Dopo aver cercato e non aver trovato prezzi convenienti per un week end in Europa, giustamente ci viene l’idea di guardare più vicino a noi, perché le bellezze italiche spesso sono di gran lunga superiori a quanto ci offrono altri stati quindi pensando a città raggiungibili in macchina ci viene subito in mente Torino, città ricca di storia, di arte e di cultura che sta vivendo un nuovo slancio vitale dopo le Olimpiadi invernali del 2006.
Sfruttando un buono sconto in nostro possesso decidiamo di alloggiare all’hotel NH Ambasciatori situato in Corso Vittorio Emanuele, tra le stazioni di Porta Susa e di Porta Nuova. L’hotel ha i suoi anni ma è ben tenuto e ottimamente pulito. La posizione è ideale, vicino a bus e metro e comunque non lontano dal centro anche a piedi. Camera doppia con letto aggiunto per la bimba, sufficientemente spaziosa. Colazione certamente buona anche se non fornitissima. Personale gentile e disponibile. Wi-fi funzionante e discretamente veloce. Aspetti negativi: parcheggio a 15 euro al giorno in garage sotterraneo, riscaldamento centralizzato (caldissimo di notte), un po’ di rumori del traffico con la stanza sul viale, un po’ di coda per la colazione se arriva molta gente assieme (a noi è successo la domenica mattina). Facciamo un rapido check in e poi andiamo subito verso il centro per prendere la Torino+Piemonte card al chiosco dell’ufficio turistico situato proprio di fronte la stazione di Porta Nuova. Prendiamo la card completa da 48 ore che permette l’accesso a tutti i musei e a tutti i trasporti sia locali che della provincia. Alla fine il risparmio sarà notevole, fra l’altro la card ci permette anche di accompagnare gratuitamente la bimba nei vari musei. Per i trasporti per lei facciamo la card per minori di 12 anni a soli 3 euro presso gli uffici dell’azienda dei trasporti locali a Porta Nuova.
Finita la burocrazia siamo pronti per fare un primo giro nel centro della città. Il percorso è tanto semplice quanto obbligato. Da Porta Nuova si procede perpendicolarmente alla stazione sempre dritto e si arriva prima in piazza San Carlo e poi ancora in Piazza Castello, il fulcro della città, proprio davanti all’imponente palazzo Reale, che fu la reggia dei Savoia fino al 1865.
Ed è proprio il grande palazzo Reale che è la prima meta della nostra visita. E’ un vero e proprio tuffo nella storia, diviso in tanti blocchi ognuno visitabile separatamente. La Torino card permette di fare tutte le entrate altrimenti sarebbero necessari biglietti separati. La vista inizia con gli appartamenti reali di rappresentanza a cui si accede salendo il sontuoso Scalone d’Onore.
Si trovano al primo e al secondo piano del palazzo reale. Si segue autonomamente un percorso obbligato attraverso ampi saloni splendidamente tenuti con arredi di varie epoche, decorati con tantissimi arazzi e dipinti, oltre a lampadari favolosi praticamente in ogni stanza. La vista dura circa un’ora poi ci trasferiamo sempre al primo piano dell’edificio nell’Armeria Reale dove sono conservate armi e armature risalenti a diverse epoche. Comprese nell’ingresso del Polo Reale ci sono anche la Galleria Sabauda con reperti di ogni genere,soprattutto statue e dipinti dell’epoca sabauda e il museo Archeologico dove invece si viene catapultati nella storia delle prime costruzioni di Torino grazie anche a filmati e presentazioni interattive.
Accanto al Palazzo Reale, nel palazzo Chibalese in questo periodo è allestita una mostra di pittura “Doppio sogno” il cui ingresso è compreso con la Torino card. Ne approfittiamo e entriamo anche a visitare la mostra che ospita soprattutto dipinti di arte moderna.
Richiedono invece la presenza di visita guidata obbligatoria in piccoli gruppetti a orari prefissati sia l’appartamento del Re che l’Appartamento di Madama Felicita entrambi situati al piano terreno del grande complesso. Riusciamo a fare l’ultima visita guidata del giorno di entrambi gli appartamenti e così abbiamo completato l’intera visita del complesso considerando che i giardini reali non sono visitabili in questo periodo.
Non lontano dal Palazzo Reale visitiamo il Duomo di Torino, chiesa di stile rinascimentale dagli interni molto semplici, importante soprattutto per il fatto che all’interno custodisca la teca con la Sacra Sindone, visibile però solo nelle Ostensioni.
Torniamo fuori, il tempo è discreto, non fa troppo freddo allora decidiamo di camminare ancora un po’ in centro dirigendosi verso la Mole Antonelliana che sovrasta la città a simbolo di Torino.
Arriviamo fin sotto l’ingresso che ospita anche il Museo del Cinema e poi torniamo verso la stazione per prendere la moderna e veloce metropolitana che circonda la città, la prima senza conducente, con i binari che non sono accessibili dalla banchina fino a quando non arriva il treno, per dirigerci verso il quartiere Lingotto e visitare il museo dell’Automobile che resta aperto fino a tardi.
Il museo è un posto impedibile per gli appassionati di motori (che noi non siamo) ma è anche piacevole da vedere per tutti i turisti che hanno l’ingresso compreso nella card. La storia dell’ultimo secolo viene ripercorsa attraverso i vari modelli di auto realizzati non solo in Italia ma anche in tutto il mondo. Ci sono sezioni molto caratteristiche con auto che diventano case, giardini, set cinematografici e vengono trasformate veramente nei modi più strani e curiosi. Alcuni giochini interattivi completano la piacevole visita. E’ tardissimo, torniamo verso corso Vittorio Emanuele, mangiamo una pizza nei pressi del nostro hotel e andiamo a letto stanchi ma con già in testa il programma per il giorno dopo.
Al sabato ci svegliamo presto come sempre quando siamo in vacanza e dopo la abbondante colazione ci dirigiamo verso il museo Egizio. Purtroppo in questo periodo il museo è in ristrutturazione e quindi tante sale (tra cui quella con le statue) non sono accessibili. Il museo è comunque ben organizzato e molto funzionale anche grazie alle didascalie ai lati di ogni reperto.
La visita è relativamente veloce e quindi appena usciti facciamo qualche foto in centro approfittando della bella giornata e poi entriamo a Palazzo Madama, splendido edificio che si affaccia su Piazza Castello che all’interno ospita uno dei più importanti musei di arte artica italiana. Il museo è grandissimo con 4 piani espositivi e la possibilità anche si salire sulla torre del Palazzo da dove si gode di una splendida vista su Torino. Tutte le arti sono esposte al museo, dalle sculture, ai dipinti, agli ornamenti, ai tessuti fino ad una vastissima esposizione di ceramiche. I reperti sono di diversi periodi storici dal MedioEvo, al Barocco al Rinascimento.
Forse la visita meriterebbe più tempo ma il pomeriggio lo vogliamo interamente dedicare alla visita della Basilica di Superga quindi riprendiamo il cammino verso Porta Nuova per prendere il bus numero 68 in direzione Sassi, da dove prendiamo poi il caratteristico trenino a cremagliera che porta fino alla Basilica sulla collina di Superga. Il sole e il cielo limpido e azzurro ci fanno godere di un panorama straordinario sia verso le Alpi che verso la città di Torino. Prima di visitare la Basilica facciamo un giro attorno e ammiriamo il panorama da tutte le angolazioni. La Basilica all’interno è molto semplice, si può salire anche sulla Cupola con una ripidissima scala a chiocciola per vedere ancora meglio il panorama, poi nel complesso attiguo alla Basilica sono visitabili gli appartamenti reali e le tombe dei Savoia ma solo ad orari prefissati e con la guida, molto brava e preparata che ripercorre tutta la storia dei Savoia e della città di Torino. Dopo una sosta davanti alla Basilica per riposarci un po’ riprendiamo il trenino che in 20 minuti di discesa ripidissima porta a Sassi e con un’altra mezz’oretta di bus torniamo in centro a Torino.
Proviamo a andare sulla Mole Antonelliana ma la coda è troppo lunga, quindi visitiamo il solo Museo del Cinema un po’ rapidamente a dire il vero e poi cambiamo itinerario e visitiamo il Santuario Basilica della Consolata con un interno ricchissimo di decorazioni e poi il Museo della Sindone, che racconta la storia del Sacro Telo.
Il tempo di riposarsi un po’ in un caffè del centro in compagnia di una amica giramondina e poi resta solo da tornare in hotel per cenare e finalmente andare a dormire.
La domenica è l’ultimo giorno di vista in questa splendida città ma abbiamo ancora alcuni appuntamenti a cui non volgiamo rinunciare quindi ancora una volta sveglia presto, dopo la solita abbondante colazione, facciamo il check out in hotel ma lasciamo in custodia valige e auto fino a quando vogliamo e alle 9 in punto siamo sotto la Mole Antonelliana pronti per salire con il veloce ascensore fin sulla cupola. Il panorama è molto bello, forse meno di quello che si ammira da Superga ma resta il fatto di essere sulla cima si un simbolo di Torino e dell’Italia intera.
Appena scesi cerchiamo un tram che ci porti verso il Po, perché alle 11.00 parte il battello che percorre il Po dal centro verso il Lingotto passando per il Borgo Medievale e il Parco del Valentino. In inverno ci sono poche corse e questa era l’unica che potevamo fare. Arriviamo quasi di corsa al molo dei Murazzi ma facciamo in tempo a prenderlo. Il viaggio è compreso con la Torino card. Nel viaggio c’è compresa l’audioguida che descrive la storia di Torino e tutto quello che si vede passando con il battello. In estate è sicuramente ancora più piacevole da fare, ma la bella giornata di sole che ci accompagna aiuta molto a fare questa tratta di navigazione. Facciamo tutto il percorso fino al capolinea incrociando tantissime imbarcazioni di canottaggio che si allenano lungo il Po e poi tornando indietro scendiasmo alla fermata intermedia del Parco del Valentino e percorriamo a piedi tutto il grande polmone verde di Torino per tornare verso il centro.
E’ davvero un bel parco con tanti laghetti e saliscendi con al centro il Borgo Medievale, ricostruzione un po’ a scopo turistico delle botteghe e dei lavori che si svolgevano nel MedioEvo e il Castello del Valentino, ora diventato sede Universitaria.
Tornati verso il centro è ormai primo pomeriggio e quindi decidiamo di tornare in hotel a prendere la macchina e lasciare questa bella città per dirigerci però verso l’ultima meta della nostra vacanza piemontese, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, una delle tante residenze sabaude sperse nel Piemonte. Lo scenario è molto bello con giardini curatissimi che attorniano questo splendido palazzo, ma purtroppo la maggior parte delle stanze sono in restauro quindi solo una minima parte della Reggia è visitabile e anche buona parte dei giardini circostanti sono inibiti al pubblico.
Quindi impieghiamo molto meno tempo del previsto a visitare il tutto e torniamo verso casa prima di sera, soddisfatti comunque di aver visitato una delle tante splendide città italiane che nulla hanno a che invidiare ad altre estere.