14 dicembre
In tarda mattinata partenza per Loikaw, la capitale dello stato di Kayah, uno degli stati più piccoli del Myanmar dove fino al 2012 era proibito l’ accesso agli stranieri a causa dei continui scontri tra il governo e i vari gruppi etnici che volevano l’ indipendenza. Il principale gruppo etnico è il kayah che ha tra i sottogruppi i kayan (noti comunemente come padaung) con le loro famose donne dal collo lungo. Attraversiamo una splendida campagna incontaminata e giungiamo in città. Sosta in hotel, il Famous, non dei migliori ma accettabile, e con la sorpresa di trovare un albero di Natale e un presepe nella Hall!
Pranziamo in un tipico ristorante e poi raggiungiamo il villaggio di Pemsong, nella comunità di Pan Pet per incontrare le famiglie locali e conoscere il loro stile di vita.
Tanti bambini ci circondano e poi, entrati in una casa, tra polli, un maiale nero chiuso in un recinto, nell’ aia mi accingo, o meglio tento, di pigiare in un mortaio di pietra i chicchi di riso per produrre farina, con un enorme e pesante pestello in legno che una donna usa con grande abilità. Io e Bianca ci proviamo….con scadente risultato…
La giornata continua nel villaggio di Rang Ku, con l’incontro con le famose “signore Padaung” (Padaung=collo di rame), meglio conosciute come “donne giraffa” ma io preferisco il termine “dal collo lungo”….…
LE “SIGNORE PADAUNG”
Quelle che si vedevano in altre parti del Myanmar sono state costrette a emigrare in cerca di guadagno, grazie alla fama che il loro aspetto così singolare raccoglieva tra i turisti. In sostanza, fungono da specchietto per allodole per attrarre compratori nei negozi di souvenir e artigianato locale prendono uno stipendio dai proprietari. Ma nel villaggio di Rang Ku sembra una situazione diversa in quanto non si è assaliti dai venditori di souvenir che in modo discreto aspettano i clienti. Una volta gli anelli al collo erano il destino di tutte le donne Padaung, quasi una condanna a vita…. Oggi tocca solo ad alcune “prescelte”.
Il primo anello viene posto all’età di 5-6 anni, poi ogni anno se ne aggiunge uno fino ad un massimo di 25-26 e un peso totale di 6 kg. L’apposizione degli anelli non provoca, come potrebbe sembrare a prima vista, un innalzamento del mento. In realtà sono la clavicola e la scapola ad abbassarsi. Comunque sia, l’effetto è quello allungare il collo a dismisura.
Qui gentilezza e sorrisi sono davvero di casa e ci hanno fanno sentire non turisti ma ospiti graditi. Infatti ci accoglie nella sua misera ma dignitosa casa Daw Muu Than, un‘ arzilla e simpatica “signora” che è quasi una vedette e che ben si presta a raccontarsi e a rispondere alle nostra domande anche grazie ad una interprete in quanto qui si parla una lingua diversa dal birmano.
Il marito è uno sciamano! Ma che dire della sua gentilezza quando presentandomi e chiedendole quanti anni mi dava mi dice: 50!!!! Ma poi argutamente presentandole Bianca chiede se è mia figlia!!!! Che cara! Mi avvicino, l’ abbraccio e le bacio la mano!
Poi si fa una grattatina con un apposito attrezzo appuntito che inserisce tra gli anelli e il collo…
Un bel ricordo….Veniamo salutati da un’ esibizione di danza effettuata da donne del luogo.
Prima di tornare in hotel passiamo per il lago Naung Tung, molto suggestivo al tramonto, e lungo la riva vediamo dei ragazzi con due elefanti…così in giro come si fa con un cagnolino….. e tre bambini adorabili, due femminucce con già al collo i cerchi dorati ed un maschietto con un’ aria birichina.
Il più famoso punto di riferimento religioso di Loikaw è la bizzarra Pagoda Taung-kwe, costruita scenograficamente su un promontorio roccioso che domina il lato sud del centro città. Forse è la costruzione religiosa più stravagante del Myanmar, con una serie di strati di rocce costellati da decine di stupa dorati e santuari colorati, i il tutto collegato da scalinate tortuose e passerelle aeree. Abbastanza kitsch per i miei gusti!
Cena in ristorante. Domani trasferimento in aereo a Yangon.
15 dicembre
YANGON
Ultimo giorno in Myanmar.
Sveglia quasi all’ alba…..Il nostro aereo per Yangon parte alle 8.30…Lungo la strada davanti all’ hotel sfilano monaci per la questua mattutina.
L’ aeroporto di Loikaw è molto modesto eppure fino a qualche tempo fa era il migliore del Myanmar! In attesa dell’ imbarco assistiamo all’ arrivo di una personalità religiosa con tanta gente ad attenderlo con due fastosi ombrelli processionali.
Dopo poco più di un ora arriviamo a Yangon.
Sosta in Hotel, lo stesso favoloso del primo giorno e poi visita all’ Elefante Bianco, che direi è più rosa…
Per risollevarci andiamo alla gioielleria e negozio souvenir MIN THIHA, uno dei gioiellieri più seri, forte di un’esperienza familiare di quasi 15 anni.
Si contratta poi si spuntano 584 dollari con aggiunta-regalo di un’ arpa birmana in miniatura e un CD di musica locale.
Torniamo per il pranzo in Hotel, poi andiamo in giro per gironzolare nella zona che ospita il:
IL MERCATO DI BOGYOKE
Il mercato è stato istituito negli anni 1994-1995, da quando il Myanmar ha iniziato ad aprire relazioni commerciali con molti altri paesi. Ci sono tanti piccoli negozi di pochi metri quadrati ma anche alcuni di una certa importanza e vi si trovano prodotti molto diversi, adatti alle preferenze e alle condizioni economiche dei clienti; ovviamente non mancano i negozi di abbigliamento. Alcuni negozi di antiquariato vendono vecchie monete, banconote, francobolli. La nuova ala del mercato ospita negozi che vendono medicine, generi alimentari, indumenti e merci straniere. Il mercato è anche noto per i suoi cambiavalute del mercato nero.. Numerosissimi i punti vendita di street-food.
Questo mercato è il più grande centro commerciale di pietre preziose in Myanmar e il loro prezzo varia da pochi dollari a migliaia di dollari.
Sul ponte pedonale in legno che attraversa i vecchi binari del treno, si trovano in vendita noodles, fritture ma anche parti di maiale (intestino, lingua, orecchie, ecc.), bolliti o fritti e poi conditi con salsa piccante al peperoncino.
Tornati all’ hotel abbiamo tempo per visitarlo in modo più approfondito. E’ proprio eccezionale!
Poi a cena, sempre abbondante e raffinata! Pesce da scegliere e cotto al momento come il primo giorno ma anche ottimo piatto di carne!
Arriva anche l’ anello che doveva essere rimpicciolito!
Domani altra levataccia….l’ aereo per Doha parte alle 7.50 ora locale!
16 dicembre
Arriviamo al’ aeroporto di Doha, uno dei più premiati del mondo, che è veramente magnifico e in attesa dell’ imbarco che avverrà tra circa 5 ore (sic), giriamo un po’ e troviamo un bar cha fa il caffè con miscela italiana della “ILLY”! Finalmente! Abbiamo il tempo di acquistare un modellino di un aereo della QATAR AIRWAYS e poi finalmente ci imbarchiamo!
Si parte alle 16.05 ora locale e atterriamo a Malpensa alla e 20.30 ora locale. Il nostro treno parte domani alle 15,25 quindi passeremo la notte all’ Hotel Moxy a pochi minuti dal Terminal 2. Cena minima in quanto la Qatar Airways ci ha sommerso di cibo, bevande e dolcini! Notte tranquilla anche se il fuso orario si fa sentire come anche il jet-leg!
17 dicembre
Partiamo con Italotreno alle 16.15 e arriviamo a Napoli alle 20 53. Metro e finalmente a casa! Un altro viaggio da raccontare!
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