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Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
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Il nostro West Americano

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Questo viaggio è nato per caso, io e mio marito pensavamo che saremmo venuti in USA prima o poi, ma non pensavamo ad un viaggio simile, nè avevamo messo in conto che ce ne saremmo innamorati. Abbiamo pensato di approfittare di un suo lungo periodo di lavoro a Pasadena, in modo che io potessi arrivare, fare il viaggio, e tornare finalmente a casa assieme. Ci piace molto la natura, quindi l’idea era quella di visitare diversi parchi, e grazie esclusivamente ai consigli ricevuti sul forum siamo riusciti ad organizzare il nostro bellissimo viaggio on the road.. ed è proprio vero che una delle cose più belle a parte ovviamente i parchi e le attrazioni varie è proprio affrontare la strada che c’è tra una tappa e l’altra, vedere la “vera” America e godersela!

Sono partita da Bologna il 14/08, con KLM, la scelta era obbligata per fare il viaggio di ritorno assieme a mio marito, che aveva prenotato il volo prima di partire per gli USA molti mesi prima, ovviamente non ci fosse stata questa necessità e avendo avuto la conferma delle ferie un pò tardi avremmo potuto risparmiare parecchio. Scalo ad Amsterdam e poi via per LAX. Mi sono trovata molto bene con KLM, i voli sono stati piacevoli e arrivata a LAX alle 12 ora locale mi aspettavo una gran fila ai controlli passaporti, invece dopo 10 minuti avevo già riabbracciato mio marito ed eravamo in fila per ritirare la nostra auto (prenotata per tempo con la Dollars tramite enoleggio, )… ecco lì abbiamo atteso circa un’ora e mezza, e poi via, destinazione San Francisco!!! Il viaggio è stato un pò lungo (molto traffico e code) e stancante, ma per vari motivi non potevamo fare altrimenti, così siamo arrivati verso l’1 al Park Hotel a San Francisco, sono stati gentili ad attenderci oltre l’orario di apertura della reception. L’hotel è in Sutter Street in posizione centrale e quindi molto comodo ma non ci siamo trovati benissimo, la pulizia lasciava molto a desiderare, in ogni caso mentre eravamo lì è passato tutto in secondo piano ovviamente.

Il giorno dopo , 15/08 abbiamo restituito l’auto e abbiamo iniziato ad esplorare la cittadina, infatti in questa città ci si muove abbastanza bene con i mezzi e noi ce la siamo girata molto bene anche a piedi e, se ci fosse stato un tempo migliore, anche in bicicletta. Il costo dei parcheggi è invece molto alto, quindi meglio non avere l’auto. Abbiamo visitato la parte “cittadina”, Union Square, Chinatown, la zona di Noth Beach e siamo saliti sulla Coit Tower, abbiamo apprezzato tanto che man mano che camminavamo si saliva e scoprivamo pian piano la città, in particolare a noi è piaciuto salire sulla Coit Tower e goderci il panorama, da Alcatraz a Lombard Street (anche se c’era molta gente). Siamo poi tornati indietro con il caratteristico cable car: purtroppo in genere sono molto affollati, ci sono file chilometriche al capolinea ma anche alle fermate normali, a volte non si fermano oppure non fanno salire tutti. Una curiosità: mentre aspettavamo il cable car è passata la google car davanti a noi :mrgreen:

Il giorno successivo 16/08 abbiamo preso il tram e siamo andati nella zona del porto e del Golden Gate, abbiamo subito noleggiato le bici per andare sul Golden Gate, con Blazing Saddles. Purtroppo non ci siamo trovati molto bene, in quanto c’era una cauzione per il noleggio delle bici di più di 200$ che non ci è stata comunicata chiaramente prima di firmare il contratto. La cauzione non è una vera e propria transazione ma “congela” una certa somma, che quindi va a sottrarsi al platfond mensile della carta. Una volta riportate le biciclette la somma dovrebbe essere liberata nel giro di un “paio di giorni”, ma noi abbiamo dovuto chiamare l’assistenza della carta e attendere quasi due settimane. Considerate che le nostre bici erano quelle base, per modelli più costosi/elettrici  la cauzione sale parecchio, quindi consigliamo di fare attenzione e di chiedere prima, in modo da portersi organizzare. A parte questo inconveniente la biciclettata ci è piaciuta anche se era freddo e umido, c’era molta nebbia, infatti non abbiamo quasi visto il Golden Gate, e da sopra si faceva fatica a vedere l’acqua… Curiosità: in quei giorni si teneva l’America’s Cup e abbiamo visto per qualche secondo Luna Rossa, prima che si perdesse tra la nebbia… Comunque abbiamo avuto modo di apprezzare molto anche questa parte di città, con le case vittoriane, molto carine e caratteristiche. Pomeriggio passato tra shopping, Piers, e poi la visita ad Alcatraz che avevamo prenotato per tempo su internet. L’esperienza ad Alcatraz è stata divertente, anche perchè vedere la città al tramonto dal mare è una bella esperienza. Inoltre l’audioguida italiana è esilarante! :lol:  Alla fine a Frisco siamo stati 2 giorni pieni, potendo erano meglio 3, comunque è una città che ci è piaciuta particolarmente, molto vivibile, poi il centro è di dimensioni contenute e questo facilita il tutto.

Per i pasti facevamo colazione a uno Starbucks, saltavamo il pranzo, in quanto eravamo presi dalle cose da fare e da vedere, e cenavamo presto da Chipotle e simili. Abbiamo preso il gelato da Ghirardelli Square, buono, e mio marito ha assaggiato la famosa zuppa di granchio dentro alla pagnotta, al Chowder Hut Grill al Fisherman’s Wharf, abbiamo mangiato bene.

Il giorno dopo siamo partiti di mattina presto, direzione Yosemite. Siamo tornati alla Dollar a ritirare l’auto, c’era un simpatico addetto che vedendo che eravamo italiani ci faceva battute varie con filastrocche. In generale tutti gli americani con cui abbiamo interagito, e anche le persone che ha conosciuto mio marito per lavoro, sono stati gentili e disponibili, ci hanno fatto una buona impressione. Il 17/08 arriviamo a Yosemite, lasciati i bagagli al Best Western Plus Yosemite Gateway Inn ad Oakhurst (bello ma molto costoso) siamo andati subito a vedere le sequoie a Mariposa Grove e abbiamo fatto una bella passeggiata. Unico neo: purtroppo ad agosto c’è moltissima gente, sembra quasi di essere in centro durante l’ora di punta… La sera abbiamo cenato allo straconsigliato e collaudato Todd’s BBQ ad Oakhurst, cucina classica americana davvero buona! Il 18/08 partiamo per Glacier Point e Yosemite Valley: la visuale da Glacier Point è magnifica, si vede tutta la valle con le cascate, siamo rimasti molto impressionati. Possiamo dire che il parco di Yosemite è uno dei parchi e delle attrazioni che abbiamo sicuramente preferito, peccato che ci sia stato poco tempo e che le cascate fossero quasi a secco, vorrà dire che sarà l’ennesima motivazione per tornare negli States. Siamo poi partiti per Lone Pine, attraverso il Tioga Pass (ad un’altitudine di quasi 10000 ft). La Tioga Road ci è piaciuta molto, ci fermavamo praticamente ogni 5 minuti per ammirare il paesaggio e fare foto, meravigliosa. In tardo pomeriggio siamo arrivati a Lone Pine sotto un diluvio torrenziale, che ha anche causato un black-out di qualche ora in tutta la cittadina, abbiamo fatto appena in tempo a cenare al Totem Cafè, senza infamia senza lode ma il personale è stato davvero paziente e gentile. Abbiamo passato la notte al Dow Villa Motel, non ci siamo trovati benissimo per via dell’aria condizionata che non era possibile regolare e che buttava aria freddissima proprio contro la testiera del letto, non è stato proprio un toccasana, la struttura è un pò vecchiotta, quindi noi consigliamo eventualmente l’Hotel che dovrebbe essere più recente.

Alle 4 am del 19/08 eravamo già in viaggio per la Death Valley, con 20 litri di acqua nel bagagliaio, serbatoio di benzina pieno e con un pò di trepidazione. Alla fine possiamo dire che la visita alla Death Valley non è difficile o pericolosa, ma bisogna essere preparati in caso di problemi. La prima cosa che abbiamo visto sono state le dune di sabbia, verso l’alba, poi Badwater, un luogo eccezionale, Zabriskie Point e Dante’s View… mamma mia, ci abbiamo lasciato il cuore… La Death Valley entra di prepotenza nella top 3 dei luoghi visitati. Partendo alle 4 da Lone Pine e uscendo dalla Death Valley Junction attorno alle 11 abbiamo fatto tutto molto agevolmente e con delle temperature abbastanza accettabili considerato che ci troviamo nella Death Valley (anche se alle 10 erano già più di 40° C). L’unica cosa è che aveva piovuto da poco e c’erano diversi sassi e pietre sulla strada, ma noi con la nostra normalissima Nissan Versa non abbiamo avuto alcun problema.

Alle 13 arriviamo a Las Vegas, rimanendo un pò spiazzati da tutto il “casino”. Abbiamo alloggiato al Golden Nugget e ci siamo rilassati parecchio dopo questi primi giorni di viaggio. Per cena abbiamo cenato alla pizzeria del “Grotto” dentro l’hotel, non male per essere in USA, quando siamo stati noi c’era la promozione che entro le 18 la pizza si pagava la metà così come tutti i cocktail..quindi ne abbiamo approfittato. Il giorno dopo altro relax, e poi finalmente un giro per la strip e i vari casinò e hotel più famosi. Premetto che noi non amiamo il gioco, e infatti non abbiamo giocato nemmeno un centesimo, non amiamo la confusione, le discoteche, però posso dire che abbiamo apprezzato il soggiorno e che tornando indietro ristaremmo comunque 2 notti, è il posto ideale per ricaricare le batterie e farsi anche 4 risate. Al nostro hotel ci siamo trovati bene anche se abbiamo notato che tutti i servizi “supplementari” se li fanno pagare molto cari, wireless compreso, il che non riteniamo tanto supplementare, comunque siamo stati contenti anche di questa scelta che ci avevate consigliato voi :-) . Curiosità: nell’hotel c’era un ATM Gold-To-Go, un distributore di lingotti d’oro o d’argento, da 100$ fino a più di 1000$; i turisti sembravano alquanto eccitati dalla cosa!!

Il 21/08 lasciamo Las Vegas per Bryce, passando per Zion, ed entriamo nello UTAH. Che dire… lo UTAH ci ha stregato, ha una varietà di ambienti e paesaggi stupendi, questo è il posto in cui veramente abbiamo lasciato il cuore e torneremmo ancora ed ancora. Purtroppo a Zion siamo solo transitati, ma quel poco che abbiamo visto ci è piaciuto. Purtroppo a Bryce pioveva, e c’erano temporali all’orizzonte, siamo riusciti giusto a fare il Navajo Loop e vedere i 3 View Point (Sunset, Inspiration e Sunrise points), ma ci siamo goduti al massimo la cosa, davvero impressionante, con tutte quelle sfumature di rosso, e dire che non è nemmeno il mio colore preferito ;-). Abbiamo dormito al Bybee’s SteppingStone Motel a Tropic, struttura molto piccola ma molto ben tenuta, con tutti i servizi essenziali, pulita ed accogliente. Abbiamo cenato da Fosters e confermiamo che si mangia davvero bene, se si passa per Bryce è d’obbligo passare da là.

Il 22/08, la mattina successiva, siamo tornati a Bryce per vedere se si riusciva a fare un altro trail ma le condizioni non erano ottimali e avevamo un pò di strada da fare fino a Moab. Come consigliato sul forum, e come da consiglio di un collega di mio marito, di casa in Utah, siamo passati per Escalante tramite la Scenic Byway-12 e per Capitol Reef… Per fortuna che non abbiamo seguito Google Maps! Ragazzi che posti meravigliosi, il viaggio tra Tropic e Moab è una delle cose che ricordiamo con maggior piacere, per la varietà dei paesaggi, la bellissima Scenic Byway e i paesaggi “lunari” a Capitol Reef. Lo Utah da solo merita un viaggio a sè secondo noi, e speriamo di tornarci presto. Arrivati a Moab all’Inca Inn nel primo pomeriggio lasciamo i bagagli e partiamo subito per Canyonlands. Spettacolare, la vista al Dead Horse Point (e non solo l’ansa del fiume) è qualcosa che non ti stancheresti mai di guardare, e così tutti i view point che abbiamo visitato… anche qua ci piacerebbe tornare per fare altri trail e vederne le bellezze da altre prospettive. Abbiamo cenato alla Moab Brewery, una buona cena con un discreto “gelato”. Ci siamo trovati molto bene anche al motel, piccolino, gestito da dei ragazzi giovani, molto gentili, pulito e con tutti i servizi essenziali, colazione inclusa.

Il 23/08 era il giorno dedicato ad Arches. Lo dico subito: forse perchè abbiamo avuto più tempo, abbiamo camminato molto, è stato il nostro parco preferito, quello che più abbiamo gradito e dove vorremo sicuramente tornare. Le sfumature dei colori, le forme delle rocce e degli archi ci hanno veramente impressionato. Abbiamo fatto il trail per andare a vedere il Delicate Arch, un pò faticoso soprattutto per via del caldo, in agosto nelle ore centrali della giornata e con il cielo sereno. Nulla che non si possa affrontare tranquillamente con una buona scorta d’acqua, crema solare e cappello. Curiosità: lungo il percorso abbiamo visto diversi turisti americani, sovrappeso, con le infradito, una bottiglietta d’acqua da 500 ml e un giornale per coprirsi dal sole… Noi in confronto, con le nostre scarpe da trekking e zaino sembravamo degli esploratori provetti… Comunque il sentiero vale tutta la fatica e il tempo, con i suoi paesaggi e soprattutto la vista dell’arco! Peccato per tutti i turisti che si mettono in posa per ore impedendo agli altri di fare delle foto decenti… Un’altra cosa che ci è piaciuta molto è stato il Sandune Arch e il trail per andare al Broken Arch che è possibile allungare, ci sono piaciuti molto anche i paesaggi. Mentre completavamo quest’ultimo trail il brutto tempo iniziava ad avanzare, e infatti una “tempesta” di sabbia ci ha sorpreso mentre eravamo di ritorno dallo Skyline Arch… Improvvisamente il vento si è alzato e ha sollevato la sabbia, non si vedeva più niente e ci siamo anche un pò spaventati, oltre ad esserci insabbiati tutti (compresa la macchina fotografica, che per fortuna ha retto). Poi ha iniziato a piovere e tuonare, quindi abbiamo deciso di lasciar perdere e tornare in albergo… Peccato ma torneremo ahah! Tornati in hotel avevamo la sabbia dappertutto e una doccia è stata proprio un toccasana! Quella sera abbiamo cenato alla Hacienda Messicana, proprio accanto al nostro motel, che dire, il cibo era delizioso, il miglior messicano mai assaggiato durante questa vacanza e ovviamente anche in Italia.

il 24/08 sveglia prestissimo e partenza destinazione Page passando ovviamente per la Monument Valley. Beh… la strada per arrivarci è davvero magnifica, ci è piaciuta molto e anche la Monument stessa, anche se non ci siamo sentiti di mettere alla prova le sospensioni della nostra Nissan Versa e farci tutti i View Point. Abbiamo provato ma dopo duecento metri di scossoni abbiamo desistito. Arriviamo a Page al Roadway Inn e lasciamo le cose in motel, prenotiamo l’escursione ad Antelope Canyon per il giorno seguente e ci dirigiamo verso Horseshoe Bend… spettacolo… per chi soffre di vertigini è una bella sfida, comunque battute a parte è davvero notevole. Poi abbiamo visitato il Lake Powell, che devo dire non ci ha tanto impressionato, invece è stata carina la visita al museo e alla diga di Glen, mio marito è ingegnere e se l’è goduta, ma anche a me è piaciuta. Se passate di lì cercate la guida “Curtis”, parla benissimo italiano ed è molto bravo e simpatico! Abbiamo cenato al Fiesta Mexicana ma non ci è piaciuto tantissimo nonostante le buone recensioni lette… chissà.

il 25/08 ci svegliamo, carichi per la visita all’Antelope e per la successiva partenza per il Grand Canyon, ma… pioggia a dirotto… escursione all’Antelope annullata! Ancora ogni tanto pensiamo all’occasione persa, che sfortuna… Viste anche le previsioni non buone, decidiamo di partire subito per il Grand Canyon, in modo da sfruttare tutto il tempo disponibile… siamo arrivati là sotto una pioggia torrenziale, tipo acqua a secchiate, e ovviamente non si vedeva niente, tutto bianco, il Canyon era pieno di nuvole. Abbiamo alloggiato al Maswick Lodge, la struttura è un pò vecchiotta, ma comunque dignitosa, non siamo stati male. Ci eravamo anche informati per passare una notte in più al GC (ne avevamo prenotate 2) ma oltre che venire a costare troppo, le previsioni davano brutto tutta la settimana purtroppo.

Il giorno dopo 26/08 è sempre brutto ma almeno non piove, infatti andiamo a prendere lo shuttle, con la speranza di vedre qualcosa. Aleggiava una certa mestizia fra tutti i turisti… poi pian piano le nuvole si dissolvono e si inizia a distinguere il Canyon… e ovviamente il morale nello shuttle cambia radicalmente, da silenzio tombale si passa a un vociare estasiato ehehe.. alla fine siamo riusciti a vedere il Grand Canyon per un paio d’ore, prima che ricominciasse di nuovo a piovere e tuonare. Condizioni che non ci hanno permesso di fare nemmeno qualche escursione a fondo valle, troppo pericolosa. Il pomeriggio siamo andati all’IMAX al National Geographic center a Tusayan… Personalmente noi ve lo sconsigliamo, non ne vale la pena, abbiamo visto un documentario piuttosto inutile sulla scoperta del Grand Canyon, è un filmato fatto apposta per gli americani, una storia molto romanzata con pochissime immagini “IMAX” del Grand Canyon, a noi non ha detto nulla.

Il 27/08 partenza prestissimo per Pasadena, avevamo programmato una tirata unica per avere un giorno in più da dedicare al Grand Canyon, anche se non è servito a molto purtroppo. Ovviamente è stato stancante ma fattibile, lo consigliamo. Abbiamo scelto Pasadena come base sia seguendo i consigli sul forum sia perchè qui viveva mio marito quindi ci sembrava proprio una buona base. Cittadina carina, tranquilla, non troppo distante da L.A., si è rivelata un’ottima scelta. Abbiamo alloggiato al Saga Motor Hotel, non male, da consigliare. Invece per chi ama la cucina messicana stranconsigliamo il ristorante ElPortal sempre a Pasadena, veramente ottimo, in tutte le sere che siamo stati a Pasadena abbiamo sempre mangiato lì, ottimo veramente.

Il 28/08 inizia il nostro vero primo giorno a L.A. Nel complesso non è che ci abbia detto molto, ma del resto io non sono una amante del cinema e dello shopping, mio marito ci era già stato e sapevamo cosa aspettarci. La cosa che ci è piaciuta di più è stato il Griffith Observatory, è stato bello anche passeggiare a Malibu e a Venice Beach ma dopo la natura e i paesaggi dello Utah ci è sembrato tutto molto “artificiale”, nulla di che. A Beverly Hills abbiamo assaggiato un ice-cream (non “gelato”) fatto al momento con l’azoto liquido, l’Ice-Cream Lab. Se passate da là vale la pena di provarlo, non male, se non altro per la scena.

Il 29/08 siamo andati a visitare il JPL, un centro della NASA in cui ha lavorato mio marito, ci teneva a farmi vedere questo centro che in parte è aperto alle visite pubbliche previa prenotazione, ci sono i modelli di Opportunity, Spirit, della sonda Cassini ecc. Segnaliamo anche il California Science Center, museo sulla scienza interessante soprattutto perché è presente uno degli originali Space Shuttle.

Il 30/08 è stato il giorno della partenza, l’abbiamo concluso in grande mangiando una ottima pizza, che non ha nulla da invidiare alle pizzerie italiane, al Settebello, sempre a Pasadena.

Tirando le somme è stato un viaggio memorabile… un secondo viaggio di nozze che possiamo dire essere stato più bello anche del primo (bellissimo, anche se opposto, alle Maldive). Rientrati abbiamo subito sentito la mancanza degli USA e già progettiamo altri viaggi e itinerari… speriamo il prima possibile!

 

Francesca & Marco


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