Quantcast
Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
Viewing all articles
Browse latest Browse all 566

New York… Sotto Natale con Philadelphia e Washington

$
0
0

SABATO 2 DICEMBRE 2017

Era ormai da tempo che mio cognato, Tony… sempre lui, aveva intenzione di trascinarmi a New York sotto il periodo natalizio: ”Sai cosa deve essere la Grande Mela sotto le feste? Tutta addobbata?” Si dicevo io… ma chissà che freddo…. Alla fine però tornare a New York è sempre affascinante. Piccolo summit in famiglia e con noi si aggregano anche i due “piccoli” di famiglia Simona, mia nipote, ed Andrea, mio figlio. Parla che ti riparla…alla fine si aggregano anche due amici Massimo e Annamaria. Dunque… bisogna organizzare per otto persone. Siamo persone che nei nostri viaggi badano soprattutto alla pulizia ed alla semplicità. Non siamo gente che ama stare ore con le gambe sotto i piedi.

Il periodo deciso è con partenza il 2 e ritorno al 10 dicembre. Ecco quindi che a febbraio/marzo comincia la ricerca di voli. Alla fine, dopo diversi tentativi, opto per il sito dell’Air France. Volo di andata fissato per il 2 dicembre  con partenza da Milano Malpensa alle ore 7,40 arrivo a Parigi CDG alle 9,10 ripartenza per New York JFK alle 10,25 ed arrivo alle ore 13,14. Ritorno, in un primo momento (poi vi spiegherò perché) fissato per il 9 dicembre con partenza dal JFK alle ore 18,00 arrivo a Parigi il giorno dopo alle ore 8, ripartenza alle ore 9 per arrivare a Malpensa alle ore 10,15. Costo totale del volo, compreso di assicurazione Allianz Global che comprende assistenza medica, rinuncia al viaggio, smarrimento bagagli, ecc. 490 euro cadauno. Direi un ottimo prezzo.

Fatto questo si passa alla ricerca dell’hotel. Mi avvalgo di Booking perché la cancellazione gratuita sino all’ultimo momento non è cosa da poco. Prenotiamo 2 camere quadruple ed una camera doppia al Comfort Inn Manhattan Bridge in zona Chinatown. Il prezzo della quadrupla con colazione compresa è stato di 380 euro a testa per 7 notti. Anche qui direi un’ottima scelta.

Definite le cose principali a questo punto ci si mette al lavoro per organizzare e programmare il tutto. Decidiamo così di mettere dentro anche una giornata a Washington ed una a Philadelphia. Washington noi l’avevamo già vista ma non Philadelphia, per gli altri invece tutto sarà una novità.

Tutto procede liscio….sino al giorno prima della partenza. Mi arriva una mail dall’hotel che la mia American Express non è stata accettata… cosa? Chiamo il servizio clienti di Amex e mi dicono che per loro è tutto ok… che è la struttura che sbaglia qualcosa. Chiamo allora il servizio clienti di Booking… solo che a New York è notte fonda… dopo l’ennesimo tentativo ancora andato a vuoto… la gentile signorina mi dice di mettere una carta diversa da Amex… ok provvedo… La signorina mi dice di non preoccuparmi perché l’hotel non può cancellarmi la prenotazione se mancano meno di 24 ore all’arrivo… Non preoccuparmi è una cosa un po’ difficile visto che siamo in 8 e non da solo. Alle ore 19 mi arriva finalmente la conferma da parte dell’hotel che la procedura è andata a buon fine… Evvai finalmente si parte.

Bisogna essere in aeroporto alle ore 4 ed io non ho alcuna intenzione di arrivare in ritardo vista l’esperienza di Londra nel quale abbiamo preso l’aereo al volo. Andiamo a prendere i nostri amici nel paese vicino e ci fiondiamo all’aeroporto. Le macchine le parcheggiamo al PAM PARKING. Ormai è il nostro parcheggio fisso quando viaggiamo. Si trova proprio di fronte al Terminal 2 della Malpensa a circa 1km. Prenotato tramite il sito di MyParking (https://www.myparking.it/ ) la spesa è stata di 37,80 euro per auto con le chiavi della stessa che restano in nostro possesso. Ci siamo sempre trovati molto bene con Pam Parking. Molto professionali. Arriviamo alle 4 in punto al parcheggio. Facciamo il check-in, parcheggiamo le auto dove ci viene detto e con la navetta ci portano direttamente al terminal 2.

Air France apre il check-in online 30 ore prima della partenza. Così la notte prima mi sono alzato alle 4 di notte per fare il check-in, tanto già ero in fibrillazione per la partenza. Con Air France non si possono prenotare i posti prima del check-in se non pagando un supplemento. Ecco quindi che scelgo  quattro posti a destra e quattro a sinistra, tanto per 75 minuti di viaggio… la speranza è quella che qualcuno veda almeno la Tour Eiffel e possa fare qualche foto. Non credo sarà possibile… Guardando qualche giorno prima infatti su flightradar24 (https://www.flightradar24.com/ ) mi sembra che proprio non passeremo vicino a Parigi da poterla vedere. Detto questo, mi stampo la carta d’imbarco, rigorosamente a colori come indicato dalla compagnia francese, e consegniamo i bagagli da mandare in stiva. Andiamo subito ai controlli e poi vediamo di trovare qualcosa per fare colazione. Sono le 5 e solo adesso apre il Obicà Mozzarella Bar – Malpensa. Cappuccino senza infamia, buone le brioches… L’unico bar aperto alle 5 del mattino che ti serve. L’unica cosa: bisogna aspettare un pochino per i panini e, comunque, discretamente caro, visto che una birra piccola costa 6 euro. Vabbè… ci rilassiamo un po’ sulle poltrone in attesa dell’imbarco che avviene con puntualità alle ore 7,10. Saliamo TUTTI regolarmente ed una volta seduti ci dicono che… il volo subirà un ritardo per via del maltempo a Parigi. Accidenti….noi abbiamo solo 75’ minuti per raggiungere poi la coincidenza. Speriamo bene…Comunque partiamo con mezz’ora di ritardo ed atterriamo alle 9,30 con 15’ di ritardo. Il volo atterra al Terminal 2F e noi abbiamo la coincidenza al Terminal 2E – Settore M. Stando a quanto pubblicato sul sito di Air France ci vogliono 30’ minuti a piedi….dopo una bella scarpinata e seguendo le indicazioni, riusciamo ad arrivare allo shuttle che in dieci minuti ci porta al Gate…. Ovviamente l’imbarco è già cominciato…anzi quasi finito. Aspettano solo noi in quanto erano stati avvisati dei ritardi. Alcune domande di rito e poi ci infiliamo ai nostri posti. Il volo della Delta Air Lines e l’aereo presenta due file di posti laterali con due sedili ed una centrale con 4 sedili. Per fortuna qui i posti si possono scegliere con molto tempo di anticipo. Infatti siamo posizionati tutti in sequenza sul lato destro dell’areo. Il viaggio inizia e prosegue con tranquillità.

Il tempo scorre tra film in italiano e giochi oltre a mangiare e bere praticamente quasi in continuazione. “Ottimo il servizio Delta” mi sono detto…. avrò di che ricredermi poi al ritorno. L’arrivo all’aeroporto JFK di New York è previsto alle ore 13,14 locali ed avviene in anticipo di circa 20’. Percorriamo anche qui un bel tragitto ed arriviamo ad espletare le incombenze dell’immigrazione doganale. Tempo di attesa ….1 ora.  Ci mettiamo bene composti in fila ed una volta arrivato il nostro turno il poliziotto addetto non ci fa molte domande, ci prende le impronte digitali, scannerizzazione dell’iride e timbro sul passaporto.. evvai… Uno dopo l’altro fa anche tutti gli altri e così andiamo a vedere se le nostre valigie ci sono tutte… NON CI POSSO CREDERE… ci sono tutte… Avrei scommesso che, visto il poco tempo tra un volo e l’altro, qualcuna sarebbe restata a Parigi ed invece… Bene meglio così. Ritirate le valigie ci spostiamo all’uscita dove dovrebbe attenderci un addetto della Go AirLync NYC; purtroppo non vedo nessuno con un cartello con il mio nome. Il mio inglese non è granché.. Vedo una signora con un giubottino della Go AirLync ma il cartello non riporta il mio nome. Le chiedo, per cortesia, se puoi chiamare la sua sede e chiedere informazioni. La signora, molto gentilmente, fa la telefonata e dopodichè ci accompagna fuori dove attendiamo dieci minuti l’arrivo del pulmino. Il pulmino privato è stato prenotato direttamente sul sito (www.goairlinknyc.com ) per il prezzo di 175,14 $ (altrettanti saranno per il ritorno). Pulmino comodissimo e solo per noi.

Per chi non è mai stato a NY è un continuo “WOW”.

Molto cordiale l’autista che ci fa capire di essere già in clima natalizio visto che sfodera una radio con sole canzoni del periodo delle feste. In circa 45’ minuti arriviamo al nostro hotel. Mancia di rito all’autista e ci infiliamo a fare il check-in.

https://i.imgur.com/FimoMLE.jpg

Alla reception c’è un cordiale ragazzo che molto gentilmente ci fornisce subito le chiavi delle stanze. Avevo letto in qualche recensione di chiedere camere ai piani alti per godere della vista, detto fatto avevo scritto la richiesta direttamente all’hotel un paio di mesi prima. Ecco quindi che ci vengono date tre camere tutte al 10° piano. Saliamo in ascensore…tempo 30’ minuti e poi ritrovo giù nella hall. Arriviamo in camera, molto bella.

La nostra camera, una quadrupla, è soppappalcata con un letto matrimoniale sotto ed uno al piano di sopra. Dalla grande finestra si ha una stupenda vista sul ponte di Manhattan…una meraviglia. Mio cognato, a cui destino il “piano superiore”, dirà poi che praticamente non ha mai acceso alla sera la televisione per godere della vista meravigliosa stando a letto. Ancora più bella la camera dei ragazzi che si trova all’angolo e quindi doppia vetrata. Come detto….dopo mezz’ora ci si ritrova nella hall: destinazione Dyker Heights, il quartiere a sud di Brooklyn famoso per le case addobbate per Natale in un vero e proprio concorso. La metropolitana per arrivarci è la linea D (arancione), proprio nei pressi del nostro hotel.

Dobbiamo però prima fare le tessere per la metropolitana, le Metrocard. Dopo averci capito qualcosa acquistiamo le 8 metro card. Abbonamento 7 day con viaggi illimitati per 33$ cadauno. Io la consiglio. Non ho idea di quanti viaggi abbiamo fatto ma considerando che il singolo viaggio costa 2,75$… Attenzione, se utilizzate una carta di credito per l’acquisto è possibile al massimo acquistarne 2 per ogni carta di credito. Prendiamo la metropolitana e dopo 8 fermate scendiamo alla 71St. A New York la metropolitana funziona in maniera diversa rispetto qui da noi. Lo stesso percorso è servito da due linee, ad esempio la B e la D, con la sola differenza che una (in questo caso la B) effettua le fermate di tutte le stazioni, mentre l’altra (la D) solo di alcune stazioni risultando così “express” e più veloce. In circa mezz’ora siamo alla nostra fermata. Ora, come avevo letto in alcune recensioni, ci aspettano circa dieci minuti di camminata prima di raggiungere le prime case addobbate. Un consiglio, se volete visitare questo quartiere, e ve lo consiglio perché merita, fatelo, se potete, nel fine settimana questo perché, soprattutto al sabato sera, tutte le case sono illuminate mentre durante la settimana, visti i costi di illuminazione, qualcuna potrebbe….risparmiare. Dunque una volta scesi alla stazione 71st percorrete la 79th Street in direzione ovest. Vi accorgerete subito se state andando nella giusta direzione perché le Avenue devono diminuire e quindi la prima che dovete incontrare è la 16th Avenue. Continuate sulla 79th street fino ad incrociare la 13th Avenue e quindi girate a sinistra fino ad arrivare alla 83rd Street. Siete arrivati! Non fermatevi alla prima impressione dove troverete una casa illuminata e dieci no…andate avanti e troverete uno spettacolo meraviglioso. In questo quartiere fanno una vera e propria gara a chi addobba meglio la propria casa. Insomma una vera meraviglia.

Dopo il nostro giro sentiamo lo stomaco che brontola…forse è ora di mettere qualcosa sotto i denti. La nostra scelta cade su Pizzeria da Tony’s. Una pizzeria siciliana nei pressi della 13th Av. Una pizza discreta senza infamia e lode…purtroppo non servono birra…..peccato. Prezzo 12$ circa. Un consiglio…non fatevi tentare da prendere primi piatti. Una coppia vicino a noi ha preso degli spaghetti alle vongole…..immangiabili tant’era il brodo nel piatto….

E’ ora di tornare…sono diverse ore che siamo in piedi…e cominciamo ad essere stanchi….domani è un altro giorno….Ma la vista della camera ci impedisce di dormire.

 

DOMENICA 3 DICEMBRE 2017 

Oggi giornata dedicata al sud di Manhattan…la Liberty…Ellis, Wall Street…insomma…scarpinare.

La colazione in hotel è veramente scarsa. Devo dire che negli USA non ho mai avuto, negli hotel, delle grandi colazioni. Sia nell’est che all’Ovest. Da questo punto di vista gli americani hanno molto di che imparare da noi. Comunque di positivo è che ho imparato a fare i waffel e così mi sono pure divertito. Alle 8,30 ritrovo nella hall, fuori non fa nemmeno troppo freddo. Ci incamminiamo verso la stazione della metropolitana di Canal St e così vediamo Little Italy o meglio quello che ne rimane perchè ormai i cinesi si stanno prendendo anche questo. Ecco una delle due cose che ho notato rispetto al 2012 è che i cinesi sembrano, ma non solo a Chinatown, abbiano superato gli afro-americani…l’altra è che ormai gli smartphone Android hanno equiparato gli Iphone….

La stazione di Canals t. della linea gialla dista 300 metri dal nostro hotel. 4 fermate e scendiamo a Whitehall S e poi da qui al battery Park.

Questa volta, visto il periodo, non abbiamo praticamente prenotato anticipatamente nessuna visita decidendo così, in base anche al tempo meteo, eventuali modifiche al programma al volo. Devo dire che l’idea è stata ottima. Al botteghino non c’è molta gente ma impeghiamo almeno mezz’ora per colpa di una famiglia russa che ha qualche problema con i citypass. Il costo è di 18,50$ per la Liberty ed Ellis Island. Passiamo i controlli stile „aeroporto“, attendiamo il primo traghetto che arriva in poco meno di dieci minuti e prendiamo subito posto in cima. Il tempo di riempirsi e via….Vedere lo skyline di Manhattan è sempre qualcosa di suggestivo..meraviglioso. Ti riempie il cuore. In pochi minuti siamo al cospetto della signora Liberty. Purtroppo stanno facendo dei lavori e così bisogna ingegnarsi per fare foto decenti. Passiamo un’ora circa a girarci intorno e poi prendiamo il battello per farsi, pochi minuti dopo, ad Ellis Island. L’altro volta non abbiamo potuto fermarci per via dell’uragano che si era scatenato…ora ne approfittiamo. Prendiamo la audioguida in italiano (compresa nel biglietto di ingresso) e ci addentriamo tra le stanze. Sentire cos’era e cosa succedeva…beh..molto toccante. Pensare a quanti nostri connazionali avevavo cercato, e qualcuno trovato, la fortuna arrivando sino a qui….

Lasciamo Ellis per tornare al Battery Park di Manhattan. Prossima tappa Wall Street passando però prima a toccare…le balle del toro. C’è una marea di gente ma aspettiamo pazientemente il nostro turno e facciamo le foto di rito. Proseguiamo poi per Wall Strett e il distretto finanziario. Fotografiamo il bel albero di Natale e poi capiamo che è quasi ora di pranzo e decidiamo quindi di fruire di uno dei tanti McDonald’s della zona. Dopo aver mangiato con comodo il programma prevede di andare a Brooklyn per le foto dello skyline e poi percorrere il ponte di Brooklyn tornando verso Manhattan e godere dello spettacolo del tramonto passeggiando sul ponte. Prendiamo la linea rossa del metro e scendiamo a Borough Hall dopo poche fermate. Facciamo qualche centinaio di metri a piedi e prendiamo così la passerella centrale dedicata ai pedoni e ciclisti che attraversa il ponte. Ci sono due ingressi dedicati ai pedoni dalla parte di Brooklyn. Il primo permette si trova in Tilary Street, all’incrocio con Adams Street il secondo invece si trova nel quartiere di Dumbo, in un sottopassaggio all’incrocio tra Washington Street e Prospect Street, in cui sono presenti le scale che portano al livello della passerella per i pedoni. Da Manhattan invece l’ingresso pedonale è a Centre Street. ATTENZIONE!!! La „strada“ centrale del ponte è divisa in due corsie, una pedonale ed un ciclabile…non mettetevi su quella ciclabile perchè vi vengono addosso senza che ve ne accorgiate…. Come sempre c’è molta gente…è uno dei punti cruciali di New York. Purtroppo però il cielo si è annuvolato e così la nostra idea di fare il ponte avendo di fronte il tramonto…svanisce. Arriviamo quindi sino al primo pilone del ponte poi torniamo indietro ed andiamo al Brooklyn Bridge Park. Ormai il sole è sceso e così possiamo godere del meraviglioso skyline di Manhattan illuminato. Che poesia…una meraviglia. Le foto si susseguono. Passiamo sotto il ponte ed andiamo dall’altra parte al Park Empire Fulton Ferry…da qui si possono fare le foto con il ponte di Brooklyn e lo skyline insieme. Si sono ormai fatte le 18.

Prendiamo la metropolitana e ci dirigiamo verso Time Square. Una volta arrivati sembra di essere in pieno giorno tante sono le luci accese. Una marea di gente che si accalca ed entra ed esce dai locali. Dimenticavo di dirvi che qui negli USA usano mangiare presto, alle 19 i locali sono già tutti pieni quindi o vi muovete prima, o aspettate alle 21… Infatti all’HardRock caffè c’è da attendere un’ora… e stessa cosa a Bubba Gump… Siamo però stanchi e così decidiamo di percorrere la 7th Av sperando di trovare qualcosa. Incappiamo così nel Brad Factory Cafè dove decidiamo di mangiare qualcosa di caldo. Devo dire molto buono quello che abbiamo preso che era della carne in salsa. Spesa 18$ a testa compresa la birra. Il tempo di mangiare con calma e scaldarci un pochino e poi riprendiamo la nostra metropolitana per il ritorno in hotel. Prima di ritirarci decidiamo però di fare un giro per Little Italy a vedere come i nostri connazionali hanno addobbato il quartiere per Natale. Non c’è dubbio…noi riusciamo sempre a distinguerci nel mondo…una gara tra noi ed i cinesi…Nel frattempo ci fermiamo a davanti al ristorante „Da Gennaro“ e vediamo che dentro c’è mio figlio e mia nipote che stavano cenando… Sappiamo poi dopo che praticamente è stato un furto. Il mangiare niente di che…un Montenegro 12$…per un totale di 127$…..accidenti…..Vabbè…andiamo a nanna a vederci la nostra Tv al plasma da 75“….

 

LUNEDI‘ 4 DICEMBRE 2017

Come avevo detto in premessa il programma era strutturato in maniera da poterlo plasmare in funzione della situazione meteo. Ecco quindi che il programma prevedeva Washington Square e poi la salita all’Empire….ma con un cielo praticamente limpido decidiamo di modificare il tutto ed andare a Groud zero. Andiamo a prendere la metropolitana della linea „R“ a Canals St. E scendiamo dopo due fermate a Cortland St…Vediamo la nuova fermata del WTO che è più un centro commerciale. Pochi passi a piedi e ci ritroviamo di fronte al Freedom Tower…Imponente…maestosa…meravigliosa. Quando eravamo stati qui nel 2012 tutta l’area era recintata..la Freedom era ancora in costruzione, ma l’impatto di tristezza e riflessione è lo stesso di allora. Andiamo subito all’entrata della Freedom convinti di fare un sacco di fila ed invece non c’è nessuno. La salita costa 39$ …cara certo ma ne vale assolutamente la pena. La salita in ascensore è poi in classico stile hollywood americano….una salita sino al 102° piano fatta di filmati in 3D …una meraviglia e quando, giunti sulla sommità, si aprono le porte….mamma mia che spettacolo. Abbiamo fatto bene a modificare il programma. C’è una veduta incredibile a 360°. Le foto ovviamente si susseguono su tutti i quattro punti cardinali. Si vede la Liberty, Verrazzano, New Jersey, Manhattan con il Central Park, Brooklyn…che spettacolo. Scendiamo ed anche la discesa in ascensore è allietata da un filmato in 3D.

Una volta fuori andiamo a vedere le due „vasche“ create dove sino al 2002 sorgevano le Torri Gemelle. Il vuoto dove scorre l’acqua sembra il vuoto che ha lasciato in ognuno di noi quella maledetta giornata in cui il mondo è cambiato completamente….in peggio. Era nostra intenzione andare anche al museo 9/11 ma purtroppo c’è una coda kilometrica e così desistiamo. Prendiamo invece la metropolitana ed andiamo a vedere la Cattedrale di Saint John The Devine che si trova a nord/ovest del Central Park. Prendiamo la linea rossa e dopo 19 fermate scendiamo a Cathedral Parway 110 e dopo 5 minuti a piedi siamo alla cattedrale. Se c’è una cosa che odio, questione esclusivamente personale, è pagare per entrare a visitare una chiesa e così visitiamo solo l’esterno. E‘ ormai ora di pranzo e così cerchiamo un posto dove mangiare. La scelta cade così sul NY The Brat Factory sulla Amsterdam Av all’incrocio con la W 106th St. ( http://www.nybratfactory.com/ ) dove mangiamo un hamburger da sogno, patatine e birra per 29$ ma era una delizia.

Dopo aver mangiato la destinazione è Central Park. Un parco enorme…immenso…ma con una marea di cose da vedere. Entriamo dal lato ovest e così la prima cosa che vediamo è il laghetto dedicato a Jacqueline Kennedy. Passeggiamo con tranquillità senza fretta e così andiamo a vedere Strowberry Fild dedicato a John Lennon, la statua di Balto, quella di Alice nel Paese delle Meraviglie, Bethesda Fountain, Bow Brigde, ed il Belvedere Castle. Per percorrere tutto il parco ci vorrebbero giorni. Ormai il sole è calato e comincia a far freddino ma non si può non andare a pattinare sul ghiaccio alla pista del Central Park…è ormai un must. Andiamo convinti e decisi peccato che…..chiuso per una festa privata. Nooooooooooo!!!! Che delusione. Giriamo un pò….andiamo alla Apple dove abbiamo assunto l’impegno di acquisare un Iphone per una persona cara a casa, e percorriamo così un pezzo della 5th Ave a far brillare gli occhi….entriamo anche da Tiffany…..ahahahah il mio portafoglio comincia a scappare…..in maniera autonoma….Un giro al Rockfeller Center…Dopo qualche negozio decidiamo di andare a mangiare dove era la nostra tappa fissa nel 2012: CAFE‘ R sulla 32^ strada vicino alla Penn Station (http://www.thecafer.com/ ). E‘ un self service dove puoi scegliere cosa mangiare tu, sia già pronto che fatto al momento. Noi decidiamo per un bel pezzo di maiale fatto alla griglia con insalata e riso…..buonissimo…prezzo 19$ compresa la birra e la frutta…..e qui finisce la nostra serata…domani mattina sveglia presto…si va a Washington.

 

MARTEDI’ 5 DICEMBRE 2017

Oggi la sveglia suona presto, molto presto… è infatti prevista la visita a Washington DC ed il treno parte dalla Penn Station alle 5,30 con arrivo nella capitale alle 8,50. I biglietti li ho riservati circa una settimana prima sul sito della Amtrak. Non costano poco ma se li confrontiamo con un biglietto di Trenitalia Milano/Roma…capiamo che il prezzo ci sta tutto…186$ biglietto andata e ritorno. Ritrovo con gli altri alle 4,30 nella hall….il tempo di andare a prendere la metropolitana ed alle 5 siamo perfettamente in stazione. Qualcuno ne approfitta per prendere un cappuccino ed un muffin. Qui alla Penn Station non è come da noi che i treni sono sul binario molto tempo prima e tu puoi prendere tranquillamente posto. Qui il binario viene annunciato mediamente 15/20 minuti prima della partenza e solo allora puoi accomodarti e trovare posto. Ci accomodiamo ed il treno in perfetto orario inizia il suo viaggio. Le previsioni del tempo davano per oggi maltempo ed acqua…sia a New York che a Washington….quindi siamo abbastanza preparati al peggio. Man mano che passano però le ore e le città (Princetown, Philadelphia, Baltimora, ecc.) ci accorgiamo invece che il cielo è limpido con un bel sole. Arriviamo alla stazione di Washington in perfetto orario. Molto bella la stazione con una marea di negozi e posti dove mangiare. Decidiamo così di fare una meritata colazione a base di cappuccino e muffin per tutti. Foto al mega albero nella hall ferroviaria e via.

A questo punto la prima tappa prevede la visita al monumento di Iwo Jima, dedicato, in primis ai caduti nella battaglia giapponese della seconda guerra mondiale, ma poi esteso a tutti i caduti delle varie guerre americane. Per arrivarci dalla stazione ferroviaria bisogna prendere la metropolitana. La tessera giornaliera costa 15$ con viaggi illimitati solo sulla metropolitana. La metropolitana la ricordavo bene. Molto bella, nuova l’architettura effettuata ma tanto, tanto buia… e onestamente non capisco perché. E mettetele un po’ di luci… Prendiamo la linea rossa direzione Shady Grove e scendiamo dopo 3 fermate per prendere la linea blu in direzione Franconia e scendere, dopo 4 fermate a Rosslyn. Usciamo che c’è un bel sole anche se il fiume Potomac fa sentire il suo effetto e tira un venticello molto gelido. Una camminata di 20’ circa ed arriviamo al cospetto di Iwo Jima. Purtroppo proprio attorno al monumento stanno facendo dei lavori e così per arrivarci dobbiamo fare un po’ una ricerca all’entrata. Facciamo le foto di rito. Nello scorso viaggio da qui avevamo proseguito sino al cimitero di Arlington…ma era estate….ed eravamo più giovani….questa volta il cimitero viene invece accantonato. Per chi volesse andare può farlo a piedi ma contate almeno altre due ore di camminata all’interno del cimitero. Noi invece ritorniamo alla stazione della metropolitana e riprendiamo il treno in direzione opposta (verso Largo Town Center) per scendere poi dopo una sola fermata a Foggy Bottom. Prendiamo la 23rd St NW percorrendola verso sud e dopo poco più di 1 km arriviamo al Lincoln Memorial da cui si inizia e si ha una meravigliosa vista su tutto il National Mall sino al Capitol US (circa 3 km).

Ci sono un sacco di scolaresche in gita. Facciamo le foto di rito e poi decidiamo di fermarci a mangiare all’aperto (la temperatura lo permetteva). Chi prende l’hamburger e chi invece, come noi, pollo fritto con patatine e acqua…costo 10$. Come l’altra volta vengono subito a farci compagnia gli scoiattoli, che dalle nostre mani prendono le patatine…che meraviglia. Al sole c’è un bel tepore, si sta proprio bene. Dopo esserci rifocillati andiamo a vedere il memorial ai veterani di guerra della Korea. Quante volte visto per televisione? Una marea di volte. A questo punto comincia la camminata verso il Capitol Us….abbiamo la visita fissata per le 14,20 ma so benissimo che non faremo mai in tempo. Vabbè…cominciamo a camminare intanto…e tra una foto e l’altra arriviamo AL Word War memorial, il memoriale di tutte le guerre. Una sorta di grande anfiteatro con i mezzo una vasca piena d’acqua..a est tutte le corone una per ogni stato della zona Atlantica e a ovest quelli della zona pacifica. Vediamo anche il Washington Monument, l’obelisco dedicato a Washington posto proprio in mezzo al National Mail. Purtroppo è ancora in restauro e così non si può salire sulla sua sommità. Percorriamo la 17th in direzione nord per poi girare a destra ed andare a vedere la White House…la Casa Bianca….Questo è il retro della White House, quello dove arriva e parte l’elicottero presidenziale. Forse è anche la parte migliore da vedere. Ovviamente il tutto è presidiato da poliziotti e tiratori scelti oltre ai cani anti-esplosivo. Attenzione a come vi muovete, qui non si scherza. Facciamo le foto di rito. Davanti al parco hanno messo, per la gioia di piccini, un grande albero di Natale con dei trenini in miniatura oltre a un piccolo abete per ogni stato USA. Facciamo anche quattro chiacchere con un cittadino ungherese che parla benissimo la nostra lingua avendo vissuto diversi anni in Toscana.

Proseguiamo la nostra visita, ormai sono le 15, verso il Capitol US. E’ sempre veramente grandioso…imponente. Non c’è che dire.

Dimenticavo, se volete prenotare la visita dovete farlo sul sito ufficiale https://www.visitthecapitol.gov . Le visite sono a giorni ed orari prestabiliti, quindi fatelo con anticipo.

Come cala il sole scende anche la temperatura e visto che il nostro treno per il ritorno parte alle 19,10, cerchiamo un pub dove bere qualcosa di caldo (le signore) e una buona birra (gli ometti…a parte mia nipote ;-)). Ci incamminiamo verso la stazione della metropolitana di Capitol South e così incocciamo in questo pub stile inglese il Bullfeathers (http://bullfeathersdc.net/ ). Entriamo e prendiamo posto…neanche a farlo apposta stanno dando in tv la champions league ..dimenticavo che in Italia sono ormai le 21. Ordiniamo delle cioccolate e birre veramente buone e ci riscaldiamo un po’. Due birre ed una cioccolata 12 $. Prezzo onesto. Al termine delle partite saldiamo il conto ed andiamo a prendere la metropolitana destinazione Metro center e poi da qui linea rossa verso Union Station. L’intenzione è quello di comprare qualcosa da mangiare in stazione per poi fare cena in viaggio. La scelta cade su qualche panino preconfezionato (niente di che!!!). Alle 18,30 danno il binario di partenza del nostro treno e ci mettiamo in coda pazientemente. Alle 19 aprono la scala mobile e scendiamo a prendere posto sul primo vagone libero…..non accorgendoci che è un vagone “SILENT PLEASE!!!” ed infatti veniamo subito ripresi dal controllore appena partiti. Su questi vagoni non si può chiaccherare……figuriamoci..per noi una tortura…Vabbè..facciamo buon viso a cattivo giuoco e cerchiamo di dormire o navigare in internet. Si dimenticavo che sui treni Amtrak c’è la connessione internet. Arriviamo puntuali alla Penn Station di New York alle 20,30 e….diluvia…..Per fortuna le donne, previdenti, avevano portate l’ombrello se no….Cerchiamo di andare subito verso la metropolitana per tornare in hotel…e cos’ alle 21,30 siamo in camera….Una gran bella giornata…stancante …ma unica.

 

MERCOLEDI’  6 DICEMBRE 2017

Oggi ce la prendiamo un pochino comoda. Dopo la giornata di ieri i “ragazzi” sono stanchi e chiedono un po’ di tregua…Gioventù bruciata……mah….Quindi ritrovo per la colazione alle 8,00 e nella hall alle 9,00. Prima tappa di oggi Washington Square. Prendiamo la linea B direzione Updown e scendiamo dopo due fermate a West 4 Washington square. Un pezzetto a piedi e ci ritroviamo in Washington Square. Una bella piazza con l’arco di trionfo in mezzo (stile Milano). Dimenticavo…dopo la pioggia di ieri sera la temperatura a New York si è abbassata parecchio….mamma mia….per me poi che odio il freddo e amo il mare….

Da qui proseguiamo per l’Empire State Building. La nostra intenzione era quello di salire sopra. Poi ci siamo confrontati. Noi l’avevamo fatto l’altra volta e onestamente, se si ha intenzione di fare la Freedom ed il TOP of the Rock, l’Empire si può anche saltare.  Merita però almeno di arrivarci sotto e vederlo oltre a fare un giro nella hall per le consuete foto. Si è fatta ormai quasi ora di pranzo e per l’occasione decidiamo di andare alla Gran Central Terminal, una delle stazioni ferroviarie di New York dove ci sono un’infinità di negozi e locali dove mangiare. La scelta cade sul Tri Tip Grill (http://tritipgrill.com/ ). Un’ottimo hamburger con patatine e birra per 16$…ma che bontà….Dobbiamo attendere un pochino per trovare posto. Muoversi in otto non è proprio così facile. Alla fine una signora molto gentile decide spontaneamente di spostarsi in un altro tavolo per lasciarci spazio. restiamo seduti comodi per un po’ e poi riprendiamo il nostro giro. Ecco quindi che andiamo con comodo verso Radio City Hall per vedere le palle di Natale giganti e al MacGrow Hill Building a vedere le luci di Natale giganti. Alle 15 andiamo al Rockefeller Center con l’intenzione di salire al TOP per le prime ore della sera. C’è una bella fila…ma solo per quelli che hanno la prenotazione. Noi scendiamo direttamente alla biglietteria e acquistiamo i biglietti per la salita per le ore 16,25…Vabbè c’è tempo…andiamo quindi a prendere qualcosa di caldo e la scelta cade su Starbucks proprio sotto il Rockefeller. Devo dire che da Starbucks è l’unico posto dove si riesce a prendere una parvenza di caffè simile al nostro…basta solo dire “solo espresso one”. Restiamo qui un po’ mentre intanto alcuni di noi escono a fare alcune foto. Con noi manca in questa occasione mio figlio Andrea il quale ha pensato bene di andare stasera a vedere una partita dell’NBA al Madison Square Garden tra i New York Knicks ed i Memphis Grizzlies. E’ stata un’esperienza unica mi ha detto…che vale la pena fare se avete tempo. Ma torniamo a noi. Al nostro orario andiamo all’entrata e poi salita in ascensore sino al Top Of the Rock. Che spettacolo….la serata è limpida e si vedono le luci fino a km di distanza. Non si può arrivare quassù e non restare a bocca aperta. Le foto si susseguono in maniera esagerata. Ogni angolo viene fotografato e ri-fotografato.  Alla fine scendiamo e torniamo a mangiare dal nostro Cafè R dove ormai siamo di casa. Poi si torna in hotel…domani altra giornata di camminata….si va a Philadelphia.

 

GIOVEDI’ 7 DICEMBRE 2017

Anche oggi la sveglia suona presto. E’ prevista infatti la “gita” a Philadelphia, la città di Rocky Balboa, lo stallone italiano. Anche per noi questa è la prima volta. Il treno parte dalla Penn Station alle 6,02. Sveglia quindi alla 4,30 per ritrovo nella hall alle 5,20. Arriviamo alla Penn Station alle 5,40 e dopo pochi minuti sul tabellone compare il binario del nostro treno. Alle 7,35 precise arriviamo alla stazione di Philadelphia (30th Street). Abbiamo tutto il tempo di fare colazione. Anche qui la stazione sembra più che altro un grande centro commerciale.

La prima tappa di oggi è l’Indipendence Hall, la casa della dichiarazione d’indipendenza americana. Per muoversi a Philadelphia, ci sono due modi: o in metropolitana o con il  Bus Philly (costo giornaliero 5$), una sorta di bus hop-off che fa le principali attrazioni della città. Noi optiamo per la metropolitana. Due tipologie di biglietto ordinario; 11$ per 9 corse o 15$ corse illimitate. Optiamo per la prima. Molto carina la tessera della metropolitana. Più che altro una deformazione professionale. E’ infatti una carta di debito prepagata MasterCard con tanto di PAN che può essere usata per fare shopping. Interessante come idea. Detto questo prendiamo la metropolitana blu in direzione FrankFord Transportation Center e scendiamo alla fermata 5th/Indipendence Hall Station (5 fermate).

Allora, per visitare l’Indipendence Hall, si può arrivare qui al mattino presto, prima delle 8,30 dove vengono elargiti un numero limitato di biglietti omaggio. Straconvinto di trovare un caos incredibile, ho invece preferito prenotare la visita a pagamento online. La visita si prenota su sito https://www.recreation.gov/tourList.do?contractCode=NRSO&parkId=77815 e costa la “bellezza” di 1,5$ a testa… Con la mail di conferma si va al Indipendence Visitor Center, arrivare circa mezz’ora prima della visita, dove si ritirano i biglietti e da qui si attraversa il parco di fronte al center per andare all’Indipendence Hall. I controlli anche qui sono tipo aeroporto. Veniamo portati in una piccola stanza dove un ranger comincia a spiegare la storia di cosa sia successo. Onestamente è la prima volta che, qui all’est degli USA, si respira storia. Veniamo poi accompagnati nella stanza in cui è stata ufficializzata e firmata l’indipendenza e sopra dove ci sono un altro paio di stanze con tanta storia. La visita in tutto dura poco meno di un’ora.

Al termine andiamo nel palazzo che si trova proprio di fronte al Visitor Center ed entriamo per vedere la Liberty Bell. L’Old City inizia nel punto in cui termina l’Independence National Historical Park che è stato definito “il miglio quadrato più ricco di storia di tutta l’America”. Senza dubbio non si può venire a Philadelphia senza vedere un parco così ricco di luoghi di interesse. Al Liberty Bell Center, si trova la campana di bronzo il cui rintocco accompagnò la prima lettura della Dichiarazione d’Indipendenza. Anche qui controlli stile aeroporto. C’è una bella giornata, anche se un po’ fredda.

La prossima tappa prevede una camminata sino a Penn’s Landing da dove si ha un’ottima vista sul ponte Franklin. E’ circa 1 km di strada tra casette basse. Arriviamo al nostro punto sul fiume Delaware. Una bellissima passeggiata che in estate deve essere un ambito punto di incontro. Il fiume segna il confine tra la Pennsylvania ed il New Jersey. Ci sediamo un pochino a prendere un po’ di sole ed ad ammirare il ponte Franklin. Proseguiamo poi, a piedi verso nord sulla S.Front St. per arrivare a  Elfreth Alley, un altro chilometrino a piedi. Camminando incrociamo il monumento agli Irish. Arriviamo così poi a Elfreth Alley.  Somiglia ad una via inglese del 1800. È una graziosa stradina ciottolata che vanta la fama di essere niente di meno che la più antica strada americana. Avete riconosciuto i posti dove sono ambientate le esilaranti scene di Eddie Murphy in Una poltrona per due? Carina.

Si è ormai fatta ora di pranzo. Per mangiare decidiamo di andare al Reading Terminal Market e così andiamo a prendere la alla 2nd e dopo 4 fermate scendiamo alla 11th. In metropolitana troviamo dei poliziotti con un bel cane lupo e chiediamo se possiamo fare una foto. Loro molto volentieri accettano. Saliamo al Reading. Dentro ci sono una marea di posti dove mangiare ma anche un caos incredibile. Impossibile trovare otto posti a sedere per noi. Quindi usciamo, attraversiamo la strada e ci infiliamo al Burgerfi ( www.burgerfi.com ). Un ottimo hamburger con patatine e birra per 16$. Restiamo qui un pochino a scaldarci e con calma ci alziamo per andare verso il centro di Philadelphia. Qui praticamente tutto scorre attorno a Market Street, la strada che praticamente taglia in due Philadelphia.

Percorriamo qualche centinaia di metri tra negozi e traffico e ci troviamo di fronte alla City Hall, il municipio di Philadelphia. Molto bello ed imponente. Sulla piazzetta ci sono un sacco di bancarelle natalizie. Un po’ di foto di rito e ci dirigiamo verso il One Liberty Top che si trova al 1650 di Market Street. Visita prenotata (www.phillyfromthetop.com ), non c’è orario, ed i biglietti hanno la validità di un anno e costano 14$. Anche questa entrata è un centro commerciale. Saliamo in ascensore e si arriva all’osservatorio da cui si ha una vista a 360° gradi su tutta la città. Facciamo le foto di rito e poi, una volta scesi, andiamo A PIEDI, verso il Philadelphia Museum of Art, alla famosa scalinata resa tale nel primo film di Rocky interpretato da Silvester Stallone. Sono circa due km a piedi… purtroppo non c’è una sola fermata della metropolitana che valga la pena di essere presa per arrivare più vicini. Percorriamo così tutto il Benjamin Franklin Pkw e arriviamo alla famosa statua di Rocky che si trova alla destra della base della scalinata. Da qui, ovviamente, faccio salire tutti in cima alla scalinata. Obbligo, alla faccia di colleghi ed amici scettici, emulare Rocky facendola di corsa…..e lo faccio per ben due volte….ahahahah. Che momento epico di sport. Restiamo qui un po’ di tempo perché anche mio figlio vuol fare la corsa ma con il relativo urlo finale di “Adriana”…stupendo….troppo forte… Alla fine, quando il sole comincia a calare ed invece il freddo a salire, ritorniamo indietro per andare a riscaldarci un pochino da Starbucks e da qui poi tornare alla stazione ferroviaria per riprendere il treno del ritorno alle ore 18,50 con arrivo a New York alle ore 20,12. Da qui terminiamo la nostra giornata, visto che siamo in zona, andando a mangiare al Cafe R. Un’altra stupenda giornata è finita.

 

VENERDI’ 8  DICEMBRE 2017

E’ l’ultima giornata intera a New York. Domani infatti la partenza dall’hotel sarà per le 13,30. Quindi oggi ce la prendiamo con comodo in maniera quasi esagerata. D’altronde abbiamo un solo impegno, a programma: andare nel New Jersey per vedere lo skyline di Manhattan. Facciamo la nostra colazione e alle 9 ci si ritrova nella hall. Prendiamo La linea D della metropolita fino al Bryant Park e poi la linea 7 sino all’Hudson Yards. Qualche centinaio di metri fino al battery park dove si fanno i biglietti. Destinazione. L’idea iniziale era quella di andare ad Hammilton Park ma purtroppo i traghetti per Port Imperial funzionano solo al fine settimana. Cambiamo destinazione ed andiamo allora a Hoboken. Costo del biglietto 18$ andata e ritorno.  Il tragitto dura circa una mezzoretta. Il tempo non è certo dei migliori. Molto nuvolo e vento gelido. D’altronde si sta preparando per domani che ogni meteo da come giornata di neve. Vedremo. Percorriamo un po’ di strada pedonale in direzione sud sino a quando arriviamo ad una piattaforma ancora nell’Hudson dove ci sono dei pescatori. Ci sembra il posto migliore per fare le foto. Bello lo skyline…con qualche raggio di sole che cerca di farsi largo tra le nuvole.

Facciamo le nostre foto e poi ritorniamo in battello da dove siamo partiti. Fuori dal battery park, alla sinistra, a circa 200 metri ci sta la portaerei Intrepid Sea che è possibile visitare in tutta la sua bellezza.

Noi invece torniamo a prendere la metropolitana ed andiamo al battery park da sud di Manhattan per acquistare qualche souvenirs visto nei giorni precedenti e che qui costano meno…le famose calamite. Da qui andiamo a Bryant Park. E’ un parco che si trova vicino al Crysler Building e dove ci sono diverse bancarelle di Natale ed una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Facciamo il nostro giro le nostre foto, qualcuno acquista qualcosa e poi, giunta ora di pranzo, decidiamo di andare al Chelsea Market. E’ un altro grande centro commerciale dove si può mangiare tutto quello che si vuole. Al centro vi è anche una pescheria dove vi cuociono al momento aragoste e dove potete mangiare panini con la polpa di granchio o sushi veramente ottimi. Purtroppo non c’è spazio per sedersi. Ecco quindi che Andrea decide comunque di prendere un panino all’aragosta mentre noi optiamo su Filaga (http://www.filaga.com/ ) una pizzeria siciliana dove ti pelano vivo. Un pezzo minuscolo di pizza ed una birra 11$. Questa mi sembra un’esagerazione. Vabbè….dopo esserci rifocillati destinazione ….Macy’s (https://l.macys.com/new-york-ny )…e si…il venerdì pomeriggio era dedicato allo shopping. Ecco quindi che le nostre donne si dileguano in fretta e furia mentre io e Max girovaghiamo a zonzo. Mio cognato, che odia lo shopping, decide invece di andare a fare altre foto a Time Square.

Dopo un paio di ore arrivano con qualche pacchettino ma il pieno lo ha invece fatto Andrea che ha comprato di tutto e di più….e come diceva qualcuno”…e io pago!!!”. Dopo Macy’s è la volta di Pandora sulla 6th..ed alla fine cena ancora al Cafe R visto che siamo in zona. La serata termina con un’ultima occhiata a Time Square.

 

SABATO 9 DICEMBRE 2017

Eccoci qui…siamo giunti alla fine…siamo all’ultima giornata a NY..anzi..mezza giornata.

Meno male che avevano detto che avrebbe nevicato…che ci sarebbe stata una neve incredibile….ed invece cielo limpido e sole…altroché.

La mezza mattinata di oggi, l’appuntamento con lo shuttle per il trasporto all’aeroporto è fissato per le 13 in hotel, è all’insegna del c***** puro….Ecco quindi che la colazione viene fatta con molta calma…Sono infatti quasi le 9 quando…ci giriamo…NEVICAAAAAAAA!? Ma come due minuti prima c’era il sole ed ora nevica? E siccome per terra è anche bello asciutto, la stessa comincia subito ad attaccare. Niente..una sola parola ..CENTRAL PARK. E tutti siamo d’accordo. Il tempo di chiudere le valigie e consegnarle in custodia alla reception dell’hotel e fare il check-out delle camere, che subito siamo in strada. Ora nevica bene. Facciamo una salto in un negozietto a Chinatown per acquistare le ultime cose e poi subito in metropolitana a Central Park. Arriviamo e sembra che tutta la gente si sia data appuntamento qui. Vedere infatti Central Park completamente imbiancato, e vi assicuro che lo era, è uno spettacolo bellissimo. Si accidenti…siamo riusciti anche ad avere questo. Devo dire che come tour operator sono proprio bravo…chi avrebbe potuto riuscire in così tanto? L’idea era quella di far pattinare Simona sul ghiaccio, ma c’è una marea di gente incredibile e così desiste. Il tempo di qualche camminata, qualche foto con la neve e poi si ritorna in hotel. Nel frattempo arriva una mail che lo shuttle arriverà alle 13,30. Vabbè aspettiamo al caldo nella hall. Lo shuttle della Goairlync arriva puntuale alle 13,30. Il tempo di caricare i bagagli e partiamo per l’aeroporto dove arriviamo in circa mezz’ora. Qualche problemino per me e Annamaria al check-in veloce. Nulla di che ma dobbiamo andare al banco dove tutto invece fila liscio. Consegniamo i bagagli da mandare in stiva e, sono ormai le 14,30, cerchiamo un posto per mettere qualcosa sotto i denti. Ecco che la scelta cade sul Palm, bar & Grill (http://www.thepalm.com/JFK ) dove ci mangiamo un bel pastrami con birra e patatine…prezzo???? la bodica cifra di 33$ a cranio…..mica male per un panino…buono quanto vuoi ma…una birra piccola Stella Artois 12… vabbè ormai è andata.

Finito di mangiare facciamo la nostra camminata e ci dirigiamo verso il gate per l’imbarco che avviene alle 17…un’ora prima della partenza fissata per le ore 18.  Volo Delta Air Lines DL0418. Saliamo e prendiamo possesso dei posti assegnati. Io sono proprio sopra la porta della stiva e vedo che caricano le valigie. Alle ore 18 la hostess avvisa tutti che c’è qualche problemino con la chiusura del portellone della stiva….passano le ore tra martellate ecc. ed alla fine lo stesso viene saldato… nel frattempo noi sempre seduti ai nostri posti in aereo con solo una bottiglietta d’acqua. Finito il lavoro, dopo 3 ore circa…si passa allo sghiacciamento delle ali…..altra ora..poi la hostess ci informa che il carburante non basta più e dobbiamo fare ritorno alla piazzola per il rifornimento….altre 2 ore…..insomma all’alba dell’1 di notte dopo 7,15 di ritardo sull’orario previsto…si parte..e si atterra alle 14,15 alla Malpensa con 6,15 di ritardo… dove ci hanno serviti da cani in aereo. Ora mi sono rivolto ad un’associazione di consumatori perché pare che Air France, che ha emesso i biglietti, dice che essendo il volo fatto da Delta, compagnia non europea, la “carta dei diritti dei viaggiatori” non vale…bello schifo….Comunque…a parte il viaggio di ritorno tutto è andato perfettamente…la compagnia è stata stupenda e ci siamo divertiti un sacco….ora un attimo di relax…tanto tra un po’ mio cognato tornerà alla carica con un nuovo viaggio…Cuba o Sanpietroburgo????? vedremo….

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 566

Trending Articles