Ero partita per Ios con qualche perplessità: dopo aver visitato negli ultimi 3 anni isole al di fuori delle rotte più battute, andare in un’isola molto commerciale e conosciuta soprattutto per la sua vita notturna giovanile mi lasciava un po’ dubbiosa. Tra l’altro avevo già avuto una brevissima esperienza a Ios nel 2005, durante la mia prima vacanza greca: arrivati per cena con l’aliscafo da Santorini, avevamo passato la notte in giro per i locali della Chora per poi rientrare a Santorini all’alba (ero giovane!). Ma, 14 anni dopo, quello che cerco da una vacanza su un’isola greca è ben diverso: relax, pace, natura, spiagge semideserte… avrei trovato tutto questo nell’isola della movida estrema?
VOLO E TRAGHETTO
Negli ultimi anni i prezzi dei voli per la Grecia sono cresciuti a dismisura; noi abbiamo prenotato a gennaio, ma erano già abbastanza alti. Il meglio che abbiamo trovato, per il periodo che ci interessava, è stato un volo per Santorini da Malpensa con Easyjet a 186 a testa, A/R, comprensivo di bagaglio da stiva, con partenza il 27 agosto e ritorno il 5 settembre (l’idea della partenza alle 7 del mattino, che implicava la levataccia a notte fonda, non ci faceva impazzire, ma pur di partire si chiude un occhio su questi dettagli). Da Santorini, isola che abbiamo già visitato più volte, ci saremmo poi spostati in traghetto in qualche altra isola delle Cicladi. Alla fine abbiamo optato per Ios più che altro per comodità, essendo l’isola più vicina a Santorini (solo 50 minuti di traghetto) e con molti collegamenti giornalieri: noi abbiamo prenotato con Golden Star Ferries, anche in questo caso per una mera questione di orari congeniali (14:30 all’andata, 13:05 al ritorno); il prezzo del traghetto, 60 euro a testa A/R, non era proprio a buon mercato, considerata la breve tratta di spostamento, ma era uguale tra tutte le compagnie, eccetto una che avevi i biglietti a 7 euro a tratta, ma con orari per noi decisamente scomodi.
ALLOGGI
Abbiamo prenotato tramite Booking uno studio da Spyros Place: 320 euro per 8 notti. Uno dei motivi per cui l’abbiamo scelto, oltre al buon prezzo e alle recensioni positive, è stato il fatto che aveva la colazione compresa nel prezzo. La scelta è stata decisamente buona: Spyros, il proprietario, è un signore gentile, che parla tra l’altro un perfetto italiano; ci è venuto a prendere al porto e ci ha riaccompagnato al ritorno. Lo studio era nel classico stile spartano degli studios greci, ma abbastanza spazioso (anche perché quello che ci è stato dato era in realtà da 3 persone). E, a parte qualche filo della corrente di troppo, la vista sul porto era spettacolare, soprattutto al tramonto.
La colazione veniva servita nella graziosa area comune: peccato la presenza massiccia di api e vespe… La seconda mattina sono stata punta, da allora ci siamo fatti portare (come già facevano altri) la colazione in camera.
Oltre che dalle vespe, però, a colazione venivamo presi da assalto da loro.
Non abbiamo mai capito bene quanti fossero, almeno una decina comunque!
Avendo l’aereo del rientro alla mattina, abbiamo passato l’ultima notte a Santorini: poiché in passato abbiamo sempre pernottato a Perissa e Kamari, stavolta abbiamo optato per Fira. Abbiamo soggiornato al Galatia Villas, in una zona un po’ defilata, ma con caldera raggiungibile in 10-15 minuti a piedi. Hotel carino, ha anche una piscina (come la maggior parte degli alloggi di Santorini, a dire il vero). Il costo di 63 euro a notte è tutto sommato buono per essere a Fira. Abbiamo avuto qualche contrattempo col pagamento (non ci accettava la carta di credito), senza capire bene se fosse colpa dell’hotel o di Booking (loro si rimbalzavano la questione) ma alla fine la prenotazione è stata mantenuta lo stesso.
E’ disponibile il transfer su prenotazione, ma a pagamento (25 euro dal porto, 20 per l’aeroporto).
SPOSTAMENTI
All’arrivo a Santorini abbiamo preso il taxi per raggiungere il porto. Ci aspettavamo di trovarne tantissimi fuori dall’aeroporto, invece abbiamo dovuto aspettare parecchio. Abbiamo poi condiviso il viaggio con un ragazzo Inglese; nonostante la distanza tra aeroporto e porto non sia grandissima, ci abbiamo messo una quarantina di minuti: la strada che scende verso il porto è un susseguirsi di curve e tornanti e parecchio trafficata. Abbiamo speso 60 euro, cioè 20 euro a testa (cifra probabilmente forfettaria inventata sul momento dal taxista).
Il nostro mezzo di trasporto preferito sulle isole greche, si sa, è lo scooter. Tramite il nostro padrone di casa a Ios abbiamo noleggiato quindi uno scooter 125 da George Rent Moto, che ha l’ufficio proprio quasi di fronte al porto. Nonostante lo sconto, non abbiamo speso pochissimo, 175 euro per 8 giorni, decisamente di più rispetto a quanto spendiamo solitamente sulle altre isole. Ma siamo a Ios e ci immaginavamo prezzi un po’ più alti. In ogni caso noleggiatori di auto e scooter non mancavano, direi anzi che ce ne sono davvero tanti. L’isola si presta bene per essere girata in scooter, non essendoci grandi montagne da scalare né essendo grandi le distanze (Manganari, che è l’estrema punta meridionale, dista una trentina di km). L’unico inconveniente dello scooter è il dover evitare gli sterrati… anche se noi non sempre rispettiamo questa regola! Alla fine della vacanza avevamo fatto 450 km… poco rispetto ad altre isole dove siamo stati, ma direi di tutto rispetto per Ios!
SOSTA A SANTORINI
Che dire di Santorini? E’ l’isola greca per eccellenza: tramonti da sogno, casette bianche, cupole azzurre.
Ci ho fatto due vacanze, ormai lontane (2005 e 2007) e una breve sosta nel 2012 andando e tornando da Naxos. L’ultima volta che ero stata a Fira era il 2007 e mi è sembrato che il quantitativo di gente sia cresciuto a dismisura (d’altronde nella caldera c’erano “parcheggiate” almeno 4 navi da crociera). I prezzi di locali e ristoranti vista caldera sono alle stelle, ma basta spostarsi di qualche via più internamente per ritrovare la cara vecchia taverna greca a buon mercato (consiglio in proposito taverna Simos a Firostefani). L’aeroporto è prossimo all’implosione, ma sono in atto lavori di ampliamento che dovrebbero concludersi nel 2021; la strada per raggiungere il porto, che già di per sé non è bellissima essendo stretta e un susseguirsi di tornanti, era congestionata come la circonvallazione di Milano all’ora di punta. Ma, nonostante tutto, resta una delle isole del mio cuore, sarà forse perché è la prima isola greca dove son stata nel 2005… e da allora non ho più saltato un anno nelle isole greche.
CLIMA E AMBIENTE
Ios è la classica isola cicladica: casette bianche ricoperte di bouganville dai colori accesi, chiese con cupole azzurre, brulla, ventosa. Noi tutto sommato siamo stati abbastanza fortunati col meltemi (che quest’anno ci ha dato dentro parecchio, da quel che ho letto) solo per due giorni è stato un po’ fastidioso, per il resto ventilazione gradevole. Il sole non è praticamente mai mancato, salvo qualche nuvola che si addensava nella zona interna collinare (l’isola supera i 700 metri). Il mare è ovunque splendido; prevalgono le spiagge sabbiose, ma si trovano anche rocce e sassi, che io preferisco decisamente. Nonostante sia piena di turisti, anche a inizio settembre, il fascino non le manca proprio.
VILLAGGI PRINCIPALI
Ios ha poco più di 2000 abitanti stanziali, la maggior parte concentrati tra la Chora e Yalos.
Chora
Classica Chora cicladica: case bianche, bouganville colorate e un dedalo di viuzze e vicoletti con gatti che dormono qua e là. Di giorno è un posto tranquillo e suggestivo dove passeggiare, dando uno sguardo ai vari negozi di souvenir.
La sera, ma soprattutto la notte, diventa il fulcro nevralgico della movida (e della devastazione): ma questo lo si intuisce anche di giorno, guardando le insegne e le pubblicità dei locali.
Yalos (Ormos)
La zona del porto. A differenza di Santorini, dove il porto è davvero quasi invivibile, a Ios è un posto piacevole dove stare.
Mylopotas
Zona perlopiù a vocazione fortemente turistica.
Psathy
Più che un villaggio, un piccolo gruppo di case.
TAVERNE
In zona porto buona, senza troppe pretese, la Taverna Sousana’s; il menù però, a mio avviso, era un po’ limitato.
In zona Koumbara molto buona la taverna a conduzione famigliare Polydoro: abbiamo notato che era molto frequentata anche da gente del posto e piena, con tavoli riservati.
Nella Chora, invece, consigliata The Nest, con porzioni abbondantissime.
In tutti i casi abbiamo speso tra i 27 e i 35 euro in due.
SPIAGGE
A Ios ci sono parecchie spiagge, la gran parte di esse sabbiose (purtroppo per me che prediligo di gran lunga sassi e rocce); alcune sono facilmente raggiungibili, ad altre vi si arriva solo tramite sterrati consigliati solo a quad e fuoristrada; ad altre ancora vi si arriva solo via mare. L’acqua è fantastica più o meno ovunque.
Mylopotas
La spiaggia più famosa di Ios: una distesa di sabbia, con ombrelloni, con alle spalle bar e locali. Non è molto il nostro genere quindi non ci siamo mai fermati. Però se vi piace il genere è bella, nulla da dire.
Manganari
In quanto a fama, subito dopo Mylopotas arriva a Manganari. Separata dalla Chora da 30 km di curve, su e giù per le colline sferzate dal meltemi (in alcuni punti mantenere l’equilibrio è quasi critico). Ma quando arrivi, vieni decisamente ripagato della fatica: il mare è di un azzurro che sembra irreale.
La spiaggia centrale è organizzata con taverna e ombrelloni, ma ci sono spiagge e calette laterali decisamente più intime, con le tamerici che permettono anche di godersi un po’ di relax all’ombra.
Decisamente da non perdere, insomma; anzi, magari da andarci anche più volte, nonostante la distanza.
Kalamos e Plakes
In direzione Manganari, all’altezza del monastero di Kalamo, parte la deviazione per le spiagge di Kalamos e Plakes. La strada diventa ben presto sterrata, se siete un po’ temerari e stando ovviamente molto attenti è fattibile anche da fare in scooter. La probabilità di avere le spiagge tutte per sé da queste parti è davvero molto alta. Da evitare nei giorni di forte meltemi. Non ci sono bar, taverne, ombrelloni. Solo la pace.
Psathy
Sullo stesso versante di Kalamos, ma molto più facilmente raggiungibile (e anche un po’ meno scenografica). Anche qui attenzione al meltemi.
Agia Theodoti
Una spiaggia graziosa, anch’essa però un po’ esposta nei giorni di vento. Dalla Chora si raggiunge abbastanza in fretta.
Loretzena
La strada che va a nord-ovest finisce in questa spiaggia non attrezzata; un altro angolo di pace con bellissimo mare. Peccato manchi del tutto un po’ di ombra.
Kumbara
Piccola spiaggia attrezzata vicina ad un istmo.
Tzamaria
Una delle mie preferite: prima di tutto perché non è sabbiosa ma ciottolosa; e nonostante la vicinanza a Yialos è un angolo di pace, con una bellissima vista sulla baia del porto. E’ ben presto diventata la nostra meta quotidiana di fine giornata.
Yalos
Lunga (ma abbastanza stretta) spiaggia sabbiosa, attrezzata con ombrelloni, lettini, campo da beach-volley… ma volendo ci si può anche posizionare sotto una delle tamerici. Alle sue spalle bar e taverne; perfetta per famiglie.
Valmas
Si raggiunge a piedi, o dal sentiero che parte dalla chiesa di Agia Irini vicino al porto, o dalla Chora scendendo prima per un pezzo di strada sterrata. Noi abbiamo optato per la prima opzione, anche se devo dire che il sentiero è un po’fantasioso e la prima volta abbiamo fatto un po’ di fatica a trovarlo.
Una stretta spiaggetta, in parte ombreggiata, con un mare fantastico, in un angolo di pace. Cosa volere di più?
Vi sono poi le spiagge dell’estremo nord, come Plakoto, dove non siamo andati: tra sterrati e meltemi non credo fossero una buona scelta.
Mi è spiaciuto, invece, perdermi le spiagge della costa sud-occidentale: sin dal primo giorno di vacanza avevamo adocchiato una possibile escursione in barca con Dream Boat, che ci avrebbe proprio portato in queste spiagge, ma durante la nostra permanenza la barca non è mai salpata, non abbiamo capito se per il vento o altro. Peccato. (il prezzo in ogni caso non sarebbe stato proprio economico, 50 euro a testa per 4-5 ore di gita, ma con pranzo sulla barca compreso).
COSA VEDERE E COSA FARE
Vedere il tramonto
Sarà banale, ma nelle isole greche, e in particolare nelle Cicladi, andare a vedere il tramonto è una delle attività “da fare”. E Ios non è da meno, anzi offre dei tramonti davvero molto belli.
Si può andare in zona Koumbara per vedere il sole “cadere” direttamente in mare (non per niente proprio lì sorge un locale, Pathos, famoso per i suoi aperitivi all’ora del tramonto, con tanto di musica ad effetto al momento del calar del sole).
O qualsiasi punto un po’ in altura, per avere una visuale a più ampio spettro.
Chiesa di Panagia Gremiotissa
Questa chiesa, insieme ad altre più piccole cappelle, sorge nel punto più alto della Chora, infatti, molti ci vanno per guardare il tramonto. Ma indipendente dall’ora in cui ci andrete, la vista sarà spettacolare (e molto probabilmente troverete vento forte).
Tomba di Omero
Anche se non sappiamo con certezza se sia realmente esistito, la leggenda narra che nella zona settentrionale di Ios ci sia la tomba di Omero. Una gita per vedere questo luogo “mitologico” è praticamente d’obbligo. Ovviamente non aspettatevi nulla di che, ma è un modo come un altro per addentrarsi in una delle zone più selvagge dell’isola.
Sito archeologico di Skarkos
Abbiamo sempre rimandato la visita a questo sito archeologico, riducendoci ad andare l’ultimo giorno… per scoprire che il martedì era giorno di chiusura! E va beh, ci siamo accontentati di vederlo da lontano…
Monastero di Kalamos
Lungo la strada per Manganari, al bivio per la spiaggia di Kalamos. Quando ci siamo fermati noi non si poteva entrare all’interno della chiesa, ma solo nel cortile. Di un bianco accecante.
Rovine del paleokastro
Sulla strada per Psathy sorgono le rovine di questo castello, raggiungibili in pochi minuti a piedi dalla strada principale percorrendo un sentiero lastricato. Del castello resta ben poco, ma c’è una bella vista. C’è anche una piccola cappella e quando ci siamo stati noi credo stessero smontando le rimanenze di una festa.
Teatro di Osisseas Elytis
A pochissimi minuti dalla Chora sorge questo anfiteatro, che pur essendo nuovo sembra essere un resto del passato. Anche in questo caso la vista è spettacolare.
Festa di Agios Ioannis
E’ una delle feste più importanti dell’isola; in teoria sarebbe il 29 agosto, ma non so per quale motivo quest’anno si è tenuta il 28 sera. Il nostro padrone di casa ci ha detto che era un evento da non perdere e quindi ci siamo fatti questi 16 km in scooter di sera, con la nostra felpettina (per fortuna che quella sera non c’era vento!), per raggiungere una delle due feste: abbiamo optato per quella al monastero di Psathi; l’alternativa era quella al monastero di Kalamos, ma la strada da fare sarebbe stata di più. In che cosa consiste la festa? Beh c’è musica, si mangia e si beve… ammetto però che non ci siamo fermati molto, avevamo già cenato e siamo andati più che altro per curiosità. C’era davvero tanta gente però, tra gli isolani è molto sentita: uno spaccato di vita su Ios.
Ero partita per Ios perplessa e prevenuta, ma mi sono davvero dovuta ricredere: ho trovato un’isola dall’incredibile fascino cicladico, con un mare splendido e angoli ancora incontaminati. Che nonostante la movida estrema riesce ancora ad offrire scorci autentici. Come questo.
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