Quantcast
Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
Viewing all articles
Browse latest Browse all 574

Amburgo, Lubecca e Travemunde: nel nord della Germania

$
0
0

A dicembre ogni anno andiamo in una città europea per vivere l’atmosfera natalizia e girare nelle città addobbate con i classici mercatini di Natale. La prima meta sarebbe Vienna, ma non troviamo voli e prezzi decenti, quindi ci orientiamo per la quarta volta (dopo Berlino, Dusseldorf, con Colonia, e Norimberga) sulla Germania. Il volo per Amburgo con Ryanair costa pochissimo e allora decidiamo di vistare la parte settentrionale della Germania con l’intento di aggiungere anche una giornata a Lubecca, cittadina a meno di un’oretta da Amburgo.

La partenza è il giorno di Santo Stefano, nel pomeriggio dall’aeroporto di Bergamo. La festività riduce un po’ il movimento e le persone presenti nello scalo low cost lombardo di solito sempre super affollato di gente ad ogni ora. Il volo è leggermente in ritardo e arriviamo poco dopo le 17.30 ad Amburgo. Non fa freddissimo (come si poteva temere a fine dicembre), però c’è molta nebbia e piovviggina. L’aeroporto di Amburgo è molto moderno e ben collegato con il centro della città. E’ raggiunto dalla linea S1 della metropolitana che arriva direttamente al terminal 1. I biglietti si fanno facilmente alle tante macchinette multilingue che sono in ogni stazione o fermata di bus e metro. In Germania c’è molta attenzione alle famiglie e anche per i trasporti esiste un biglietto familiare che copre due adulti e fino a tre figli al costo di 12 euro per tutto il giorno su tutti i mezzi di tutte le zone della città di Amburgo, aeroporto compreso. Con una sola corsa in più lo avremmo ammortizzato pur arrivando nel tardo pomeriggio il primo giorno e naturalmente poi lo useremo in tutti i quattro giorni della vacanza.

Dopo aver fatto rapidamente il nostro biglietto familiare prendiamo la S1 che arriverebbe a circa 600 metri dall’hotel, ma vista la pioggia decidiamo di cambiare a Wandsbeker Chaussee e prendere la linea U1, che ci porta, scendendo a Lohmühlenstraße proprio davanti al nostro hotel. In una mezz’oretta arriviamo a destinazione. L’hotel che abbiamo scelto è il Novotel Suites Hamburg City, preso con una offertissima molto vantaggiosa un mesetto prima che proponeva la colazione gratuita e sostanzialmente 3 notti al prezzo di 2 anche se avevano richiesto il pagamento immediato senza la possibilità di cancellare.

L’hotel è vicinissimo alla metro U1 e con quattro fermate si è in centro. Comodo, come detto, anche da e per l’aeroporto. O si arriva direttamente con la S1 a 600 metri oppure con un cambio si arriva appena sotto l’hotel. Vicino anche alla stazione centrale dei treni che si raggiunge in 15 minuti a piedi o con una fermata di metro. La zona però non è delle migliori, non c’è molto attorno. Camera molto spaziosa anche per tre persone. Buona pulizia. Buona connessione in wi-fi. Colazione nella media, servita a lato della reception, dopo le 8.30 si trova sempre coda e bisogna aspettare che si liberi un tavolo, ma noi, essendo sempre piuttosto mattinieri non abbiamo mai avuto grandi problemi, al limite vedevamo le altre persone aspettare che noi finissimo.

Sistemiamo le nostre poche cose, essendoci ormai ampiamente abituati a viaggiare con il solo bagaglio a mano e cerchiamo qualche ristorante per andare a cenare e obiettivamente il primo impatto con la città di Amburgo, o meglio con la zona di St. George che ospita l’hotel non è stato per nulla positivo. Tutto attorno, complice probabilmente il giorno festivo, è quasi tutto chiuso tranne pochi locali arabi o turchi. Un paio di pizzerie e ristoranti italiani che mi ero segnato sono chiuse per ferie fino all’anno nuovo. Le poche persone che si incrociano non hanno un aspetto propriamente raccomandabile e intanto continua a piovigginare con anche un po’ di vento che si alza. Dopo aver vagato per oltre mezz’ora (col senno di poi sarebbe stato meglio andare direttamente in pieno centro a cercare qualcosa per mangiare) troviamo una specie di pub aperto con un menu esposto che propone sia cucina tedesca che pizze e hamburger con prezzi piuttosto ragionevoli. Entriamo quasi per disperazione più che per convinzione e tutto sommato ci troviamo piuttosto bene e riusciamo a cenare.

Rathaus Amburgo 04

Prima di rientrare in hotel vogliamo fare un giro nel centro della città. Con la metro da dove siamo arrivati camminando sono solo altre due fermate di U1 e scendiamo proprio nella zona della Rathausmarkt, la piazza del Municipio e finalmente troviamo una parte della città colorata, pulita e affollata di gente, sembra un altro mondo rispetto a quello che avevamo attorno solo a poco più di un chilometro di distanza.

La piazza è completamente occupata dalle casette di legno del Mercatino di Natale, che però ha chiuso ufficialmente la vigilia di Natale e quindi solo alcune sono attive, altre le stanno smantellando, guardiamo l’imponente palazzo del Rathaus il Municipio con il suo campanile, molto elegante risalta perfettamente anche nella nebbia che ancora avvolge la città. Facciamo poche decine di metri e si arriva nel lungo fiume nel quartiere del Jungfernstieg, la zona più bella e elegante della città. Qua ci sono ancora i mercatini di Natale che propongono nel tanti piccoli gazebi bianchi prodotti artigianali e cibo di ogni genere. C’è ancora tanta gente che non teme la pioggia e il freddo e in molti stanno anche mangiando nei tavolini all’aperto. Completiamo il giro dei mercatini poi torniamo verso la piazza principale e riprendiamo la metro U1 che in quattro fermate ci riporta al nostro hotel.

Per la mattina del 27 dicembre il programma è già stabilito da tempo. Avevamo prenotato on line molto tempo prima, anche rischiando di non trovare più posto e prendendo quindi una delle ultime prenotazioni disponibili la visita al museo Miniatur Wunderland, una sorta di mondo in miniatura, con plastici e realizzazioni che si muovono. Il nostro ingresso ci permette di entrare tra le 9.30 e le 10.30, quindi possiamo prendercela abbastanza comoda sia per fare colazione che per arrivare nella zona del museo, che è nella parte storica della città. Per arrivare al Miniatur Wunderland prendiamo la U1 davanti all’hotel e poi cambiando in stazione centrale (dopo una fermata) prendiamo la U3 fino a Baumwall, scendendo proprio di fronte ad uno dei palazzi più belli di Amburgo, l’Elbphilharmonie, la sala da concerto più grande di tutta la Germania e una delle più belle (anche come acustica) di tutto il mondo. Purtroppo la nebbia sempre presente, non ci lascia ammirare la costruzione come avremmo voluto. Per fortuna non piove e possiamo comunque fare anche un giretto attraverso lo Speicherstadt, la zona degli storici grandi magazzini, caratterizzata da palazzi originali costruiti con tutti mattoncini rossi. I canali del centro che finiscono nel grande fiume Elba attraversano tutti questi grandi palazzi e tanti ponticelli caratteristici servono per passare da una zona all’altra del quartiere. È indubbiamente la zona più romantica della città, in netta contrapposizione con la restante parte della città molto fredda e asettica. In uno degli ultimi edifici dello Speicherstadt si trova il museo del Miniatur Wunderland.

Miniatur Wunderland 58

Entriamo nella corsia preferenziale riservata a chi ha già acquistato il biglietto online e prenotato la visita e appena varcata la porta di ingresso si entra in un modo fatato, dove tutto è piccolo ma incredibilmente preciso e simile alla realtà. Il museo non è grandissimo, è situato su due piani e ci sono una decina di sale. È rappresentata Amburgo, Berlino e la parte centrale della Germania, la Svizzera, l’Austria, la Scandinavia, una zona dedicata agli stati Uniti e una buona parte anche all’Italia con le rappresentazioni miniaturizzate di Roma, Venezia, Pompei, della Costa Amalfitana e delle Cinque Terre. Tutti le rappresentazioni si muovono, ci sono tantissimi trenini e macchine in movimento, operai che lavorano, persone che camminano, navi, barche, tante gondole a Venezia, cantanti che fanno concerti, sportivi che si esibiscono e così via. C’è l’alternanza giorno e notte compressa in 15 minuti di giorno e 5 minuti di notte con ovviamente le attività che cambiano a seconda della luce diurna o del buio notturno. Semplicemente straordinaria è la rappresentazione dell’aeroporto di Amburgo. Nei tabelloni ci sono gli orari degli aerei in partenza e arrivo che vengono rispettati al secondo con i modellini dei vari aerei che atterrano o decollano nella pista, scomparendo poi dentro un pannello semovente del muro. Si resta davvero incantati davanti a tanta precisione e dovizia di particolari. È uno dei musei più belli e simpatici oltre che originale che abbia mai visto, la visita è consigliata quindi non solo ai bambini ma anche agli adulti. Tornando a rivedere più volte le stesse sale siamo rimasti circa tre ore nel museo.

Miniatur Wunderland 02

Usciti dal Miniatur Wunderland, torniamo in hotel per riposarci un pochino e mangiare qualcosa e poi riprendiamo la visita della città, andando in una zona poco distante da quella visitata in mattinata, ovvero prima andiamo nel quartiere pittoresco di St. Pauli e poi nella zona del porto.

St. Pauli è un quartiere pittoresco di Amburgo, diventato famoso anche perché qua si sono esibiti i Beatles in moltissime serate prima di diventare famosi. Pieno di locali quanto meno originali, a me non è piaciuto molto, perché in questa zona riappare drammaticamente la città sporca, mal tenuta e trasandata, popolata (anche di pomeriggio) da personaggi almeno apparentemente poco raccomandabili.

Passeggiamo qualche centinaio di metri nella via principale del quartiere e poi decidiamo rapidamente di girare nella direzione dello storico porto sull’Elba. Nonostante Amburgo sia lontano dal mare, l’Hamburger Hafen è il principale porto commerciale della Germania e il terzo più grande in tutta Europa per volume di merci scambiate, è il crocevia di tutto quello che arriva nel Nord Europa da tutto il resto del mondo.

Facciamo una passeggiata sul lunghissimo molo, senza restare per nulla impressionati, probabilmente è tutto organizzato molto bene per il passaggio dei vari container e degli operatori commerciali, ma non c’è nulla di piacevole per i turisti. Anche qua sensazione di degrado e parziale delusione.

Ci sono anche diverse compagnie che propongono gite in barca sul fiume. La temperatura non spinge di certo ad effettuale, ma decidiamo lo stesso di sfruttare il nostro biglietto dei trasporti giornaliero familiare che ci consente di salire senza pagare null’altro sui traghetti della compagnia pubblica di navigazione. Prendiamo la grande barca numero 62, proprio dal molo del porto tutta coperta per fortuna e in mezz’oretta arriviamo al capolinea e poi torniamo indietro, passando anche davanti al grande mercato del pesce.

Ormai è buio e inizia a fare parecchio freddo, oltre a cadere qualche goccia di pioggia. Torniamo rapidamente in centro e ci fermiamo nel mercatino di Natale del Jungfernstieg per prenderci un ottimo hot dog e poi attraversiamo la strada e facciamo le due vie più eleganti della città piene di negozi alla moda, alcuni con vetrine con prezzi da capogiro e bodyguard che controllavano chi potesse entrare nei vari negozi. Entriamo in un mega store della Tesla dove ci si può sedere ad ammirare tutti gli accessori delle due supercar elettriche della casa americana e poi in un paio di negozi di Gucci, Rolex e Yves Saint Laurent, ovviamente solo per guardare, impossibile anche solo pensare di comprare qualcosa. Certo in questa zona sembra veramente un’altra città, tanto che decidiamo di fermarci a cenare in un locale in zona e poi torniamo in hotel senza più uscire per la sera.

Speicherstadt 01

La mattina di venerdì 28 andiamo presto verso la stazione ferroviaria centrale la Hauptbahnhof perché vogliamo andare a fare una gita giornaliera a Lubecca. Anche le ferrovie tedesche si dimostrano sensibili ai nuclei familiari e propongono un biglietto familiare giornaliero valido fino a 5 persone per girare in tutto il land per 35 euro con appunto il lander ticket. Amburgo, in realtà, è a metà di due land, quindi si può scegliere se prendere il biglietto per la Bassa Sassonia (verso Brema ad esempio), oppure per la Schleswig-Holstein (verso Lubecca). Prendiamo il lander ticket per la Schleswig-Holstein e alle 9.30 siamo in partenza in direzione Lubecca.

Ci vogliono 45 minuti di treno regionale e si arriva alla stazione centrale della cittadina nel nord della Germania. Il viaggio è piacevole, partiamo con la solita nebbia che avvolge in questi giorni Amburgo, ma appena pochi chilometri dopo la periferia della città, la nebbia si dissolve e vediamo, per la prima volta in questa vacanza, anche un po’ di cielo sereno. Non è proprio bello, ci sono tanti nuvoloni, ma comunque il tempo è accettabile.

Arriviamo a Lubecca, e ci accoglie una bella cittadina molto ordinata con tanto verde e la sensazione è molto diversa rispetto al caos e al disordine di Amburgo. Dalla stazione non ci vuole molto per andare verso il centro e decidiamo di fare una passeggiata a piedi. La strada è molto semplice, si va in direzione del famoso ponte in pietra con diverse statue, il Puppenbrücke.

Superato il ponte si vede già in lontananza quello che è il simbolo di Lubecca, la Holstentor, la più famosa delle porte cittadine appartenenti alla fortificazione della città. È uno dei monumenti più celebri di tutta la Germania. È formato da due torri circolari collegate con un edificio centrale di mattoni rossi che consente anche il passaggio pedonale al centro.

Holstentor Lubecca 11

Prima di arrivare davanti alla Holstentor ci fermiamo qualche minuto nei giardini antistanti per scattare diverse foto con sullo sfondo l’edificio, riproducendo quella che è la classica cartolina di Lubecca. Entriamo poi all’interno dello Holstentor, che oggi è diventato un museo sulla storia della città. Si possono salire entrambe le torri circolari e visitare le varie stanze, alcune con oggetti storici e altre con modellini e riproduzioni di quello che è andato distrutto nella guerra.

La visita interna è piuttosto veloce, molto più affascinante vederlo da fuori. Dopo averlo ammirato e fotografato dal lato fuori le mura, ora passiamo la porta centrale e entriamo nel centro storico e rifacciamo subito altre foto dal lato della città vecchia. La facciata della Holstentor è praticamente identica ma cambia lo scenario circostante in cui è collocato l’edificio. Dalla parte della città vecchia non c’è più attorno il verde dei giardini, ma iniziano a comparire tutte le classiche casette a punta che caratterizzano le città del Nord Europa.

Il primo edificio importante che vediamo, proprio accanto allo Holstentor sono le sei casette dell’antico magazzino del sale, lo Salzspeicher, che sorgono proprio sulla riva del fiume Trave. Gli edifici, tutti costruiti in laterizio con una costruzione a frontoni erano il grande deposito del sale che arrivava qua da tutta la Germania per poi essere imbarcato nelle grandi navi che andavano in Scandinavia. Ora sono la sede di negozi di prodotti tipici che visitiamo rapidamente.

Holstentor Lubecca 03

Il centro storico di Lubecca è isola pedonale e si gira molto bene a piedi. Sono tante vie e viuzze ciottolate con negozietti caratteristici e locali originali. In ogni strada poi partono traverse con viuzze ancora più piccole e caratteristiche. Ogni tanto ne prendiamo qualcuna e finiamo casualmente davanti a edifici splendidi o chiese originali. La prima chiesa che visitiamo è San Pietro che si trova nella direzione del Municipio, che è la nostra prima meta nella visita della città.

La via centrale è piena di bancarelle natalizie con ogni genere di prodotti sia artigianali che alimentari. Nella piazza del Municipio e anche in un’altra piazza centrale poi c’è il vero e proprio Mercatino di Natale ancora attivo con tante casette di legno, alcune delle quali dedicate alla rappresentazione di fiabe, alcune locali, altre conosciute internazionalmente, come quelle di Andersen, con personaggi in legno che si muovono con la musica di sottofondo, tutto molto bello e originale.

Lubecca è una bella cittadina con un centro storico splendido, non a caso, patrimonio dell’Unesco, è piacevole muoversi tra le varie vie, entrare in qualche negozio, fra l’altro tutti con prezzi molto contenuti, anche grazie ai saldi invernali appena partiti. Ammiriamo l’edificio del Municipio, il Rathaus, che è il fulcro della Marktplatz, piazzetta splendida con una serie di caffè e bar in edifici storici. Il Rathaus è molto particolare, perché realizzato con architetture diverse, una parte con i classici mattoncini rossi, tipici delle città anseatiche, ma un’altra parte in stile rinascimentale italiano con un’ampia arcata che dà sulla piazza e una scalinata che parte dal caffè storico Niederegger e arriva fino al primo piano del Rathaus. Non è possibile entrare dentro, quindi lo ammiriamo dall’esterno dai vari lati della piazza.

Magazzini Sale Lubecca 01

Poco lontano dal Rathaus, si trova la chiesa più bella di Lubecca e una delle più belle di tutta la Germania, la Basilica di Santa Maria, Marienkirche. La chiesa è il simbolo della potenza e della prosperità avendo il campanile tra i più alti di Europa. Lo stile è quello tipico anseatico con i mattoncini rossi che ricoprono interamente sia la facciata che il campanile. Entriamo e veniamo subito colpiti dalla grandezza e maestosità anche degli interni, piuttosto vuoti ma amplissimi con una immensa navata centrale e grandissime finestre colorate su tutti i lati. Quattro grandi organi a canne, uno su ogni lato della chiesa, risaltano in tutta la loro magnificenza. Infine è bellissimo e originalissimo il grande orologio astronomico, uno dei più belli in tutto il mondo, ancora funzionante.

Usciti dalla Marienkirche, poco prima che iniziasse una funzione religiosa, ripassiamo dalla piazza centrale accanto al Rathaus, e poi prendiamo la via principale della cittadina, la Konigstrasse, per spostarci verso la parte alta della città. La via principale, isola pedonale, è piena di bancarelle natalizie, ed è un piacere camminare tra i negozi tipici e entrare ogni tanto in qualche locale o in qualche bottega. È freddo ma si resiste bene camminando e ammirando i tanti edifici colorati con il tetto a punta tipici delle città del Nord Europa.

Alla fine della Konigstrasse arriviamo all’Ospedale del Santo Spirito, Heiligen-Geist-Hospital, un edificio storico, tra i più belli in assoluto che abbiamo visto, perfettamente conservato, ora non è più attivo come ospedale, ma restano una chiesa caratteristica e si possono visitare tutti i locali splendidamente decorati.

Tra una attrazione e l’altra e considerando il tempo per girare nei vari mercatini e negozi della città siamo già arrivati al primo pomeriggio, mangiamo qualcosa in uno dei tanti banchetti che offrono street food scegliendo un posto che ci consenta anche di restare al chiuso anche se molti tedeschi, incuranti del freddo, sono tranquillamente seduti in tavolini all’aperto e poi, visto che abbiamo ancora qualche ora a disposizione prima del calar del sole, decidiamo di allungare di una quindicina di chilometri la nostra gita e arrivare fino alla cittadina di Travemunde, situata alla foce del fiume Trave, sul mar Baltico.

Travemunde 21

Arrivarci è piuttosto semplice, ci sono tanti bus, ma soprattutto c’è il treno che, ogni mezz’ora, porta da Lubecca a Travemunde. Il nostro biglietto giornaliero lander ticket per la Schleswig-Holstein ci consente di viaggiare senza dover comprare ulteriori biglietti e in una ventina di minuti arriviamo alla stazione di Travemunde. La cittadina è la località balneare principale della Germania, ovviamente in questa stagione non c’è molta gente e la lunga spiaggia è libera da attrezzatura ma sono in molti a fare una passeggiata sul lungomare e poi nella spiaggia.

Sul lungomare ci sono tanti piccoli locali che al posto delle normali sedie hanno una sorta di grande sdraio a due posti che nel periodo estivo vengono posizionate e noleggiate in spiaggia. Non c’è nulla di particolare da vedere a parte appunto camminare nella spiaggia. Ogni tanto il silenzio viene rotto dal passaggio dei grandi traghetti che si spostano tra la Germania e i paesi nordici come Svezia, Finlandia e Estonia, alcuni anche passeggeri, ma soprattutto commerciali, carichi di container. Sul lungomare alcuni hotel e tante villette molto eleganti.

La passeggiata è piacevole, si cammina bene anche se, un po’ a sorpresa inizia a cadere qualche goccia di pioggia, alla fine comunque di una giornata fredda, ma senza nebbia e con nuvole che si alternavano anche a sprazzi di sereno. Ormai comunque sta arrivando il buio ed è ora di tornare verso Amburgo, passando ovviamente per Lubecca. Le coincidenze degli orari dei treni sono ottime, dopo i venti minuti per tornare a Lubecca abbiamo meno di dieci minuti di attesa del treno per Amburgo, che anzi, al nostro arrivo a Lubecca, è già pronto sul binario e quindi possiamo subito salire e rifacciamo il percorso inverso della mattina, arrivando a destinazione con il buio fitto e soprattutto la solita nebbia che impedisce di vedere oltre qualche decina di metri.

Siamo un po’ stanchi, ma visto che è quasi ora di cena, preferiamo non tornare subito in hotel, ma andare nel quartiere centrale sulla Jungfernstieg dove prima facciamo un giro tra le bancarelle e poi cerchiamo un posto dove cenare. Torniamo in hotel dopo quasi dodici ore da quando lo avevamo lasciato in mattinata ma molto contenti di aver visitato una splendida cittadina come Lubecca.

Sabato 29 dicembre è l’ultimo giorno della nostra vacanza in Germania. Il volo è nel tardo pomeriggio, quindi abbiamo tutta la mattina a disposizione. Otteniamo anche dall’hotel una ulteriore ora prima del check out che viene quindi fissato alle 13. L’ultima attrazione che vogliamo vedere è la chiesa di San Michele, Sankt Michaelis HauptKirche, una delle più belle chiese barocche anseatiche della Germania. E’ situata non lontano dal porto quindi, visto che apre alle 10.00 e siamo in anticipo, scendiamo alla fermata della metro del Porto e facciamo una passeggiata prima di arrivare davanti alla grande chiesa che accoglie i pellegrini e i visitatori con una grande statua di San Michele Arcangelo nell’atto di scacciare il diavolo, proprio sopra il portale della chiesa. L’ingresso è a offerta ma bisogna pagare per visitare la cripta e salire sul campanile, il più alto della città. Con la nebbia ci sembra assolutamente inutile salire sul campanile quindi entriamo facendo solo il biglietto per la cripta. L’interno è maestoso con tante decorazioni con stucchi bianchi e dorature. Ai lati della croce latina ci sono cinque organi a canne splendidamente conservati. L’altare con la fonte battesimale è molto bella, ci sediamo qualche minuto in una panca accanto all’altare maggiore poi andiamo in cripta, dove sono conservate centinaia di tombe di personaggi che hanno fatto la storia della Germania e anche di semplici cittadini.

San Michaelis Amburgo 01

Restiamo quasi un’oretta in San Michele poi torniamo in metro verso il centro per cercare qualche souvenir, e soprattutto per visitare all’interno l’imponente palazzo del Rathaus il Municipio, che permette la visita nell’ampio salone e nel chiostro adiacente. Ormai è passato mezzogiorno e dobbiamo tornare in hotel per recuperare i nostri bagagli e liberare la camera.

È ancora molto presto per andare in aeroporto ma non c’è tempo a sufficienza per visitare altre attrazioni e comunque tutto quello che volevamo vedere lo avevamo visto, quindi restiamo ancora un’oretta abbondante nella hall dell’hotel per mangiare alcuni panini che ci eravamo presi e per rivedere le foto fatte e poi prendiamo la metro U1 per poi cambiare e con la S1 arriviamo direttamente al terminal dell’aeroporto di Amburgo, dove abbiamo ancora oltre due ore prima che il nostro aereo ci riporti a Bergamo in un volo senza problemi che atterra con qualche minuto di anticipo sul previsto.

Amburgo è una città portuale, con netta distinzione tra una zona centrale ben curata e elegante e anche la primissima periferia piuttosto degradata e poco vivibile, Lubecca invece una splendida cittadina di cui consiglio sicuramente la vista, magari abbinandola ad altre città del nord della Germania.

20181226_211558

The post Amburgo, Lubecca e Travemunde: nel nord della Germania appeared first on Il Giramondo.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 574

Trending Articles