Tutto è iniziato in una normale giornata di agosto. Io e una delle mie migliori amiche stavamo pensavando ad un viaggetto da fare ad ottobre per i nostri 30 anni da poco compiuti. Fantasticavamo su New York inizialmente, ma quando abbiamo realizzato che riuscivamo ad avere poco più di 15 giorni di ferie ci siamo dette “Facciamo la pazzia, giriamo l’America!!”. Ci siamo armate di guide, mappe e pagine e pagine di vostri utilissimi diari di viaggio e abbiamo iniziato a tirare giù una bozza di un viaggio che non ci pareva possibile nemmeno immaginare! Verso la fine di agosto si è aggiunta un’altra nostra amica, entusiasta del percorso che avevamo progettato, e nonostante mancasse solo poco più di un mese alla nostra partenza siamo riuscite a prenotare il volo a/r per Los Angeles ad un prezzo vantaggioso e con le urla di felicità dopo che abbiamo letto “il vostro volo è confermato”!
Cercherò di darvi qualche indicazione sul viaggio che abbiamo fatto, premettendo che è un itinerario che solitamente si fa in tre settimane/un mese, ma noi l’abbiamo fatto in 17 giorni (compreso il volo).
Considerate anche che abbiamo viaggiato ad ottobre, quindi bassa stagione e abbiamo potuto risparmiare comunque, nonostante i tempi ristretti.
ITINERARIO DI VIAGGIO:
9 ottobre: Torino-Roma-Los Angeles
10 ottobre: Los Angeles (Venice Beach, Santa Monica, Hollywood by night)
11 ottobre: Los Angeles-Williams
12 ottobre: Williams-Grand Canyon
13 ottobre: Williams-Canyon de Chelly-Monument Valley
14 ottobre: Monument Valley – Page
15 ottobre: Page-Las Vegas
16 ottobre: Las Vegas- Death Valley
17 ottobre: Death Valley-Bakersfield
18 ottobre: Sequoia National Park-San Francisco
19 ottobre: San Francisco
20 ottobre: San Francisco
21 ottobre: San Francisco-Santa Cruz-Monterey
22 ottobre: Monterey-Big Sur-Pismo Beach-Santa Barbara
23 ottobre: Santa Barbara-Malibu-Newport Beach
24 ottobre: Newport Beach- Santa Monica- Los Angeles Airport
25 ottobre: ritorno a casa
Il volo l’abbiamo prenotato tramite Skyscanner, che ci ha rimandato a AirFinder, con cui non abbiamo avuto alcun tipo di problema (prezzo a testa del volo da Torino a Los Angeles con scalo a Roma e da Los Angeles a Torino con scalo a Parigi: 550 euro), e al momento della prenotazione abbiamo anche acquistato l’assicurazione AIG gold che ci copriva con un massimale molto alto tutto l’aspetto sanitario della nostra vacanza e l’eventuale smarrimento dei bagagli (30 euro a testa!). L’auto l’abbiamo prenotata con Rental Cars, un sito che ti indirizza alla compagnia più economica: nel nostro caso ci serviva un’auto in grado di contenere tre valigie grosse nel bagagliaio, così abbiamo selezionato un suv a 350 euro per 15 giorni con Dollar da ritirare e riconsegnare all’aeroporto di Los Angeles. I passeggeri aggiuntivi erano compresi così come il navigatore e il chilometraggio illimitati. Altre cose prenotate da casa sono state il visto ESTA a 14 dollari a testa, il pernottamento a Los Angeles le prime due notti (ci siamo servite di Airbnb e abbiamo alloggiato a casa di una deliziosa famiglia americana in una tranquillissima zona di Beverly Hills per 224 euro totali in tre), il Lodge nella Monument Valley, di solito da prenotare con largo anticipo perchè nelle vicinanze ce ne sono solo due (Gouldings Lodge a 243 euro una notte per tre), il super albergo 5 stelle lusso a Las Vegas con una super offerta su Booking (Venetian Hotel a 230 euro), il Lodge nella Death Valley (Stovepipe Wells Village a 191 euro), l’albergo a San Francisco (Fisherman Wharf a 750 euro per tre notti: San Francisco è carissima!!!) e il tour alla prigione di Alcatraz a 31 euro a testa.
Tutto i restanti hotel li abbiamo scelti sul posto.
Abbiamo utilizzato come guide la Routard per i parchi e la Lonely per le città.
DAY 1.
Inizia la nostra avventura. Tutto ci sembra surreale, è un viaggio che sognavamo di fare da troppo tempo. Il volo è in perfetto orario, e il tempo tra il volo da Torino a Roma e quello da Roma a Los Angeles è assolutamente sufficiente. L’aereo usato per il volo transoceanico Alitalia operato da Delta è bello spazioso, con il televisore davanti ad ogni sedile da cui si potevano scegliere numerosi film e giochi e con l’equipaggio che continuava a servirci da mangiare! Nonostante la carenza di sonno riusciamo ad emozionarci già quando scorgiamo Las Vegas dall’alto e quando scendiamo dall’aereo a Los Angeles: finalmente tocchiamo il suolo americano! Sbrighiamo le lunghissime procedure doganali e tiriamo un sospiro di sollievo vedendo le nostre valigie. Usciamo dall’aeroporto con il sole splendente e 35 gradi! Raggiungiamo con la navetta gratuita l’autonoleggio: le pratiche alla Dollar sono state molto lunghe (e meno male che in coda c’erano pochissime persone, non oso immaginare in alta stagione!), perchè i dipendenti tentano di venderti qualsiasi cosa in aggiunta!! Noleggiamo finalmente il cavallo di battaglia per il nostro viaggio, un Toyota Rav 4 spazioso e multiaccessoriato che toccherà a me guidare fino al nostro alloggio a Beverly Hills . Le strade di Los Angeles sono immense e super trafficate! Le palme altissime contornano i viali e ci si sente già un po’ in un film. La coppia che ci ospita tramite AirBnb è super gentile e la nostra camera ha la vista dei grattacieli di Los Angeles in lontananza. Trascorriamo la sera girando tra i vari Boulevards e finalmente ci mettiamo a letto…qui ci sono 9 ore indietro!
Day 2.
La giornata inizia con la sveglia presto per la nostra corsetta sulla collina del Runyon Canyon Park, da dove possiamo ammirare il panorama di Los Angeles, le villone dei super ricconi e la famosa scritta “Hollywood”! La vista è qualcosa che lascia senza fiato, da lacrime agli occhi!
Al ritorno vediamo le villette dei ricchi di Beverly Hills, e riusciamo anche a beccare Gordon Ramsey sulla Hollywood Boulevard! La giornata è splendida, non c’è una nuvola, ma c’è un caldo fotonico, e quindi decidiamo di passarla al mare, prendiamo il nostro macchinone e ci addentriamo in Venice Beach, con le sue spiagge immense piene di surfisti e bagnini alla Baywatch, folkroristica e pazza, con i suoi artisti di strada, i tatuatori, skaters, e culturisti che si allenano! Ci mettiamo a prendere il sole e quasi ci ustioniamo, e riusciamo anche a fare metà bagno tra le onde immense! Di ritorno alla macchina assistiamo anche ad un arresto da parte della polizia!! Proseguiamo poi verso le spiagge di Santa Monica con il molo famoso per la ruota, e lì è tutto un viavai di gente in bici, che corre, che si allena e sfida le leggi di gravità. Ci fermiamo ad osservare il sole che tramonta sull’Oceano Pacifico!
Torniamo a casa per una doccia e via verso la frenetica Hollywood Blvd dove ci fermiamo per cena e ci scattiamo qualche foto con le stelle della Walk of Fame. A mio parere Hollywood vale la pena di vederla di sera, senza perderci troppo tempo di giorno, meritano molto di più le spiagge di Los Angeles!
Day 3.
Oggi si inizia il viaggio on the road! Salutiamo la family che ci ha ospitato dopo un’abbondante colazione all’americana con uova, uova e uova (pure fritte). Facciamo la nostra prima spesa al supermarket dove ci procacciamo i beni di prima necessità per la traversata del deserto (prendere sempre nei supermercati che trovate lungo le strade le confezioni d’acqua e vari crackers e biscottini!). Prima di lasciare LA decidiamo di arrampicarci su per le colline hollywoodiane per l’immancabile selfie con la famosa scritta! E si parte!! Abbandoniamo Los Angeles con un po’ di tristezza, che però passa subito appena vediamo il paesaggio che ci salta agli occhi, colline brulle fino all’orizzonte e poi le montagne rocciose che si incominciano a intravedere. La giornata è caldissima, siamo nel deserto pieno, il terreno è arido ed è tutto un po’ surreale! Decidiamo di deviare sulla Historic Route 66 dove incontriamo per caso il Bagdad Café, a Newberry Springs, un locale a bordo strada in cui è stato girato l’omonimo film nel 1988: tutto è rimasto come allora e ti sembra di essere davvero dentro il film. Pranziamo lì e proseguiamo il viaggio superando il Fiume Colorando, ed entrando finalmente nello stato dell’Arizona!! Lo spettacolo del sole che tramonta dietro le montagne ci lascia senza fiato! Dopo poco tempo cala la notte e il cielo stellato con la Via Lattea ci accompagna nel percorso. Riusciamo ad arrivare a destinazione, la ridente cittadina di Williams, completamente abitata da Indiani Navaho! Ci prepariamo alla nostra prima notte in un autentico motel all’americana (il Travelodge, a in cui abbiamo pernottato per due notti a 206$ in tre)!
Day 4.
Oggi ci svegliamo belle cariche…destinazione Grand Canyon!! Da Williams dista un’oretta scarsa. L’aria è fredda, ma appena arriviamo a destinazione ci rendiamo conto che il sole inizia a scaldare parecchio: via i jeans, al volo pantoloncini e maglietta e ci incamminiamo. E che dire…man mano che arriviamo al primo punto panoramico non si riesce a credere ai propri occhi.. Vi garantisco che le foto non sono abbastanza per descrivere questa meraviglia!! È tutto così immenso e spettacolare, e si rimane soltanto a bocca aperta!! Riusciamo anche ad incontrare dei cervi che gironzolano tranquillamente tra i sentieri! Restiamo lì fino al tramonto dove non si può far altro che rimanere in silenzio ad ammirare lo spettacolo che fa il sole sulle rocce rendendole di mille sfumature diverse. Penso che sia stato il posto più suggestivo mai visto nella vita.
Concludiamo la giornata in perfetto stile americano cenando in una steak house di Tusayan, poco distante dal Grand Canyon (Yippe-Ei-O Steackhouse).
Day 5.
Oggi ci mettiamo di nuovo on the road per raggiungere altri due posti meravigliosi, il Canyon de Chelly prima e la scenografica Monument Valley dopo, dove ci fermeremo a dormire nel Lodge prenotato un mese prima. Prima però facciamo ancora un giretto nella cittadina stile Old West di Williams dove aleggia ancora il ricordo dell’epoca eroica dei pionieri e della vecchia Route 66.


Giusto perchè le gomme sono sgonfie da un giorno facciamo tappa da un gommista locale dall’aria burbera, che però ce le sistema in un batter d’occhio e con il sorriso. Giustamente un’avventura non può essere tale se non si modifica un po’ l’itinerario: ecco che sulla strada vediamo il cartello “Meteor Crater”…vuoi non uscire??? Uno dei più grandi crateri meteoritici del mondo, ovviamente di grande effetto!
Ci addentriamo poi in una vera e propria enorme riserva indiana, di una bellezza selvaggia e desolata: su ciascun altopiano è appollaiato un villaggio in pietra! Ci rendiamo conto che nell’arco della giornata cambieremo l’ora 4 volte, perchè le due riserve indiane hopi e navajo adottano orari diversi e perchè passeremo dall’Arizona allo Utah! Un viaggio nello spazio e nel tempo. Ovviamente in mezzo al nulla il serbatoio inizia a svuotarsi e noi cominciamo ad entrare nel panico: è tutto molto bello, ma vorremmo arrivare a destinazione! Due indiani su un furgone intuiscono il nostro disagio e accostano per darci una mano e indicarci la prima pompa di benzina. Sono tutti così gentili!!
Arriviamo finalmente nel Canyon De Chelly, abitato da sempre dai nativi indiani. Avevamo un po’ il timore che visto il giorno prima il Grand Canyon, saremmo rimaste deluse, e invece questo Canyon è straordinariamente diverso, perchè non colpisce per la sua immensità, ma piuttosto perché con un colpo d’occhio si riesce a vedere ogni suo particolare: il rosso delle rocce che si mescola con il verde acceso degli arbusti, il modo in cui il fiume si è scavato il percorso, i minuscoli campi verdeggianti sul fondo e le numerose e antiche rovine di villaggi indiani addossati alle pareti rocciose.
La seconda tappa di oggi prevede la mitica Monument Valley! Corriamo un po’ oltre i limiti per raggiungerla prima del tramonto…ad ogni curva il paesaggio lascia senza fiato… e poi… eccola….OH MIO DIO!! È indescrivibile! Arriviamo in tempo per lo spettacolo delle rocce che diventano sempre più rosse, sulle note della musica dei navajo. Il costo per l’ingresso è di 20$ e dura 24 ore, quindi ovviamente lo abbiamo utilizzato per l’ingresso del giorno dopo. Non ci soffermiamo a lungo perchè domattina ci riserviamo la vista dell’alba sulla Monument dalla terrazza del Gouldings Lodge!
Day 6.
Stamattina la dedichiamo interamente alla Monument Valley. Non pensavamo ci potesse essere qualcosa di più bello di quello che avevamo visto finora, ma ci dobbiamo ricredere. Dopo aver ammirato l’alba, entriamo con il nostro suv sullo sterrato di terra rossa ed è come essere dentro un film western. Ad ogni curva c’è uno straordinario fenomeno della natura, monoliti rocciosi rossi nell’immensa distesa desertica. Dopo aver impolverato per bene la macchina, ci dirigiamo nel punto in cui è stata girata la celebre scena di Forrest Gump che corre con la Monument alle spalle. Ci affrettiamo per raggiungere la vicina Kayenta dove, uniche straniere in mezzo agli indiani del posto, mangiamo un boccone al volo e facciamo rifornimento.
Poi di nuovo on the road in direzione Page, cittadina vicina al Lago Powell e ai canyon di Bryce e Antylope. Ahimè non tutto va secondo i piani e una volta arrivate il sole è già basso e ci accontentiamo della vista sulla diga di Glen Canyon. E via a cena in un tipico BBQ americano con tanto di musica folk dal vivo (ex stazione di servizio trasformata in ristorante). Qui ci servono noccioline e ribs serviti in vassoi di cartone. Ci dirigiamo poi in un locale country (Windy Mesa) dove impariamo i balli del posto e ci fermiamo a giocare a biliardo: ormai ci siamo calate nella parte! Dormiamo poi nel nostro fidato Motel 6 (95$ in tre).



































































Day 16.
Il risveglio più triste di sempre. Decidiamo di sfruttare al meglio la giornata andando in spiaggia e a correre sul lungomare con la testa piena di pensieri. C’è il sole come al solito e fa caldo e i surfisti sono già tutti a cavalcare le onde. Prima di riconsegnare la nostra cara Windy decidiamo di concederci un’ultima sosta nella spiaggia di Santa Monica che tanto ci era piaciuta…potendo saremmo tornate 5 minuti in ognuno dei posti che abbiamo visto! Riconsegnamo la nostra compagna di avventure in condizioni pietose, con terra dell’Arizona, aghi di pino, sabbia dei deserti e delle spiagge e con una tristezza incredibile. È tutto finito…
Arriviamo all’aeroporto di Los Angeles con il magone e aspettiamo che un aereo ci porti a casa. Il volo di ritorno era un boeing a due piani dell’Air France, comodissimo e come al solito con un sacco di cibo disponibile.
Questo viaggio lo porteremo per sempre con noi.
Totale miglia percorse: 3400 (5042 km)
Media di ore dormite per notte: 4
Totale tramonti visti: 15
Totale ore di risate al giorno: 20




