La vacanza in Andalusia del settembre 2013 ci aveva proprio entusiasmato, quindi abbiamo deciso di tornarci, in tutt’altra stagione e cambiando itinerario: l’altra volta ci eravamo dedicati alla zona a ovest di Malaga, stavolta ci saremmo concentrati su quella a est, tra Malaga, Granada e Almeria.
VOLO
Prenotato volo Easyjet da Malpensa all’ottima cifra di 106 euro A/R. Visto il periodo dell’anno, quello tipicamente dedicato alle gite scolastiche, aeroporti e aerei erano zeppi di studenti in gita.
ALLOGGIO
Dopo un po’ di indecisione, abbiamo deciso di alloggiare in pianta stabile a Nerja e spostarci in giornata; Nerja è una località turistica sulla costa decisamente graziosa, composta perlopiù di casette bianche. Pur essendo marzo c’erano comunque parecchi turisti: credo che in estate, a causa della sua conformazione e dello scarso numero di parcheggi, tenda a diventare invivibile!
Abbiamo prenotato tramite Booking un appartamento all’interno del complesso Chimenea, a 343 euro in due per tutta la settimana, e siamo rimasti decisamente soddisfatti: appartamento grande e spazioso (c’erano addirittura due camere da letto), climatizzato (cosa non da poco perché anche in Andalusia vi assicuro che può fare freddo), con cucina fornitissima (c’era anche la lavastoviglie), TV (che non prendeva però canai spagnoli ma solo stranieri), wifi gratuito e un bel balcone. Presente anche la piscina ma ovviamente, vista la stagione, non ne abbiamo usufruito. La zona era molto tranquilla e con una bella vista.
Unico inconveniente: non c’è una reception; però il ragazzo che ci ha consegnato le chiavi la prima sera ci ha lasciato un recapito telefonico per eventuali emergenze.
L’ultimo giorno abbiamo potuto tenere l’appartamento sino alle 15 senza pagare supplementi.
AUTO E SPOSTAMENTI
Tramite Autoeurope abbiamo noleggiato direttamente in aeroporto un auto da Goldcar, per 54 euro per tutta la settimana (abbiamo poi pagato in loco una assicurazione totale integrativa). Ci è stata data una Panda in buone condizioni, con la quale ci siamo fatti le solite migliaia di chilometri. Ad eccezione delle strade di montagna più impervie, le strade sono in buono stato; lungo la costa scorre la A7, una sorta di autostrada senza pedaggio; Granada è invece raggiungibile con l’autostrada A44. Queste autostrade sono sempre molto scorrevoli e quasi mai abbiamo trovato traffico; solo alcuni lavori in corso ci hanno rallentato parecchio quando ci siamo diretti verso Almeria.
CLIMA
Parte della zona costiera dell’Andalusia è chiamata “Costa del Sol”… ecco, durante questa nostra permanenza tale nome era un po’ inappropriato! Purtroppo non abbiamo trovato una settimana particolarmente fortunata, meteorologicamente parlando: a parte il primo giorno, quasi sempre nuvole, e tanta pioggia gli ultimi giorni (cosa che ci ha anche impedito di godere dell’eclissi di sole). Anche le temperature non sono state propriamente miti, anche perché siamo spesso stati in zone montuose. Tra l’altro, come spesso accade anche in zone del sud Italia, i riscaldamenti in locali e abitazioni non sono così diffusi e quindi ci si trova spesso a patire il freddo proprio al chiuso. Fortunatamente noi in casa avevamo il climatizzatore, perché altrimenti tra temperature non altissime e umidità avremmo di sicuro sofferto il freddo.
Insomma un clima ben diverso da quello che avevamo trovato due anni fa in settembre!
14 marzo 2015: partenza
Volo in perfetto orario a metà pomeriggio. Tempo di ritirare bagagli e auto e alle 21 eravamo a Nerja. La strada è semplice, praticamente tutta autostrada dall’aeroporto; abbiamo avuto solo qualche difficoltà ad individuare il complesso del nostro appartamento, essendo in una zona residenziale con costruzioni tutte simili tra loro.
15 marzo 2015: Cueva de Nerja, Frigiliana e Nerja
Come prima tappa siamo andati a visitare la Cueva de Nerja, una grotta abbastanza famosa che si trova poco più a est della cittadina.
Essendo anche domenica c’erano parecchi visitatori, ma nulla di invivibile. L’ingresso costa 9 euro. La grotta è molto estesa, ma solo una parte visitabile. Vi sono diverse sale ed è possibile ammirare la più grande stalattite del mondo. Se vi piacciono grotte e vi interessa la geologia non perdetevi la visita.
Abbiamo poi visitato Frigiliana, una cittadina non lontana da Nerja, nell’interno, nota per essere un “pueblo blanco”: si tratta di un villaggio davvero grazioso ( a tratti mi sembrava anche di essere su un’isola cicladica) forse uno dei più carini visti nei nostri due viaggi in Andalusia.
Nerja è invece prevalentemente nota per il Balcon d’Europa, un belvedere che si affaccia sul mare e offre una discreta vista.
16 marzo 2015: Alpujarras
Approfittando del tempo discreto (e sapendo che nei giorni successivi sarebbe peggiorato) abbiamo dedicato la giornata ad una visita nell’Alpujarras, la zona ai piedi della Sierra Nevada che per molto tempo fu occupata dai Mori, dal tanto che i villaggi che si incontrano ricordano, nella loro architettura, quelli che si trovano sull’Atlante in Marocco.
Siamo proprio in montagna e si sente, l’aria è pungente. Qua e là sbucano le cime più alte della Sierra Nevada (dove si trovano anche stazioni sciistiche) innevate.
Un prodotto tipico di queste zone è il prosciutto.
Tornando, ci siamo goduti invece la bella vista sul lago artificiale de Rules.
17 marzo 2015: Alhambra
Non potevamo tornare in Andalusia per una seconda volta e non visitare l’Alhambra, la cittadella araba che si erge a ridosso di Granada e che appartiene anche al Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Quindi subito a gennaio, poco dopo aver comprato il volo, abbiamo prenotato i biglietti d’ingresso.
http://www.ticketmaster.es/nav/landings/en/mucho_mas/entradas_alhambra/index.html?loce=es-sayt
Come si è può vedere ci sono diverse tipologie di visita, noi abbiamo optato per quella diurna e completa, al prezzo di circa 15 euro. Prenotare con largo anticipo è fortemente consigliato, soprattutto nei periodi di alta affluenza turistica, perché è una meta molto gettonata. In fase di prenotazione bisogna anche scegliere se si preferisce entrare in mattinata o nel pomeriggio, nonché fissare l’orario di ingresso al Palazzo Nazareno (possibile ogni mezz’ora): tenete presente che con gli orari son molto precisi e rigorosi, quindi se avete scelto l’ingresso pomeridiano non vi faranno entrare la mattina, così come cercate di arrivare puntuali al Palazzo Nazareno.
Avendo noi scelto l’ingresso pomeridiano, abbiamo dedicato la mattina ad un giretto veloce per Granada, parcheggiando in uno dei silos sotterranei (si paga al minuto).
Per quel poco che abbiamo visto sembra una cittadina interessante, sarebbe da dedicarle un paio di giorni. Magari un’altra volta.
Abbiamo poi raggiunto l’Alhambra, che si trova sulla collina subito dietro alla città. Ci sono parecchi parcheggi a pagamento e alla fine una sosta di 5 ore ci è costata 9 euro!
Ritirati in tempo zero i biglietti presso la cassa dedicata alle prenotazioni, abbiamo solo dovuto aspettare il nostro orario di ingresso.
Abbiamo visitato in lungo e in largo per più di tre ore e alla fine eravamo abbastanza a pezzi ma ne è valsa la pena.
Suggestiva anche la vista verso la città e verso la Sierra Nevada, peccato che la giornata grigia e fosca non valorizzasse molto il paesaggio circostante.
Tutto sommato però non ha piovuto e quindi non ci possiamo lamentare: essendo quasi interamente all’aperto, visitare l’Alhambra sotto la pioggia deve essere alquanto spiacevole.
Da dedicare anche un po’ di tempo ai giardini di Generalife.
Giornata stancante ma molto piacevole: non mancate di visitare l’Alhambra se capitate da queste parti.
18 marzo 2015: Deserto di Tabernas
Una meta che non volevo assolutamente perdermi era il Deserto di Tabernas: nell’entroterra di Almeria, è la zona più secca d’Europa nonché l’unico deserto europeo, diventato famoso perché set di molti film e videoclip, tra cui in particolare i cosiddetti “spaghetti western” di Sergio Leone. La strada da Nerja è abbastanza lunga e causa anche la presenza di alcuni lavori in corso ci abbiamo messo più del previsto. Purtroppo la giornata non è bellissima, lungo il tragitto troviamo anche pioggia.
Non fa neppure caldo, anzi complice l’altitudine l’aria è decisamente fredda! Diciamo che la mia visita nella zona di Almeria me l’ero sempre immaginata diversa, con caldo e solleone e non col piumino e la sciarpa!
Tuttavia il paesaggio è ugualmente affascinante e sembra davvero di essere stati catapultati nel West.
In questa zona sorgono diversi parchi tematici tra cui il Fort Bravo, che abbiamo visitato.
Essi sono fondamentalmente vecchi set cinematografici, ricostruzioni di ambienti appartenenti al selvaggio west.
L’ingresso non è propriamente economico (19.4 euro a testa) ma abbiamo avuto la fortuna di capitare giusto in tempo per assistere, all’interno del saloon, allo spettacolo dal vivo, con interazione col pubblico: simpatico e divertente, anche se totalmente in Spagnolo.
Insomma se decidete di visitare uno di questi parchi, cercate di arrivare in un orario tale da poter assistere allo spettacolo, perché altrimenti spendere quasi venti euro solo per vedere un finto ufficio postale o un calesse non vale davvero la pena.
Dopo una sosta nella cittadina di Tabernas (nulla di che) siamo tornati verso casa. Nei dintorni c’erano anche delle grotte visitabili, ma si era fatto tardi e la strada era lunga.
19 marzo 2015: Guadix
Tappa odierna Guadix, comune ad est di Granada, famoso per un quartiere dove parte della popolazione vive in case costruite nella roccia.
Il vantaggio dovrebbe essere quello di avere temperature costanti tutto l’anno, mai troppo freddo né troppo caldo. Noi ne abbiamo visitato una (il proprietario ci ha invitato a farlo) e devo dire che non è che la temperatura fosse così gradevole (anche perché Guadix è a quasi 1000 metri di quota)… probabilmente i maggiori benefici si avranno durante la bollente estate andalusa.
Abbiamo anche visitato la Cueva Museo, che consiglio, visto che l’ingresso costa pochi euro. Il filmato trasmesso è in Spagnolo ma si riesce a seguire abbastanza.
Al ritorno breve deviazione verso l’Embalse de Canales, ai piedi della Sierra Nevada.
20 marzo 2015: Sierras de Tejeda e Alhama de Granada
Come già anticipato, la mattina dell’eclissi ci attendeva il tempo peggiore della settimana. Era sì buio, ma perché c’era un forte temporale con grandine.
Il maltempo ci ha accompagnato per il giro nella Sierra de Tejeda, dove per chilometri non abbiamo incrociato altre auto, fino a condurci ad Alhama de Granada: a quasi 900 metri di altezza, è famosa per la sua posizione a picco su un barranco e per i resti dei suoi bagni romani. Purtroppo non sono riuscita neanche a fare una foto: causa pioggia torrenziale siamo scesi dall’auto giusto per infilarci in un ristorante, e una volta usciti ci siamo subito fiondati in auto. Peccato!
21 marzo 2015: ritorno
Abbiamo dedicato l’ultima mattina ad un altro giro a Frigiliana, che ci era tanto piaciuta, per dedicarci anche ai souvenir (ci sono tanti negozietti)… una particolarità che non sapevo è che in quella zona è molto diffuso come prodotto locale il cioccolato.
Pranzo sul lungo mare di Nerja e nel primo pomeriggio si parte direzione aeroporto di Malaga, dove anche stavolta ci attendevano un sacco di studenti in gita, pure sul nostro volo.
Anche stavolta siamo tornati soddisfatti dall’Andalusia, nonostante il tempo non sempre clemente ci abbia reso le visite meno piacevoli rispetto al nostro precedente viaggio. A posteriori, forse, per queste tappe, soprattutto considerato che molte sono in altura, avrei scelto un altro periodo dell’anno, come la tarda primavera o l’inizio autunno (no, l’estate no, troppo calda l’estate andalusa per i miei gusti).
Ci restano comunque ancora tante cose da visitare in Andalusia, che è un perfetto mix di cultura e natura, oltretutto ad ottimi prezzi, quindi ci torneremo quasi di sicuro un’ulteriore volta.