Il viaggio a Stoccolma nel 2014 ci ha lasciato una grande voglia di tornare a nord. L’occasione capita senza preavviso, con un volo scontatissimo operato da Ryanair tra Bergamo – Orio al Serio e Copenhagen T2 (non più solo su Billund quindi, ma direttamente all’aeroporto della capitale). Senza riflettere troppo sul periodo di viaggio, nel giro di 5 minuti mi ritrovo con 2 biglietti a/r per 32€ in totale.
Periodo di viaggio: 23-25 gennaio 2016: poco tempo, ma i voli ci permettono di sfruttare le giornate per intero (partenza alle 6:30 del sabato mattina e rientro alle 20:45 del lunedì sera). Un weekend lungo basta per vedere la città, ma in questo periodo dell’anno, con giornate piuttosto corte, nebbia e neve non siamo riusciti a fare nessuna delle tante escursioni possibili dalla città. Sarà la scusa per tornare in futuro, magari in estate.
Siti utili per l’organizzazione:
ilgiramondo.net (ovviamente)
VisitCopenhagen.com (in inglese – da notare la posizione della H, non è dove la mettiamo noi italiani)
VisitDenmark.it (in italiano)
CopenhagenCard.com (in inglese): permette di calcolare, in base ai luoghi che si intende visitare, se si risparmi acquistando la card per musei, attrazioni e trasporti o se se ne possa fare a meno.
Applicazioni gratuite per smartphone (nel mio caso iPhone):
Here: Cartina della città utilizzabile offline (crea percorsi sia a piedi che con i mezzi pubblici);
Rejseplanen (in inglese): App ufficiale dei mezzi pubblici (metro, bus, treni) dell’area metropolitana, fatta veramente bene;
CPH Card (in inglese): l’elenco dei luoghi compresi nella C. Card, con descrizioni, orari, mappe e link diretti ai siti per controllare gli orari corretti. Utile per velocizzare alcune ricerche o come promemoria.
Guida cartacea:
“Copenaghen e Danimarca”, ed. marzo 2014, della collana “Le guide Routard” (a meno di 15€ online): piuttosto buona, una delle poche che ho trovato in commercio.
Prezzi:
altissimi, come si può immaginare! Per due piatti che da noi sarebbero un antipasto in un ristorante carino abbiamo speso quasi 70€. La corona danese (DKK o kr) sembra essere piuttosto forte rispetto all’Euro.
Alloggio:
WakeUp Copenhagen Borgergade (prenotando direttamente costa meno che sui siti di prenotazione): 2 stelle ma non lo sembra, aperto nel 2014, hall molto grande e molto moderna, deposito bagagli a 20 DKK nel seminterrato e colazione a parte a 80 DKK (si può scegliere se farla la mattina stessa). In alternativa intorno ci sono diversi bar, un 7 Eleven e anche qualche take away (molto sfruttati dagli ospiti). Le camere, moderne e pulite, sono minuscole, il bagno è una grande cabina in vetro parzialmente oscurato. La posizione è assolutamente perfetta, vicina alla metropolitana e a molti locali dove mangiare.
sabato 23 gennaio
L’aereo è pieno, atterra puntuale alle 8:30 al grande aeroporto di Københavns Lufthavn, a soli 8Km dal centro città. Dobbiamo spostarci al Terminal 3 per comprare la Copenhagen Card (1178 DKK per 2 card da 72 ore, circa 160€) ed inaugurarla subito utilizzandola sulla metro per il centro. A Copenhagen esistono solo 2 linee della metro, quindi è impossibile sbagliarsi; in più è nuova, automatica, molto bella anche nel design.
Scendiamo dopo circa 15 minuti a Kongens Nytorv, una delle piazze principali della città, dove in inverno dovrebbe esserci una pista di pattinaggio. Ci accolgono invece lavori in corso! In pochi minuti siamo in hotel a depositare i bagagli e ci incamminiamo subito verso la prima tappa, sotto una nevicata piacevole (siamo vestiti in modo adeguato e non avremo mai freddo all’esterno).
TUTTI GLI INGRESSI E I TRASPORTI CITATI SONO INCLUSI NELLA COPENAGHEN CARD.
Rosenborg Slot (castello di Rosenborg):
E’ uno strano edificio del Seicento, non molto grande, immerso in un parco incantato (almeno sotto la neve) e circondato da un fossato ghiacciato. In questo periodo dell’anno è aperto solo dalle 10:00 alle 14:00, e alle 10:30 c’è una discreta coda per entrare. Meglio andare all’apertura o intorno a mezzogiorno. Come in ogni altro posto che visiteremo, per ragioni di sicurezza le borse vanno depositate negli armadietti, altrimenti si viene rimandati all’ingresso. Il castello era la residenza estiva della famiglia reale, a solo 2 chilometri dalla loro residenza principale, per cui si attraversano sale sfarzose (ma non eccessive), con particolari interessanti, però con finestre piuttosto piccole, e la luce artificiale fa quasi fatica a illuminarle. La Grande Galleria al secondo piano, dove si trovano i troni, è un gioiello inaspettato, ma gelido: in tutto il palazzo credo che il riscaldamento non esista. L’unico luogo caldo è il piano interrato, dove sono custoditi i gioielli della Corona Danese (mica male!).
Ci spostiamo poi verso il mare, dalle finestre del ristorante in cui ci fermiamo vediamo passare la Queen’s Guard in alta uniforme: la Regina infatti oggi è in casa, in uno dei 4 palazzi che si affacciano su Amalienborg Plads, a pochi passi da qui. La piazza è molto elegante, con una statua equestre al centro, scorci sulla cupola della Marmorkirken da un lato e sulla Kongelige Operaen sull’altra riva: un edificio dal gusto discutibile ma che fa una certa scena.
Amalienborgmuseet:
Dei 4 palazzi è quello aperto al pubblico (a parte alcune zone, abitate da dei rampolli reali), aperto dalle 11:00 alle 16:00. Molto diverso dal precedente, visto che in esso sono ricostruiti alcuni ambienti da metà ‘800 a metà ‘900, così come dovevano essere durante la vita di un ben preciso regnante. Ci si domanda come potessero vivere in stanze così affollate di mobili e soprammobili…
Da qui partirebbe la lunga passeggiata verso la Sirenetta, ma il tempo non ci invita a farlo, anche se sta smettendo di nevicare. Svoltiamo allora verso sud e il Nyhavn (si pronuncia nihaun), la parte più fotografata di Copenhagen: ci sono molti turisti, non oso immaginare quanto sia affollato nelle belle giornate. Niente ghiaccio nel canale, solo una spruzzata di neve sulle barche ormeggiate. Si tratta di un’area molto pittoresca, ma pur sempre piccola. Percorrendolo tutto si torna a Kongens Nytorv, da cui imbocchiamo poi lo StrØget. Lo StrØget è una strada pedonale lunga circa 1,5 km su cui si affacciano bei palazzi, piazze carine, ma soprattutto è la strada dello shopping. Con i prezzi che vediamo non ci viene voglia di comprare, ma la nostra meta di oggi è il Lego Store. Non è il primo che visitiamo, ma la patria delle Lego è la Danimarca, e non può mancare una sosta: così sembrano pensarla anche tutti gli altri turisti presenti in città! Il posto più affollato in cui ci siamo trovati (e nemmeno conveniente).
domenica 24 gennaio
Oggi ci svegliamo con una nebbia fitta, che non ci lascerà più per il resto della permanenza.
Si va subito (con calma, nulla apre prima delle 10:00) verso l’isola di Slotsholmen, nucleo originario della città, dove dal Settecento sorge il palazzo di Christiansborg, ex residenza del Re e oggi sede del Primo Ministro e del Parlamento. Sarebbe visitabile, ma abbiamo già fatto il pieno di palazzi reali. In più è avvolto nella nebbia e la struttura, già di per se piuttosto severa, risulta quasi spettrale. Passando dal cortile interno si attraversa l’isola e si arriva al Museo Nazionale.
Nationalmuseet (gratuito, ai possessori della C.C. viene data una raccolta di cartoline):
Il Museo Nazionale è enorme, con raccolte molto diverse tra loro; noi ne scegliamo solo alcune: la parte vichinga è bellissima, con reperti in perfetto stato di conservazione provenienti da torbiere utilizzate per riti sacrificali; magnifico un grande calderone in argento, interessante l’area groenlandese (anche se questa sezione non è ancora stata restaurata è molto suggestiva). Solo in parte è stato ammodernato, probabilmente avrebbe meritato più tempo per essere apprezzato a pieno.
A pochi passi di distanza ci sono due delle attrazioni più famose di Copenhagen: il parco Tivoli e la Ny Carlsberg Glyptotek. Il parco dei divertimenti è uno dei più antichi in Europa, aperto a metà ‘800, apprezzato da grandi e piccini. Purtroppo però è chiuso fino al 6 aprile, noi ne intravediamo solo qualche forma spuntare dalla nebbia.
Ny Carlberg Glyptotek :
(11:00 – 18:00) museo assolutamente imperdibile, meraviglioso (il nome della famosa birra non è un caso, visto che i fondatori sono proprio gli stessi)! Si viene accolti da un giardino d’inverno spettacolare, sui cui lati si aprono le ali del museo. La collezione di pittura francese (Gauguin in primis, poi Bonnard, Corot, Van Gogh, Renoir, Manet ecc.) è in un’ala moderna a sinistra rispetto all’entrata, così non si rischia di confondersi nel labirinto di sale. Ora è in corso un’esposizione temporanea con alcune opere esposte senza la cornice, per cui la collezione non è godibile al 100% (con la maggior parte delle opere appese in una sola stanza). Le collezioni di opere greche e romane (regolarmente acquistate dal proprietario direttamente dagli scavatori) sono valorizzate molto bene, magnifica la raccolta etrusca!
Non riusciamo a vedere tutto, alle 15:00 parte l’ultimo turno della giornata per il Grand Canal Tour (per i possessori della Card la partenza è da Gammel Strand, di fronte all’ingresso di Christiansborg).
Grand Canal Tour:
La barca è affollata nonostante la nebbia, però il giro diventa più un modo per stare al caldo e rilassarsi che per ammirare il panorama… si vedono bene solo Nyhavn e la Sirenetta, tutto il resto è molto sfumato. L’itinerario dura circa un’ora e mezzo, più del previsto perché essendo l’ultimo fa anche da Hop-on Hop-Off (molti ne approfitteranno per andare a Christiania). Quando arriviamo di nuovo sullo Stroget siamo solo noi e un altro po’ di turisti spaesati: la maggior parte dei negozi è già chiusa (se mai ha aperto), e tutti si stanno già rifugiando in casa! Alle 16:30! Per non parlare del pub dove, meno di due ore dopo, ci hanno guardato malissimo visto che siamo entrati per l’aperitivo… loro alle 20:00 avrebbero dovuto chiudere!
lunedì 25 gennaio
Ancora nebbia fitta, quindi rinunciamo alla gita fuori porta. Depositiamo i bagagli al piano interrato e partiamo per le ultime visite in città. Trovare qualcosa di aperto oggi è veramente un’impresa, in inverno quasi tutte le mete turistiche il lunedì sono chiuse. Andiamo in zona Università e Rundetaarn (Torre Rotonda, l’osservatorio astronomico attivo più antico in Europa): si vede che è iniziata la settimana, c’è molta più gente in giro (e anche qualche macchina). Rinunciamo a salire sulla torre perché non avremmo visto nulla (la cima, anche se non è molto alta, era immersa nella nebbia) e ci spostiamo a Norreport a prendere il bus diretto a Frederiksberg.
Copenhagen Zoo:
(10:00 – 16:00, circa mezz’ora di bus dal centro): ero molto indecisa sul visitare questo che è forse il più antico parco zoologico d’Europa, viste le scelte discutibili che la direzione ha operato negli ultimi anni. Su internet però i visitatori ne parlano in modo entusiastico, così ho deciso di farmene una mia opinione. Da tenere conto che molti animali non sono visibili in questo periodo dell’anno. Alcune aree sono molto belle (il Circolo Artico con gli orsi polari, il padiglione degli elefanti disegnato da Norman Foster, il Tropical Zoo), altre sono ormai obsolete e troppo piccole per le specie che ospitano (per esempio quella dei lupi). Anche la parte didattica mi ha lasciato un po’ perplessa, ma non capendo il danese non so cosa stessero dicendo ai bimbi quando li hanno invitati a toccare la pelle e il teschio di un orso… diciamo che l’insieme mi è piaciuto, ma mi ha lasciato sensazioni contrastanti (cosa che non succede andando al famoso bioparco qui in provincia di Verona, dove la conservazione delle specie, la sensibilizzazione e la ricerca sono il tema dominante). Ci siamo stati più di due ore, che non è poco considerando la chiusura di diversi spazi.
Al ritorno scendiamo dal bus per vedere il Municipio (Radhus), molto bello, simile a quello di Stoccolma anche se posizionato in una zona decisamente diversa della città. Poi risaliamo sul bus e, scendendo a Norreport, abbiamo l’occasione di rivedere il Rosenborg Slot, non più innevato.
Recuperiamo i bagagli, prendiamo la metro e andiamo all’ultima tappa del nostro breve soggiorno in terra danese:
Den Blå Planet:
(Il Pianeta Blu, l’acquario più grande del nord, aperto il lunedì fino alle 21:00). Si scende a Kastrup, l’ultima fermata prima dell’aeroporto, poi si fanno a piedi alcune centinaia di metri. Uno spettacolo! Sembra un’onda, circondato dal mare (peccato che oggi rifletta il cielo grigio). Non è grande come quello di Genova ma, essendo stato aperto da pochissimo, è un vero gioiello di tecnologia, con una grande varietà di specie sia tropicali che della Danimarca. A disposizione wifi e una app con tutte le informazioni che si trovano anche nei pannelli informativi touch screen (in danese, inglese e svedese, visto che Malmoe è a mezz’ora di strada). Perfetto per passare un paio d’ore prima di prendere l’aereo!
P.S.: aereo in ritardo e ancora piuttosto pieno…
In conclusione, forse avrei goduto di più la città in un altro periodo dell’anno, oltre al fatto che la scelta del lunedì non è stata molto lungimirante. Lo smørrebrØd non ci ha fatto impazzire… però abbiamo la voglia di tornare a scoprire anche il resto della Danimarca (e di attraversare il ponte verso la Svezia)!