A settembre avevo deciso di non passare il capodanno a casa ma non avevo idea di dove andare e così mi sono fatta convincere da mia cugina e in quattro siamo andati a Budapest.
Ho prenotato il mio volo da Napoli con Wizz Air pagati più o meno sui 250 euro compreso di un bagaglio a mano grande. La compagnia è molto organizzata ed è stata puntualissima solamente questa nuova politica di far pagare il bagaglio a mano (a meno che non sia uno zainetto) non mi è piaciuta e inoltre se non si fa il check in online e lo si fa direttamente in aerporto si devono pagare 15 euro!!
Il viaggio lo faccio da sola perchè m sarei incontrata con il mio ragazzo direttamente all’aeroporto di Budapest. Appena arrivata decido di cambiare dei soldi: ve lo sconsiglio sia perchè non è vero che non prendono commissioni come in realtà c’era scritto sia perchè in seguito capirò che la migliore possibilità è quella di ritirare direttamente i soldi dalla carta.
Decidiamo di raggiungere il nostro appartamento in taxi (24 euro) che si trova al centro di Pest nel quartiere ebraico.
Avevo prenotato la casa su AirBNB. La casa si trova in un complesso di appartamenti che vengono interamente fittati e si trova in un quartiere pienissimo di locali, ristoranti e gente. L’ho amato fin da subito. La casa era bellissima e molto grande (ve la consiglio vivamente: cercate Godzu Apartament su airBNB e parlate con la gentilissima Dalma).
La prima cena è stata tutta dedicata a sperimentare i nuovi sapori ungheresi dove ovviamente regna la paprika!
Non vi aspettate che gli ungheresi parlino inglese anzi! Nemmeno nei ristoranti (e gli stessi menù) si parla inglese e infatti ho cercato di imparare quanto più ungherese possibile per sopravvivere (l’ungherese è una lingua impossibile e difficilissima).
Il primo giorno l’abbiamo dedicato alla Cittadella, la parte alta della città. Abbiamo deciso di raggiungerla a piedi attraversando il ponte Elisabetta e successivamente la Collina Gellert. La scelta non è stata molto furba dato che il giorno prima aveva nevicato e quindi c’era ghiaccio ovunque ma la vista e gli scorci che si vedono da tutta la collina ne valgono davvero la pena. Il termometro segnava -9 gradi e in cima si sentono davvero tutti!!
Il pomeriggio abbiamo girato tra le vie del centro passeggiando sulla turistica Vaci Utca e abbiamo deciso di mangiare un dolce da Gerbedaud, la pasticceria storica di Budapest. Il posto è bellissimo, elegantissimo e infatti è molto più caro rispetto agli standard della città.
Il secondo giorno l’abbiamo dedicato al quartiere ebraico visitando la Grande Sinagoga. La struttura è in sè molto bella ma per chi ha visto già le sinagoghe di Praga non ci sono molte sorprese anzi. Il cimitero è molto piccolo ma mi è piaciuta molto la costruzione de “L’albero della vita”: un albero fatto di metallo dove su ogni foglio c’è scritto il nome di una vittima.
Molta più attenzione merita la Basilica di Santo Stefano, un simbolo di Budapest. La visita è gratis e ne vale davvero la pena. La chiesa è molto grande e la cupola è spettacolare. C’è molto oro e tutti i colori si sposano benissimo tra di loro. Mi è piaciuta tantissimo, la chiesa si vede da tutta la città ed è veramente bella. Appena usciti dalla chiesa cominciavano una serie di bancarelle natalizie (a tema culinario, per la maggior parte) dove si trovavano prodotti tipici (i prezzi erano MOLTO turistici). Da lì abbiamo camminato fino ad arrivare in una piazza (di cui non ricordo il nome) dove c’erano molti monumenti comunisti e un monumento alla memoria (non sappiamo per cosa perchè era scritto tutto in ungherese): c’erano tanti sassi e piccoli alberi sui marciapiedi ed era pieno di lettere, vecchi oggetti personali e via dicendo. Ci siamo spinti fino al ponte delle catene e abbiamo ammirato il Danubio in tutto il suo splendore. Il ponte delle catene è davvero imponente, le statue con i leoni sembrano enormi. Nel complesso mi è piaciuto davvero molto. Il problema di Budapest, per me, era il freddo e quindi non riuscivo a stare tutto il giorno fuori anzi appena un’ora dopo il tramonto (le 16:00) la temperatura scendeva in picchiata ed era impossibile camminare. Abbiamo, quindi, approfittato delle ultime ore di sole e abbiamo percorso Andrassy Utca, la strada più chic di Budapest, i palazzi sono bellissimi, le strade larghissime, ci sono le boutique più famose. E’ una strada lunghissima (credetemi a percorrerla con un vento forte sembra veramente infinita) ma ne vale davvero la pena! Abbiamo mangiato in un pub sulla strada che si chiamava “Tranzit” (ve lo consiglio vivamente anche se la sera volete darci giù pesante con l’alcool ) e siamo arrivati finalmente a Piazza degli Eroi che si trova proprio alla fine di Andrassy Utca. Il sole non c’era più, il vento era fortissimo e con i soliti -10 gradi abbiamo avuto il tempo per qualche foto e siamo andati via. La piazza è enorme e la statua che svetta al centro è altissima. Mi è piaciuta davvero tanto.
Il giorno successivo ci hanno raggiunto altri due amici e abbiamo visitato il palazzo reale e il bastione dei pescatori. Io ho attraversato il ponte delle catene e sono arrivata al palazzo a piedi ma si può anche usare una funicolare. Il panorama è stupendo, si vede tutta la città. All’interno del palazzo c’è il museo nazionale ungherese che, però, ho saltato perchè non mi ispirava granchè. Siamo riusciti a vedere il cambio della guardia e abbiamo fatto un giro di tutto il quartiere. Il quartiere del castello è bellissimo. Sembra un quartiere delle favole: le casette colorate, regna la pace e tutto è ordinatissimo. Per quanto riguarda il mangiare, i prezzi, confrontati con il resto della città, sono proibitivi però siamo riusciti a trovare un ristorante molto bello con un menù fisso ed ho provato finalmente il famoso goulash, la zuppa tipica dell’Ungheria. Abbiamo appositamente rimandato la visita al Bastione perchè volevamo vederlo al tramonto ed è stata una scelta azzeccatissima. La giornata era splendida e il colore del cielo era di un rosa incantevole. Ho fatto milioni di foto ad ogni angolo. E’ stato il posto più bello della città, a mio parere. Vicino c’è la chiesa di Mattia Corvino nella quale, però, non sono entrata. Comunque i colori di tutti i monumenti sono tutti in accordo tra loro conservando tinte calde. Sicuramente questo è il quartiere più denso di attrazioni della città. La sera era capodanno. Tralasciando le difficoltà e le peripezie nel trovare un posto in qualsiasi ristorante, l’appuntamento era per la mezzanotte al ponte delle catene per i fuochi d’artificio. La temperatura era bassissima (-13 gradi) e il vento e il freddo pungentissimi. I fuochi sono stati una delusione perchè, in seguito avremmo poi scoperto che, la città di Budapest non organizza più lo spettacolo pirotecnico per capodanno e quindi i fuochi che c’erano erano tutti indipendenti. Alcuni di qualche albergo, altri delle persone comuni. Purtroppo c’erano molti turisti stupidi che lanciavano dei fuochi molto vicino alle persone e c’è stata un po’ di paura generale. Per la sera di capodanno c’è solo l’imbarazzo della scelta: Pest è pienissima di locali e bar. Il 1 gennaio siamo andati con calma e abbiamo visitato l’isola margherita. Tutto a piedi perchè non c’erano trasporti e faceva freddissimo. Insomma non abbiamo visto granchè ma una passeggiata, possibilmente di giorno, vale la pena. L’isola è tenuta come un grande parco dove tutti gli Ungheresi vanno in bici e vanno ad allenarsi. L’ultimo giorno avevamo la visita prenotata al Parlamento. Il parlamento di Budapest è stupendo ed è, infatti, uno dei simboli della città. Il tour dura comunque molto poco e la guida non parlava molto bene italiano. Comunque vale la pena entrarci perchè le stanze sono magnifiche. Il pomeriggio decidiamo di andare alle terme Szechenyi. C’è fila, poca ma c’è e scorre lentissima. Le terme sono state la cosa più brutta della città. Piene fino all’orlo, sporchissime e mal tenute. La vasca all’esterno è molto bella e grande ma uscire con – 10 gradi per prendere le asciugamani in un tumulto di cose altrui è stato un incubo. Inoltre non vendono nemmeno delle ciabattine usa e getta quindi portatele da casa.
Scusate per la recensione molto lunga ma scrivo tanto!
Vi lascio alle foto che spiegano meglio tutti i bei paesaggi di questa città!
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Capodanno a Budapest!
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