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Channel: Diari di viaggio – Il Giramondo
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La vie en Rose

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Io  e mia madre ogni anno facciamo un viaggio da sole per ritagliarci del tempo solo per noi e quest’anno abbiamo scelto Parigi.
Non era la mia volta nella Ville Lumiére ma era la prima volta da adulta: insomma niente Disneyland Paris questa volta.
Avevamo un monolocale praticamente di fronte al Moulin Rouge prenotato su CityCosy.com: era minuscolo ma per quanto siamo state a casa andava più che bene.
Per quanto riguarda i trasporti consiglio vivamente, appena si arriva all’aeroporto (il mio era Orly, abbastanza lontano dal centro di Parigi) di comprare l’abbonamento per i mezzi pubblici (quella da 5 giorni costa 60 euro).
Il problema della metro di Parigi, efficientissima, è che non ci sono ascensori e scale mobili quindi con i bagagli è molto difficile muoversi considerando anche la quantità delle persone e la fretta che tutti hanno.
Insomma una sudata anche se la temperatura non era altissima!
Il pomeriggio avevo già programmato la visita alla Tour Eiffel comprando i biglietti online (questa è una cosa molto conveniente perchè risparmi la fila). La guida mi consigliava di arrivare fino al II piano e ho fatto così. La Torre Eiffel è stupenda, ti da’ un senso di imponenza che poi ritroverai in tutta la città, ad ogni angolo. Il mio consiglio è di arrivarci dal Trocadero in modo da averla di fronte  e potersela godere in tutti i suoi dettagli. Inoltre, consiglio di andarci di sera: nonostante il freddo è uno spettacolo impagabile.
Il giorno dopo avevamo scelto (con fortissime pressioni materne) di vedere il Musee D’Orsay. Una parola: MERAVIGLIOSO.
Mi è dispiaciuto tantissimo non poter fotografare nulla perchè l’orologio che capeggia la struttura è davvero stupendo (ho qualche scatto rubato con il telefono ma non rendono la bellezza del posto). Inoltre ho potuto vedere uno dei miei quadri preferiti di Van Gogh che mi ha davvero emozionato (qui i biglietti li abbiamo comprati sul posto anche perchè non c’era alcuna fila).
Subito dopo siamo arrivate a piedi a Les Invalides. Avevo letto di questo posto sulla guida e ne ero incuriosita. Mi sono ritrovata davanti agli occhi dei viali alberati lunghissimi, un tappeto di foglie gialle che rendeva l’atmosfera davvero da film.
Il pomeriggio ci siamo dato allo shopping visitando Le Grand Bouvelevard con la Galerie LaFayette e i magazzini Printemps. Le vetrine erano ancora più belle di quello che ricordavo e chiaramente i negozi delle grandi marche, per appassionate come me, sono sempre un piacere alla vista.
Il giorno successivo è stata la volta del Louvre. Per quanto immagini la grandezza di questo posto non riuscirai mai ad avvicinarti a quello che è realmente. Immenso, regale, denso di arte. Uno spettacolo. La fila era pressochè inesistente e per la visita di questo museo gigante mi sono affidata, ancora una volta, alla mia guida che proponeva un percorso di mezza giornata toccando le opere principali. Le cartina del Louvre sono fatte malissimo quindi il mio consiglio è quello di affidarvi ai numerosi assistenti che sono presenti in tutte le sale. Ho apprezzato tantissimo l’Ala Denon che è la più famosa ma anche la Nike di Samotracia mi ha lasciato senza parole. La cosa stupenda del Louvre è che non ci sono soltanto opere d’arte da vedere in quanto lo stesso museo è una e vera e propria scultura. I soffitti, le finestre…tutto è davvero spettacolare.
Il pomeriggio era la volta degli Champs Elysee. Abbiamo cominciato con la visita all’Arco di Trinfo. Io, avendo meno di 25 anni ed essendo cittadina europea, entravo gratis ma nel caso contrario non vi consiglio di salire. La vista non è niente di che, ci sono grate dappertutto e le scale sono troppo strette.
Gli Champs Elysee sono stati una conferma. Ti accorgi della grandezza di Parigi. Ogni vetrina è bellissima e diversa dalle altre. I negozi sembrano dei e proprio musei. La cosa che mi ha un po’ deluso è stata l’atmosfera natalizia che ho trovato, da gran fan del Natale, praticamente inesistente. Quattro luci buttate qui e lì e mercatini assolutamente comuni.

L’ultimo giorno l’abbiamo dedicato a Montmartre cominciando con la visita al Sacre Coeur che è davvero bellissimo e ricco di dettagli. La cosa stupenda è che quel quartiere sembra un mondo a parte. Si allontana dallo sfarzo parigino e ti riporta in un mondo fiabesco e colorato. Ci sono tantissimi negozietti, sopratutto per bambini, in cui non solo ho lasciato tutti i miei averi ma che ti fanno perdere ore a vedere tutte i prodotti tipicamente parigini (dalle scatole di latta ai giochi in legno). Questo è stato il mio posto preferito di Parigi: la vista è stupenda e le persone sono molto più internazionali in questo quartiere. Dopo ci siamo recate al Centre Pompidou che non abbiamo visitato proprio perchè volevamo approfittare del sole che c’era. Da fuori posso dire che è davvero un’opera inusuale sopratutto in una città che fa del classicismo il suo punto forte. L’entrata è coloratissima e sicuramente meriterà una visita la prossima volta. Abbiamo camminato a piedi fino alla Rive Droite. I palazzi che costeggiano la Senna sono meravigliosi. Avrei potuto camminare ore solo per guardare i bellissimi palazzi di Parigi, gli scorci delle camere che s’intravedevano dai finestroni e sognare di affacciarmi e vedere la Torre Eiffel davanti la mia futura casa  :-o
Chiaramente non poteva mancare la visita alla cattedrale di Notre-Dame che è davvero imponente. Ci sono degli appuntamenti fissi con delle guide (che vengono annunciati stesso all’interno della chiesa) che sono gratuiti ma noi avevamo già finito il giro quindi non ne abbiamo usufruito. Ogni rosone è diverso dall’altro ed anche questa chiesa ti fa perdere nei mille dettagli presenti ad ogni angolo. Non siamo salite su perchè qui c’era, invece, una fila immensa e quindi avremmo perso tutto il pomeriggio.

Seguendo la mia guida ho visto che lì vicino c’era un’altra chiesa che non avevo mai visto prima L’Eglise Sant-Eustache (si trova vicino il forum Les Halles). La facciata esteriore è la più bella che abbia visto a Parigi e anche l’interno non è da meno. E’ stata davvero una piacevole sorpresa. All’interno abbiamo anche assistito al battesimo di una bambina e una biondissima  e bellissima famiglia parigina ci ha spiegato tutte le tradizioni francesi di questo rito.
Fatta sera, il tempo di una visita veloce all’operà che ricordavamo già bene e siamo tornate a casa.

Cibo: i ristoranti a Parigi sono carissimi. Noi avendo preso una casa abbiamo mangiato parecchie volte lì ma chiunque si trovi nel quartiere di Blance può andare al pub Buffalo che si trovare di fronte il Moulin Rouge. Qui abbiamo mangiato per 15 euro a testa un’insalata, un panino con contorno,un dolce e abbiamo anche bevuto. Chiaramente non si può evitare di entrare in mille boulangerie diverse a qualsiasi ora. Provate tutto perchè è tutto buonissimo!

Compagnia aerea: io sono partita con Transavia che SCONSIGLIO vivamente. A Napoli ci hanno fatto passare i bagagli a mano tranquillamente che, sottolineo, sono a norma dato che parto sempre con quelli mentre a Parigi hanno inventato che superavano le misure date dalla compagnia (a me hanno detto che le superava di 1 cm) e volevano che pagassimo tutti i bagagli a mano. Il servizio è lentissimo e proprio per questo viene chiesto di essere in aeroporto 3 ore prima della chiusura del check.in.

Guida: io ho usato Lonely Planet che non sbaglia proprio mai.

E’ il mio primo Diario di Viaggio ma spero sia stato comunque piacevole :)


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