao Dai.
I Caodaisti sono una setta originaria del Vietnam, che si ispira liberamente ad un insieme di filosofie che spaziano dal cristianesimo al confucianesimo. L’architettura della cattedrale è particolare, non è ne orientale né occidentale , le colonne del tempio sono tutte avvolte da giganteschi draghi.
La cerimonia dura circa un’ora ed è accompagnata da musica e canti!
Nel pomeriggio rientriamo a Saigon e facciamo un giro al vicino Cho Ben Than Market,
acquistiamo thè al gelsomino e allo zenzero, infine vogliamo assaggiare il famoso durian, al mercato vendono delle vaschette con la polpa già pronta da consumare. Quello che non riusciamo a capire è il fatto che è famoso per il forte e cattivo odore, quello che abbiamo assaggiato odorava di frutta tropicale molto matura quasi marcia, mentre il sapore lo abbiamo trovato davvero disgustoso!
12 marzo
Alle 8 siamo già in partenza per Cai Be, un distretto rurale sul Delta del Mekong, dove ci imbarchiamo su una piccolo sampan a motore per una crociera sul fiume, ci fermiamo in una fabbrica , dove vediamo varie lavorazioni per fare , pop corn,
wafer di riso, caramelle a base i noce di cocco, zenzero candito, ci sono anche dei liquori particolari, ci viene offerto un assaggio, noi ce ne guardiamo bene, però ho visto turisti assaggiare questo liquore!
e questi:
Ci sediamo a dei tavolini e ci viene offerto un delizioso the al gelsomino con i vari assaggi dei dolciumi. Finita la visita chiedo alla nostra guida di fare un giro sui canali più piccoli, prendiamo così una barca piccola a remi e ci addentriamo per una mezz’oretta.
Per il pranzo ci fermiamo in un’antica casa, con un bel giardino con alberi da frutto, ruscelletti,
In queste case è possibile soggiornare, per vivere in maniera più genuina questa zona, però attenzione perchè i letti sono, come dire, piuttosto ortopedici…
sotto freschi padiglioni pranziamo, ci servono il famoso pesce chiamato “orecchio d’elefante”. Viene presentato così,
poi una gentile signorina con i bastoncini, toglie la pelle e con l’aggiunta di croccanti verdurine ed erbette profumate forma degli involtini con la carta di riso, insomma il risultato è tipo i fresh spring rolls, vabbè non proviene certo da acqua di fonte, ma per una volta pazienza!
Navighiamo per circa un’ora lungo i canali per arrivare a Vinh Long dove ci aspetta l’auto e proseguiamo per Can Tho, dove alloggiamo alhttp://www.kimtho.com/ . Per la cena , la guida ci propone un ristorante dove è possibile provare specialità locali, topi, serpenti, rospi, lumache, lei dice che molti turisti vogliono provare queste specialità, ma noi gentilmente decliniamo, in fondo non siamo tanto golosi!
La sera dopo una passeggiata ceniamo al ristorante del mercato coperto, Sao Hom http://saohom.transmekong.com/ all’aperto e sul fiume, i clienti sono tutti occidentali, e qui assaggiamo per la prima volta i noodles croccanti, un piatto enorme con pesce e verdure, calamari, birra (€ 16,00 in due).
13 marzo
La mattinata è dedicata alla visita del mercato galleggiante di Cai Rang, si vede che è un mercato autentico, non turistico come per esempio il Damnoen Saduak in Thailandia, su ogni imbarcazione c’è un lungo palo sulla cui punta è legato un campione della merce , così anche da lontano si può capire quale genere di merce è in vendita.
Il nostro barcaiolo è molto loquace
capitooo?
Dopo il giro in barca, visitiamo una fabbrica dei vermicelli di riso, dove alla fine abbiamo acquistato un chilo di vermicelli ad un dollaro.
questa fabbrica produce circa 800 kg. di vermicelli di riso al giorno, che vengono venduti in tutto il paese, le persone che ci lavorano sono tutto il giorno vicino al vapore bollente, oltre al clima che è già molto caldo!
Infine visitiamo il mercato locale, dove la nostra guida acquista tre borse di pesce vivo, che una volta ritornati sul sampan ributta in acqua… vi chiedere il perché, come noi del resto.
Dice che è buddista e ridare la libertà a questi animali che altrimenti avrebbero trovato la morte in padella, le sarà propizio!!!
In questo mercato osserviamo alcune specialità del luogo, per esempio questi… cosa sono?
Ecco qua:
e altre specialità:
questa signora sta mangiando un “quasi” pulcino!
In tarda mattina ritorniamo a Saigon, fermandoci per il pranzo in questo ristorante con vari padiglioni sparsi in un bel giardino
L’ultima sera decidiamo di provare un ristorante che ogni sera viene montato vicino al mercato Cho Ben Than
qui abbiamo veramente esagerato, abbiamo preso due enormi red snapper cotti sulla griglia, maiale glassato, fresh spring rolls e Saigon Beer, infatti è stata la cena più costosa del viaggio, 28 € in due!
Per non farci mancare niente nella Spa dell’hotel ci facciamo fare un massaggio, (super) 10 Usd per 70 minuti.
14 marzo
All’ora stabilita la nostra ragazza ci accompagna all’aeroporto, ci chiede se una volta tornati a casa, consiglieremo ai nostri amici e conoscenti di visitare il Vietnam, perchè loro hanno molto bisogno di promuovere il paese per incentivare il turismo.
Beh! io ho cercato di fare del mio meglio!