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Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
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Finalmente il Myanmar

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7 Novembre 2012
Voliamo con Air Qatar, ottima compagnia, sedili spaziosi e hostess gentilissime oltre che carine!
Facciamo una sosta a Doha in Qatar, 2 ore di relax per le gambe, e poi si riparte per Yangoon, in tutto sono 12 ore di volo.

8 Novembre
Arriviamo a Yangon (Rangon) ex capitale, alle 7 del mattino ora locale.
Incontro con la guida birmana, un ragazzo di 25 anni che parla molto bene l’italiano, semplicemente delizioso per cortesia, educazione e organizzazione.
In albergo, Hotel Chatrium, lasciamo solo le valigie perché è presto e le camere non sono pronte! Ci tuffiamo subito nel traffico caotico di Yangon…e meno male che qui sono vietati i motorini!!!!
Una passeggiata sul Lago Kandawagyi ci inizia alle meraviglie della natura birmana, canoe scivolano lente sull’acqua, una cartolina!
Dopodichè passiamo all’affollatissimo mercato Bayoke Aung san Market e la differenza è shoccante!!!
Finalmente possiamo tornare in albergo per una doccia e un riposino, poi ci aspetta la splendida Swedagon Paya, la pagoda più grande e ricca del paese. E’ incredibile lo sfarzo di oro e pietre preziose!!!
Giriamo tra Buddha e stupe, naturalmente a piedi nudi come tutti i templi e pagode che visiteremo. Tutti col naso all’insù fino a perdersi tra templi piccoli e grandi,monaci, fedeli…. finchè non è il tramonto e la sera….e tutto acquista il colore dell’oro!Peccato essere tanto stanchi da non godere appieno dello spettacolo!

9 novembre
Partenza alle 7,30 per Bago, l’antica capitale, iniziano i lunghi spostamenti col pullman a cui ci dovremo abituare. Dopo 2 ore arriviamo a Bago, sosta per una colazione e si riparte per Kyaithtyio ( impronunciabile!)
La mèta è la Roccia D’Oro, uno dei luoghi simbolo della Birmania.
Arriviamo a Kimpum dove termina la strada asfaltata ed inizia l’avventura!
Tutti ammassati sul cassone di camion aperti, su panche strettissime, praticamente ci si siede sulle ginocchia del malcapitato dietro!
Questi camion salgono velocemente per i tornanti ed è uno spasso tenersi uno con l’altro!! Ora capiamo perché ci fanno stare così stretti!!
Ero un po’ preoccupata per questo passaggio, e invece mi sono divertita un sacco.
Ma non finisce qui, dove si fermano i camion, inizia la salita a piedi, 40 minuti sotto il sole cocente, e per chi non ha un buon allenamento è impossibile arrivare in cima!E’ qui che entrano in scena i portatori che a gruppi di 4 si mettono sulle spalle 2 bastoni di bambù con un sedile in mezzo e ballonzolando ci portano su!
E’ imbarazzante e sembra di approfittare di questi ragazzi che sudano copiosamente, ma la guida ci spiega che è l’unico loro mezzo di sostentamento, cerchiamo di ripagarli con una buona mancia!
Una distesa di marmi e mattonelle colorate portano alla grande Roccia D’Oro, un grande masso alto 6 metri che sembra sospeso nel vuoto. Tutto ricoperto d’oro è attorniato da fedeli che portano le offerte per i loro voti.
Lo spettacolo vale veramente la fatica fatta per arrivare fino a lì!
Dopo aver scattato mille foto, si scende col tramonto e si rifà la stessa trafila, prima portatori, poi camion, poi pullman fino all’albergo Mountain View!
Spartano ma pulito.

10 Novembre
La mattina visitiamo la cittadina di Bago, la Pagoda con Buddha sdraiato, lungo 55 metri e alto 16!!!! Qui per fotografare si pagano 3 €.
A 2 Kilometri dal centro troviamo 4 Buddha giganteschi messi di spalle ai 4 punti cardinali, alti 30 metri!!!!
Si riparte per la visita al cimitero di guerra, dove sono sepolti 27.000 soldati alleati e birmani morti nella Seconda Guerra Mondiale contro i giapponesi.
Arriviamo all’aeroporto di Yangon per un volo interno per Heho, da lì proseguiremo per Pindaya.
I voli interni non sono mai puntuali, ritardi da ½ ora a 2 ore sono la regola, bisogna rassegnarsi!
D’altra parte sono inevitabili visto che per fare 40 kilometri ci vorrebbero 10 ore di pullman.
Si dorme all’Hotel Conqueror.

11 Novembre
La mattina visitiamo le Grotte del Buddha, una lunga scalinata con 200 scalini per chi vuole andare a piedi, altrimenti c’è un comodo ascensore.
All’interno delle grotte, molto suggestive, ci sono 8094 statue di Buddha, in lacca, teak, mattoni, stucco e marmo! C’è da perdersi e stupirsi!!
Nel pomeriggio arriviamo finalmente al Lago Inle! Paesaggio incantevole, sull’acqua scivolano le piroghe con gli uomini che remano con una gamba, finalmente li vedo dal vero!
Navighiamo sul lago con una piroga per 5, all’intorno un paesaggio evanescente!
Bellissima la navigazione, bellissimo incontrare le piroghe di birmani con l’ombrellino per ripararsi da sole, che salutano sorridenti! È un labirinto di acqua e canali, e orti galleggianti, palafitte dove si può vedere come vivono gli abitanti.
Assistiamo dalla piroga ad un bellissimo tramonto!
L’hotel Myanmar Treasure Inle è un susseguirsi di palafitte nel lago ed è bellissimo arrivarci di sera e vederlo tutto illuminato, come è bellissimo vedere l’alba dal terrazzo della palafitta, la nebbiolina avvolge tutto il paesaggio che è semplicemente incantevole, lentamente si aprono i fiori di loto sotto ai miei occhi, e vorrei fermare il tempo!

12 Novembre
Mattino ancora in navigazione sulle piroghe, per visitare fabbriche d’argento e di stoffe fatte col filo di loto, tutte su palafitte.
Vediamo anche le donne del popolo Padaung, chiamate donne giraffa, con gli anelli intorno al collo, un supplizio per noi incomprensibile! 25 anelli di ottone che pesano fino a 30 chili e allungano il collo dalle spalle fino a 30 cm. Iniziano da bambine a 5 anni e ogni 2 anni aggiungono un anello! Vittime di un ideale di bellezza assurdo e terribile!
Altro volo interno per Mandalay, dove dormiamo all’Hotel Ayarwaddy River View.

13 Novembre
Si parte per la “Città Immortale” di Amarapura, visitiamo il Monastero dei Fanciulli dove vivono più di 700 bambini e ragazzi. Assistiamo in rigoroso silenzio alla processione dei monaci per prendere il cibo, e alla distribuzione di cibo ai poveri.
E’ incredibile ed emozionante vedere tanti bambini e ragazzi tutti rasati a zero e col loro mantello rosso (bianco per i più piccoli appena arrivati) drappeggiato intorno al corpo. Qui si tratta di bambini poveri che hanno conosciuto la fame e la miseria, i soprusi e la violenza prima di arrivare in questo rifugio di pace.
Guardare i loro sguardi finalmente sereni è commovente.
Si respira profondamente la spiritualità del luogo sacro.
Torniamo per una escursione in battello sull’Irrawaddy fino a Mingun, dove visitiamo la gigantesca Pagoda Incompiuta e la campana più grande del mondo, pesa 90 tonnellate.
Proseguiamo per il ponte di assi di legno teak ad U Bein, anche questo ha il primato del più lungo del mondo di questo genere.

14 Novembre
Partiamo per le colline e ci facciamo più di 2 ore di strada in salita che corre tra giardini, frutteti e orti, colori dal rosso al verde al giallo!
Arriviamo a Maymyo, ed a bordo di calessi ammiriamo le case di mattoni e legno in stile inglese. Nel pomeriggio passeggiata nella foresta pluviale con relativa cascata….peccato che ci bagniamo zuppi per la pioggia!!!
Dormiamo all’Hotel Atwinunity Maymyo.

15 Novembre
Si torna a Mandalay dove visitiamo ancora la città e il mercato, poi in aereporto per il volo per Bagan.
Dormiamo all’Amazing Bagan Hotel

16 Novembre
Giornata dedicata alla visita di questa stupefacente località. Lungo tutta la riva del fiume Irrawaddy si stendono circa 5000 edifici, monasteri, templi e pagode immersi nella vegetazione, è un’altra emozione fortissima salire per una scala ripidissima fino al più alto tempio e girare lo sguardo sulla distesa a perdita d’occhio di infinite pagode, stupa e templi di mattoni rossi e guglie dorate che cambiano colore a seconda della luce del sole! Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco.
E’ un posto stupefacente, passeggiamo per le stradine sterrate, passando da un tempio all’altro, questo posto rappresenta il massimo splendore dell’arte e della cultura birmana. Solo questo vale tutto il viaggio!!
La sera cena in costume, tutti vestiti con le lunghe gonne birmane comprate alle bancarelle, e fiori di frangipane fra i capelli, gentilmente raccolti in giardino dalle cameriere.

17 Novembre
Visitiamo il villaggio di una comunità di contadini birmani, offriamo loro una giornata d’acqua per tutto il villaggio, che loro devono attingere ad un pozzo ma pagare al governo.
E’ un villaggio povero ma dignitoso, ogni persona ha il suo compito, c’è chi fila il cotone, chi setaccia i semi, chi si occupa del bestiame e chi dell’orto, chi prepara da mangiare sul fuoco acceso nell’aia. Tutto questo avviene con i bambini che giocano festosi e bellissimi nella loro innocenza e semplicità!
Torniamo in aeroporto per il volo interno a Yangon, nel frattempo veniamo a sapere che il nostro Hotel Chatrium è stato completamente requisito dallo staff di Obama che verrà lunedì in visita alla capitale a per incontrare Aung San Suu Kyi.
Chissà magari Obama ha dormito nel mio letto!!!
L’albergo stesso però ci ha trovato una sistemazione ancora migliore: l’Hotel Park Royal.

18 Novembre
Si torna a casa….all’alba delle 4 partiamo in pullman per l’aereoporto e vediamo i birmani che fanno Thai Chy lungo le rive del fiume, i monaci bambini che passano di casa in casa a prendere il cibo e inizia la malinconia di lasciare questo popolo e questa terra.
I saluti con la guida sono commoventi per tutti noi, è stato un ragazzo generoso e attento ad ogni nostro desiderio! Lui ci ha chiesto di parlare bene del suo paese e di portare amici a visitarlo. I turisti per loro, sono la finestra sul mondo, sono ossigeno perché creano posti di lavoro e danno soprattutto ai giovani la possibilità di scoprire nuove professionalità, non sono più limitati a fare camerieri e lavapiatti.
Spero con questo diario di aver trasmesso quanto è bella e generosa questa terra e i suoi abitanti, e se avrò convinto anche solo 1 persona a partire sarò contenta.

Notizie utili:
La moneta accettata è sia il Dollaro che l’Euro: 1 € vale 1000 Kyatt
Per telefonare ci sono le schede Sim da 20 dollari che servono per parlare circa 20 minuti, gli sms né partono né arrivano. E’ la maniera più economica per telefonare, dall’ albergo costa carissimo.
In parecchi albergi c’è la connessione WiFi gratuita, molto lenta ma si riesce ad inviare qualche e-mail.
Le mance sono bene accette da tutti, e per loro 2000 Kyatt sono una cifra mentre per noi sono 2 €
Il mangiare è sano e un po’ monotono, riso-pollo-pesce-verdure-frutta. Nessuno di noi ha mai avuto disturbi digestivi.
Portatevi le medicine, là sono difficili da trovare.
Se volete portate profumini, rossetti, smalti alle ragazze, matite, colori e sapone ai ragazzi, noi abbiamo dato tutto alla guida e lui le distribuiva dove sapeva che sarebbero stati più utili.


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