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Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
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Milos dai mille colori

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Come ogni anno abbiamo diverse idee e ipotesi sulla nostra vacanza greca, ma alla fine lasciamo scegliere al fato, anzi ad Aegean: la combinazione migliore tra orari e prezzi per la prima metà di luglio! La migliore sembrerebbe Milos, isola di cui molti mi avevano già parlato bene, ma che non avevamo mai preso seriamente in considerazione. E Milos sia!

VOLO

Come già detto, abbiamo prenotato con Aegean: volo per Atene e in seguito volo interno per Milos (operato da Olympic); partenza il 5 luglio, ritorno il 15. In totale circa 320 euro. Milos ha un aeroporto piccino piccino (anzi definirlo aeroporto è quasi eccessivo) e altrettanto piccoli sono gli aeroplani che lo servono, dei bombardier a elica da 37 posti. Ci sono circa 3 – 4 collegamenti al giorno per Atene e son sempre zeppi (prenotare per tempo: noi l’abbiamo fatto a inizio marzo); la tratta dura circa mezz’ora. In alternativa è possibile raggiungere Milos anche in traghetto.

Voli in perfetto orario sia all’andata sia al ritorno; con Aegean ci siamo trovati molto bene.

ALLOGGIO

Pensavamo di prendercela comoda nella ricerca degli alloggi, ma dando un’occhiata veloce a Booking ci siamo accorti che molti avevano già finito la disponibilità e che, inoltre, i prezzi erano mediamente più alti che nelle isole dove eravamo stati finora. Quindi abbiamo subito bloccato uno studios che ci ispirava, con cancellazione gratuita, ma che alla fine è rimasto il nostro alloggio: Papafraga Studios, per 450 euro tutto il periodo.

Complesso di una decina (forse meno) di appartamenti, a Pachaina, vicino alle scogliere di Papafraga; Pachaina non è un vero e proprio paese, ma solo un complesso di case e residenze, quindi la cittadina più vicina è Pollonia, a più di 2 km: nessun problema se si ha un mezzo di trasporto, altrimenti diventa impegnativo.

Il nostro studios era davvero molto piccolo ma abbastanza nuovo e soprattutto pulito (con pulizie giornaliere e cambio biancheria ogni 2 giorni). Inoltre potevamo sfruttare il cortile comune. Proprietario sempre molto gentile e disponibile.

L’unico inconveniente è stato, una sera, l’invasione di alcuni piccoli insetti neri: volavano ovunque e ci cadevano addosso, siamo dovuti scappare a rinchiuderci in casa. Anche altre sere li abbiamo notati, ma in numero minore, sempre dopo il tramonto. Abbiamo poi scoperto che questi insetti sono una piaga che infesta l’isola nei giorni in cui c’è calma di vento, ma cosa siano mi resta un mistero.

MEZZI DI TRASPORTO

Abbiamo noleggiato uno scooter 50 da Moto Christos, a 135 euro per tutto il periodo. Ci è stato recapitato direttamente al Papafraga, neanche mezz’ora dopo il nostro arrivo (non abbiamo perso tempo). Milos ha le dimensioni ideali: né troppo piccola, né troppo grande, perfetta per lo scooter  (gli ultimi anni a Cefalonia e Corfù ci avevano un po’ provato) senza però annoiarsi.  C’è una zona, però, la parte ovest dell’isola, dove non è possibile andare (o meglio non si è coperti dall’assicurazione) essendo le strade sterrate: se si volesse andare lì forse meglio prendere un auto, meglio ancora un fuoristrada. Ci siamo però fatti i 6 km di sterrato verso le vecchie miniere, senza eccessive difficoltà.

Per lo spostamento dall’aeroporto a casa, invece, abbiamo preso un taxi, che ci è costato 17 euro (per poco meno di 10 km).

MILOS

Milos è un’isola di origine vulcanica, una riserva di minerali: non per niente nel corso del 1900 una delle attività preponderanti era proprio l’estrazione mineraria. E ancora adesso vengono, in alcune zone, estratti minerali e si vedono camion colmi sfrecciare (auguratevi di non beccarne mai uno in presenza di meltemi: quintali di terra negli occhi sono assicurati).

Gli effetti che si hanno sull’isola sono una miriade di colori, dal rosso della zona delle vecchie miniere al bianco di Sarakiniko. Un’isola che offre in pochi chilometri quadrati una grande varietà di spiagge e di paesaggi. Il tutto con le caratteristiche tipiche dell’isola cicladica. Se già amate la Grecia, non potrà non conquistarvi… nonostante la massiccia presenza di turisti, soprattutto italiani.

Non abbiamo fatto gran vita notturna quindi non saprei dirvi com’è la situazione: sicuramente ad Adamas, la città principale, qualcosa c’è, ma in generale si tratta di un’isola tranquilla e non certo da scegliere se si è alla ricerca della movida.

CLIMA

Come tutte le Cicladi anche Milos è caratterizzata dalla presenza del Meltemi, il vento dell’Egeo che spira da NW e garantisce quel cielo così azzurro e quel sole così bruciante. Quando esso si placa la foschia (e il caldo) aumenta, ma allo stesso tempo quando è troppo forte può essere fastidioso (e oltre ai quintali di sabbia negli occhi, c’è rischio di cancellazione di mezzi di trasporto e gite in barca).

Nei giorni di forte Meltemi meglio andare nelle spiagge a sud, più riparate, e godersi quelle a nord nei giorni di calma. Noi su 10 giorni abbiamo avuto un po’ di tutto, ma per quanto non sia una grande amante del vento forte tutto era meglio rispetto al terribile caldo afoso che avevo lasciato a Milano!

RISTORANTI E CUCINA

Rispetto ad altre isole greche quello che abbiamo osservato a Milos è la presenza di piatti insoliti o più particolari (Imam: uno sformato di melanzane e altre verdure; pitarakia: una panzerotto al formaggio; ladenia: una specie di focaccia con pomodoro e cipolle; karpouzipita: torta all’anguria). Non mancano comunque i grandi classici tipo moussaka. Ritrovato il dakos (una specie di frisella) che tanto avevo amato a Naxos. Ristoranti che segnalo:

Liofito

Sulla strada che va verso Pollonia; location all’aperto carina ma poco riparata (se c’è vento può essere fastidioso). Noi quella sera abbiamo mangiato solo antipasti ma viste le porzioni abbondanti siamo usciti rotolando. Un piccolo inconveniente al momento di pagare (ci era stato fatto lo scontrino di un altro tavolo… 138 euro anziché 35!) subito risolto. Cibo molto buono.

Apanemia

 

Sempre sulla strada che va verso Pollonia. Personale rapido e cibo molto buono. C’è spesso musica dal vivo ma non invasiva.

Archontoula

Taverna che sorge in un locale storico di Plaka, in zona centralissima, di fronte al caffè Utopia. Noi abbiamo mangiato all’interno perché i tavoli fuori (praticamente sul vicolo) erano pieni… e ci è andata bene, visto che abbiamo visto le persone fuori scappare dentro coi piatti in mano a causa dell’invasione dei soliti insettini neri. Cibo buono e prezzi bassi vista la location. Servizio non impeccabile, ma in ogni caso gentili.

PRE – PARTENZA

Chi l’avrebbe mai detto, quando ho prenotato il biglietto a marzo, che i giorni precedenti alla partenza sarebbero stati segnata da un gran senso di confusione legato alla crisi Grecia – UE? E che il giorno della mia partenza sarebbe stato proprio quello del famoso referendum? Nei giorni precedenti alla partenza, a leggere i giornali o a guardare la TV, sembrava che la situazione in Grecia fosse al degenero, addirittura si diceva che sulle isole scarseggiavano i beni di prima necessità. Per fortuna che seguendo gruppi e blog di persone sul luogo arrivavano notizie molto più confortanti. E a posteriori devo dire che se uno fosse partito all’oscuro di quello che stava succedendo non si sarebbe accorto di nulla, perché la nostra vacanza si è svolta esattamente come gli altri anni, senza alcun imprevisto, usando la carta di credito un paio di volte e senza aver difficoltà a trovare nessun tipo di cose. Certo parlando con la gente del posto traspariva amarezza e preoccupazione, ma per i turisti non c’era alcun tipo di disagio, anzi.

SPIAGGE E MARE

Si dice che sull’isola vi siano più di 70 spiagge. Mi limiterò a descrivere quelle che abbiamo visitato.

Sarakiniko

Una delle spiagge più famose dell’isola e forse di tutte le Cicladi. Una distesa di rocce calcaree bianche quasi accecanti che fanno contrasto con l’azzurro del mare. Ovviamente si riempie abbastanza rapidamente e diventa molto affollata. Luogo molto scenografico, ma come acqua c’è di meglio sull’isola (la roccia che si scioglie in acqua tende ad intorbidirla). Da evitare nei giorni di forte meltemi.

Papafragas

Scogliere e grotte marine suggestive; raggiungere la spiaggetta non è semplicissimo ma ha il suo perché. Anche in questo caso da evitarsi nei giorni di vento forte (in quelle circostanze purtroppo le insenature si riempiono anche di rifiuti).

Voudia

Bella spiaggia e bel mare, ma di fianco ad una società mineraria di estrazione.

Tiorichia (nota anche come Old Sulphur Mines)

La spiaggia delle vecchie miniere di zolfo (chiuse ormai dal 56) è un luogo quasi surreale e il fatto che per raggiungerla ci sia solo uno sterrato di 6 km (tutto sommato abbastanza fattibile, tranne qualche punto dove bisogna stare attenti, perlomeno in scooter) accentua questa sua caratteristica. Essendo non facilmente accessibile non è affollata. L’acqua ha delle sfumature rossastre e gialle, a causa appunto della presenza dello zolfo. Da vedere.

Paliochori

Classica spiaggia sabbiosa, con zona organizzata a ombrelloni e mare trasparente. Non è il mio genere di posto, ma lo è di gran parte dei vacanzieri.

Agia Kyriaki

Sulla stessa lunghezza d’onda di Paliochori, ma più selvaggia.

Tsigrado

Uno spettacolo. E’ vero, è famosa ed è ormai uno dei luoghi più frequentati dell’isola, ed essendo molto piccina si riempie già a metà mattina. Ma è indiscutibilmente splendida. Già dall’alto ti lascia senza fiato.

Il fatto che si raggiunga scendendo in una spaccatura, dapprima aggrappati ad una corda e poi utilizzando una scaletta di legno, rende il tutto ancora più affascinante (comunque è peggio a vedersi che a farsi).

E quando sei finalmente giù ti ritrovi in queste magnifiche acque trasparenti e ti sembra di vivere in un sogno.

Firiplaka

Non lontana da Tsigrado, decisamente più accessibile e più spaziosa. Ha anche una zona organizzata con ombrelloni e lettini. Malgrado ciò è comunque a mio avviso una delle spiagge più belle dell’isola, con un mare incantevole e l’azzurro che fa contrasto con le rocce colorate.

Provatas

Spiaggia piccola e organizzata. Siamo scappati senza neanche scendere dallo scooter.

Kipos

Da qui parte la barca per Kleftiko. I grossi sassi non sono molto invitanti, ma il mare è bellissimo.

Therme

Il posto non ha propriamente un aspetto bucolico, essendo a ridosso dalla centrale elettrica dell’isola.  Ma proprio qui ci sono sorgenti di acque termali in mare. Si vedono le bolle e si sentono le correnti di acqua più calda. Poco frequentata dai turisti, di più dalla gente del posto.

Achivadolimni

Una spiaggia tranquilla, in parte alberata e con un bel mare; appena dietro è possibili ammirare un laghetto dove d’inverno vanno a svernare gli uccelli.

Golfo di Adamas

Ok, visto quello che offre Milos, il golfo di Adamas non sarà il top per quello che concerne le spiagge. Ma: l’acqua è limpidissima e pulita, diventa profonda gradualmente, la spiaggia è zeppa di tamerici e quindi ombreggiata, il mare è calmo anche nei giorni di meltemi furente. Perciò: come può non piacere questo posto? Noi alla fine è quello dove forse siamo andati più volte, anche solo per una sosta all’ombra.

Fyropotamos

Per quello che mi riguarda, sale sol podio delle spiagge di Milos insieme a Tsigadro e Firiplaka.

Mare spettacolare, sia dall’alto sia immergendosi dentro.

Plathenia

Credo sia bella, ma ci siamo andati in un giorno di meltemi e non era proprio il massimo.

ALTRI LUOGHI

Plaka

Il capoluogo dell’isola, è il classico paesino cicladico bianco, arroccato e pieno di vicoletti dove perdersi.

Davvero grazioso, si possono vedere ottimi tramonti (famosa la vista dal Caffè Utopia, che abbiamo provato: tenete però presente che all’ora del tramonto è spesso affollato; tuttavia noi abbiamo avuto la fortuna di avere proprio un tavolo in poll position)

Kastro

Da Plaka con una breve ma impegnativa (causa pendenza) camminata è possibile raggiungere il vecchio Kastro, da cui si gode di una bella visuale su tutta Milos (peccato che quando ci siamo andati noi ci fosse un po’ di foschia). Anche questo è un posto molto gettonato per ammirare il tramonto.

Adamas

Cittadina portuale, è il fulcro della vita di Milos. Ad Adamas abbiamo avuto modo di visitare anche il Museo Geologico dove, oltre a rimirare diverse reperti rocciosi, è possibile farsi un’idea di come fosse sino a qualche decina di anni fa la vita dei minatori di Milos. Noi siamo appassionati di geologia, ma val la pena in ogni caso farci un salto (ingresso 4 euro).

Pollonia

Una tranquilla località turistica costituita perlopiù da taverne e da una spiaggia con tamerici. C’è un porticciolo.

Filakopi

Di fianco a Papafragas, uno dei più antichi insediamenti minoici; non è che ci sia molto da vedere, eh!

Mandrakia

Un villaggio di pescatori con un bel mare.

Klima

Un graziosissimo villaggio di pescatori, con le pittoresche abitazioni colorate con annessa la rimessa per riparare la barca.

Fourkovouni

Altro accrocchio di case, con microspiaggetta.

Catacombe

Queste catacombe cristiane (di notevole importanza dopo quelle romane) sorgono non lontano da Plaka ed è possibili visitarle con guida a 3 euro.

Venere di Milo e Antico Teatro

Lungo la strada che porta alle catacombe, una deviazione indica il luogo dove è stata rinvenuta la Venere di Milo; non lontano da lì è possibile vedere poi le rovine dell’antico teatro (in via di ristrutturazione).

ESCURSIONI IN BARCA

Kleftiko

Dal porto di Adamas partono parecchie imbarcazioni con le quali è possibile fare tour intorno all’isola o negli isolotti vicini. Da quello che abbiamo visto i prezzi variano da 25 a 60 euro, a seconda del tipo di barca, del giro e dei servizi offerti (pranzo etc…). Anche da Pollonia partono alcune gite, ma in numero decisamente inferiore. E siccome tra i due litiganti il terzo gode, noi abbiamo ripiegato su un’altra gita in barca: quella con partenza da Kipos. Essa prevede una uscita di 3 ore e mezza (dalle 11 alle 14.30 circa) in cui si costeggia la costa sud-occidentale di Milos, fino ad arrivare a Kleftiko, con due tappe snorkeling, di cui la più lunga proprio a Kleftiko. Il costo è di 19 euro a persona, senza pranzo (ma ci hanno offerto una pitarakia prima di partire, due stuzzichini  al ritorno e l’acqua era gratuita). Si prenota alla taverna (l’unica) di Kipos.

Devo dire che siamo tornati proprio soddisfatti, luoghi molto belli, barca non eccessivamente sovraffollata e durata “giusta”. Kleftiko è assolutamente da vedere. Durante lo snorkeling si osservano anche parecchi pesci. Peccato solo per l’acqua: a tratti c’erano delle correnti un po’ gelide.

Ci è un po’ dispiaciuto non esserci fatti la costa nord-occidentale dell’isola, ma tenete anche presente che nei giorni di forte meltemi le uscite in barca da Adamas verso quella direzione possono subire cancellazioni, mentre a sud questo accade molto più di rado.

Kimolos

Da Pollonia giornalmente partono circa 5-6 traghetti per l’isolotto di Kimolos, a poco meno di mezz’ora di traversata da Milos. Il costo del traghetto è di 2 euro a persona a tratta e 2.7 euro per il trasporto dello scooter. Eravamo indecisi se andare con o senza  scooter, ma dopo esserci informati dal noleggiatore sulla possibilità di portare il mezzo su un’altra isola (“sì, ma se restate a piedi non veniamo a prendervi e dovete arrangiarvi voi”) optiamo per il trasporto dello scooter. E per fortuna, perché arrivati a Kimolos senza un mezzo non è che avremmo potuto fare granché!

Kimolos è un’isola piccola, con molte strade ancora sterrate. C’è un solo benzinaio e il prezzo della benzina è alle stelle. Un paio di spiagge notevoli, in particolare Prassa, praticamente una piscina.

Ci sono ovviamente taverne e bar e anche affittacamere, ma in un contesto di pace e tranquillità assoluta.

 

La fama di Milos è legata perlopiù alle sue spiagge e quindi ero partita con qualche perplessità, visto che noi non passiamo molto tempo in spiaggia ma preferiamo girare. Mi  sono dovuta ricredere: Milos è bellissima non solo per le sue spiagge, ma anche per la sua conformazione, i suoi colori e per la sua fantastica atmosfera cicladica. Pare che negli ultimi anni stia diventando abbastanza trendy, soprattutto tra i greci stessi e tra noi italiani, ma forse questa sua accessibilità non proprio a portata di tour operator la preserverà dal turismo più estremo di altre Cicladi.

 

 


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